Un nuovo assetto per il teatro italiano?

Claudio Longhi confermato alla guida del Piccolo Teatro, il nuovo statuto del Teatro di Roma

Dopo mesi di voci e incertezze, polemiche e scontri politici, le due maggiori istituzioni teatrali italiane stanno trovando un nuovo assetto. Agli appetiti maggioritari (dove chi si ritene vincitore prende tutto) succedono nuovi equilibri, più articolati, che andranno verificati alla prova dei fatti.

Claudio Longhi confermato alla direzione del Piccolo Teatro

Claudio Longhi non solo rimane alla direzione del Piccolo Teatro di Milano–Teatro d’Europa per i prossimi quattro anni, ma assume anche la direzione della scuola del Piccolo Teatro, al posto di Carmelo Rifici.
Torna in squadra Lanfranco Li Cauli, già direttore marketing al Piccolo Teatro, dopo una parentesi come direttore marketing e fundraising del Teatro alla Scala: sarà “Direttore Generale Delegato agli affari tecnico-amministrativi”.
Assume un ruolo al Piccolo anche Andrea Chiodi, che la destra avrebbe voluto come “segretario generale”: sarà preside di un Master di specializzazione (sostenuto da Regione Lombardia). Così è stata trovata una soluzione che accontenta sia la sinistra (che governa Milano e aveva nominato Longhi), la destra (che governa la Regione).
Come si legge nella nota stampa del Piccolo Teatro:

Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Piccolo Teatro di Milano–Teatro d’Europa, riunitosi il 27 settembre 2024, sotto la presidenza del prof. Piergaetano Marchetti, ha deliberato, con voto unanime, di proporre al competente Ministero della Cultura di rinnovare per ulteriori quattro anni, a far tempo dal 1° dicembre prossimo, il mandato di Direttore al prof. Claudio Longhi, che assume anche la direzione della scuola del Piccolo Teatro e, contestualmente, di approvare, ai sensi dell’art.11 dello statuto della Fondazione, sempre a far tempo dal prossimo 1° dicembre, la delega dei poteri del Direttore in campo tecnico-amministrativo al dr. Lanfranco Li Cauli, che assumerà la qualifica di Direttore Generale Delegato agli affari tecnico-amministrativi.
Il dr. Li Cauli ha già lavorato come direttore marketing al Piccolo Teatro ed è attualmente direttore marketing e fundraising del Teatro alla Scala e ha partecipato, con un ruolo primario, alla riforma dell’organizzazione di tale ente, da poco conclusasi.
L’assetto direzionale così varato affonda le sue radici nella miglior tradizione del Piccolo Teatro e corrisponde a un orientamento largamente condiviso e raccomandato in sede amministrativo-pubblicistica.
Tale assetto consentirà al direttore prof. Longhi di ulteriormente potenziare l’attività teatrale, culturale, di ricerca, didattica, della Fondazione sulla base di un solido presidio dell’equilibrio e dell’economicità della gestione.
Il Consiglio, sempre unanime, ha approvato l’indirizzo del potenziamento della scuola con la istituzione, con il pieno coinvolgimento, oltre che del Ministero, della Regione Lombardia, di un Master di specializzazione che avrà come Preside il dr. Andrea Chiodi.
Il Consiglio rivolge al Direttore prof. Longhi, al dr. Li Cauli un vivo ringraziamento e un augurio di buon lavoro, nonché gratitudine al Teatro alla Scala per la comprensione dimostrata.
Un vivo ringraziamento al dr. Carmelo Rifici per la preziosa opera svolta della pluriennale direzione della scuola.

Il Piccolo Teatro nell’archivio di Ateatro

Il nuovo statuto del Teatro di Roma

Il 20 gennaio 2024 la destra (Regione e Ministero) aveva imposto Luca De Fusco alla direzione del Teatro di Roma. Forte reazione del Comune, scontro durissimo finché non si era trovata la soluzione: sdoppiare la direzione, con un Direttore Generale e un Direttore Artistico. Ma cambiare lo statuto di una Fondazione (in questo caso la neonata Fondazione Teatro di Roma, partorita dopo una laboriosa gestazione) è faccenda complicata.
Ma finalmente ieri è arrivato l’annuncio.
Ecco il comunicato del Teatro di Roma:

L’assemblea dei soci della Fondazione Teatro di Roma ha formalizzato la riforma dello Statuto con l’introduzione della governance duale e cioè con la previsione delle figure di un Direttore Generale e di un Direttore Artistico.
Il processo di rinnovo della governance dovrà poi entrare nella sua fase conclusiva con la convocazione nelle prossime settimane del Consiglio di Amministrazione che, così come previsto dal nuovo Statuto, nominerà il Direttore Generale su indicazione del Presidente Francesco Siciliano.
La modifica statutaria è il risultato di un’intesa raggiunta con il concorso di Roma Capitale, assieme alla Regione Lazio e al Ministero della Cultura.
Con la riforma lo Stabile capitolino adempie alla sua funzione pubblica di Teatro Nazionale, che gestisce un complesso Sistema culturale articolato in quattro teatri – Argentina, India, Torlonia; a cui si aggiungerà il Teatro Valle – a “garanzia dell’equilibrio istituzionale, dei ruoli dirigenziali, delle competenze artistiche e della missione sociale” sul territorio.
“Da oggi ci proiettiamo con rinnovato slancio verso nuove conquiste, affrontando la sfida culturale di rafforzarci come istituzione di riferimento per la comunità e a difesa del valore dell’arte e degli artisti e di una relazione ancora più forte con gli spettatori e il territorio” commenta il presidente Siciliano.

Uno sguardo al futuro

Il teatro italiano non sta vivendo un momento particolarmente felice. Le cause sono diverse: l’impatto della pandemia, le incertezze e le ingerenze della politica, i finanziamenti sempre inferiori alle reali necessità, la marginalità all’interno del panorama culturale e mediatico (con la crescente presenza nei cartelloni di personaggi televisivi, giornalisti, influencer, star del cinema), la scarsa propensione dei programmatori al rischio artistico e culturale… (Inutile ricordare l’eterna incompiuta del Codice dello Spettacolo, in un settore che sconta la propria debolezza politica).
Il Piccolo Teatro e il Teatro di Roma hanno vissuto negli ultimi mesi un clima di incertezza. La speranza è che queste nuove confiugurazioni di vertice possano dare a chi lavora in quei teatri la serenità necessaria per ridare slancio alla progettualità di queste due grandi istituzioni culturali. Perché il sistema teatrale funzioni, è indispensabile che le sue maggiori istituzioni – prime tra tutte – svolgano al meglio il loro compito.
Attendiamo ora la nomina del Direttore Generale che dovrebbe affiancare Luca De Fusco.
Come sempre, l’elemento chiave saranno le persone: a tutti i nostri migliori auguri di buon lavoro! In particolare, se ci è concesso, un grande in bocca al lupo a Lanfranco Li Cauli, socio e amico di Ateatro.

La nomina di Luca De Fusco alla direzione del Teatro di Roma su ateatro




Tag: DeFuscoLuca (3), LonghiClaudio (5), PiccoloTeatro (38), TeatrodiRoma (3)