Pergine Festival | Il festival come opera d’arte tra le montagne del Trentino

Il report per TourFest 2023

Pubblicato il 21/07/2023 / di / ateatro n. 193 | TourFest 2023

La nuova direzione artistica di Babilonia Teatri

Tra le montagne e i laghi del Trentino: Pergine Festival, un festival collettivo, intergenerazionale, partecipativo.
Siamo alla quarantottesima edizione di una manifestazione che da quasi cinquant’anni ospita nel suo palcoscenico estivo in Trentino i grandi nomi del teatro e della musica. Da quest’anno la direzione artistica del festival è stata affidata a Babilonia Teatri (Enrico Castellani e Valeria Raimondi):

Immaginare un festival per noi significa creare un’opera artistica. Significa mettersi in dialogo con la sua storia e col suo territorio per provare allo stesso tempo a dargli voce e ad esserne elemento di stimolo e di crescita. Vorremmo creare un festival in cui accogliere insieme artisti e pubblico, per metterne il teatro al centro e farne luogo di incontro e di scontro: di scambio reciproco. Un festival che sappia accostare, sovrapporre e intersecare linguaggi, generazioni e tradizioni diverse.

CON LA CARABINA – ph. Elisa Vettori

Tutte queste ambizioni si sono concretizzate in un palinsesto ricco, intergenerazionale, poliedrico. Due settimane di full immersion nel panorama artistico contemporaneo, in cui si passa da Con la carabina della Compagnia Licia Lanera, vincitore di due premi Ubu nel 2022 (per miglior regia e per miglior nuovo testo straniero/scrittura drammaturgica), spettacolo lucido e imparziale che analizza i meccanismi culturali e antropologici che fanno scaturire comportamenti violenti, a Uomo calamita di Circo El Grito, una creazione di circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura che in un’atmosfera quasi onirica racconta la vicenda, in bilico tra storia e fantasia, di un circo clandestino durante la Seconda guerra mondiale, con magie sorprendenti ed equilibrismi mozzafiato. Un’attenzione particolare viene rivolta anche al contemporaneo, per esempio con Fuga dall’Egitto di Miriam Selima Fieno e Nicola Di Chio, un intreccio fra teatro documentario, musica dal vivo, cinema del reale, sonorità orientali ed elettronica. Sugli schermi si alternano riprese live, video testimonianze del processo di ricerca, interviste ai protagonisti, spezzoni di telegiornali, per raccontare la diaspora egiziana post primavera araba e la dolorosa via dell’esilio. Uno spettacolo intenso, difficile ma necessario che raccoglie diversi punti di vista per restituire il racconto di una storia dolorosa e complessa. Non mancano poi le connessioni con il territorio, a partire dal progetto speciale Favole senza età, installazione sonora prodotta dal Teatro dei Venti con un gruppo di anziani e anziane della Casa di Riposo Santo Spirito di Pergine per il festival, che raccoglie le voci dei nonni mentre raccontano storie, come un audiolibro per tutta la comunità.

UOMO CALAMITA – ph. Elisa Vettori

La cultura è un bene comune e dev’essere accessibile

A Pergine Festival un’attenzione particolare è rivolta al valore della cultura, intesa come bene comune a cui tutti devono poter accedere, senza esclusione alcuna. Continua dunque il progetto No limits, che dal 2012 si pone come obiettivo l’inclusione culturale e sociale per rendere accessibili e fruibili i luoghi del festival e i progetti proposti, grazie alla collaborazione di numerose realtà associative impegnate nel campo delle disabilità, coordinate da Associazione Culturale Fedora. Per l’edizione 2023, NO LIMITS ha lavorato per rendere totalmente accessibili tre progetti: Favole senza età del Teatro dei Venti; Il tango delle capinere di Emma Dante; Album di Kepler-452.
Per garantire al pubblico condizioni di massima autonomia, comfort e sicurezza è stata creata in collaborazione con HandiCrea, la mappatura di tutti gli spazi del festival, tramite schede di accessibilità generale che raccolgono informazioni su parcheggi, ingressi, aree interne, servizi igienici. Inoltre all’interno del festival è stata programmata una giornata di formazione rivolta a operatori e operatrici del settore culturale. Il “workshop sull’accessibilità culturale per persone con disabilità uditiva” a cura di Associazione Culturale Fedora intende ragionare sulla rappresentazione della disabilità uditiva, sulle barriere che limitano la partecipazione culturale delle persone sorde e su strumenti, tecniche e strategie per rendere luoghi e contenuti della cultura maggiormente accessibili.
Dimmi cosa vuoi vedere è la versione sonora di Earthbound di Marta Cuscunà, per rendere accessibile uno spettacolo visuale a chi non lo può vedere. Marta Cuscunà ha condotto in collaborazione con RAI Radio3, ERT e Al.Di.Qua.Artists un laboratorio di ricerca percettiva per elaborare la descrizione sonora dello spettacolo Earthbound, ottenendo una descrizione non neutra, oggettiva o distaccata, ma uno spazio per sguardi personali e immaginari inconsueti. A Pergine Festival Dimmi cosa vuoi vedere si può ascoltare in cuffia, immersi nello straordinario parco di land art Arte Sella.

DIMMI COSA VUOI VEDERE – ph. Elisa Vettori

Concerti al Castello e dj-set in piazza

Pergine Festival si conferma anche palco per grandi nomi dello scenario musicale, prestando sempre particolare attenzione verso il territorio. Il concerto Viaggi disorganizzati – canti e letture per pianoforte e chitarre di Vasco Brondi si è svolto nel suggestivo panorama del Castello di Pergine. Invece in centro città, in piazza Fruet, è allestito uno spazio temporaneo estivo e hub del Festival, attraversato da un calendario di eventi gratuiti che copre l’intera durata del festival: concerti, dj-set, interventi artistici, sdraio e un punto bar. Un palco per dare spazio e voce agli artisti emergenti, nato dalla collaborazione tra Circolo Musicale Lato B, Sorgente 90 e Le parti di ricambio.
Pergine Festival continua a essere festa collettiva, cura del territorio, inclusione e soprattutto… tanto, tanto, tanto teatro!




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