Il teatrino della animazioni flash
La notizia
I nessi tra la scena da un lato e il pc e internet dall’altro sono spesso sorprendenti. Qualche settimana fa, mi è arrivata una newsletter di ctheory (sito di fanatici dei nuovi media) dove Nate Burgos parla delle animazioni flash (quelle che si trovano sui siti più “moderni”):
“Un sito Flash viene sviluppato come un microcosmo che sboccia in un macrocosmo. Il medium internet è la “scena” /stage/ — la piattaforma dove l’animatore Flash /flashanimator/ importa, incolla e scolpisce “simboli” (personaggi /charachters/) cui vengono assegnate “azioni” (ruoli /roles/) in una trama /plot/ grafica multidimensionale. L’animatore Flash è l’autore di un dramma /play/ sulle verità visuali della vita. La gamma espressiva della grafica in movimento è incredibile, dalla serenità all’ansia”.
Insomma, l’ho trovato curioso (ancor di più se messo in relazione a un altro testo che cito spesso, quello di Brenda Laurel, Computers as Theatre.
Se volete leggerlo tutto, si intitola Flash Fetish.
Redazione_ateatro
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