I diritti (e i doveri) dello spettatore

La proposta presentata all'incontro Le Buone Pratiche della Ripartenza (15 febbraio 2021)

Pubblicato il 17/02/2021 / di / ateatro n. 174 , Le Buone Pratiche della Ripartenza

Nel nostro paese i consumi culturali sono sotto la media europea e il sostegno pubblico in genere privilegia l’offerta. Ci sembra dunque assai importante mettere l’accento sulla domanda e dunque sullo spettatore: ovvero chi frequenta teatri, sale da concerto, cinema, musei, festival…

Consumi ricreativi e culturali in Europa

Un approccio centrato sullo spettatore appare determinante nell’ottica di una ripresa delle attività che si annuncia complessa e difficile.
In occasione del lancio del nuovo progetto della Associazione Culturale Teatro, Le Buone Pratiche della Ripartenza, che vuole lavorare proprio sulla centralità dello spettatore, abbiamo chiesto a Stefano Romagnoli, lo Spettatore professionista attivo anche nel Sindacato degli spettatori, di immaginare un primo Manifesto dei diritti e dei doveri dello spettatori.
Quella dello Spettatore professionista è una prima proposta, una base di discussione che cercheremo di approfondire nei prossimi mesi.

Stefano Romagnoli

I DIRITTI DELLO SPETTATORE: UNA PRIMA PROPOSTA

# Avere a disposizione luoghi di conoscenza e cultura dove poter coltivare sogni.

# Entrare in spazi sicuri, dove la fruibilità dei servizi base sia possibile a tutti, sopratutto ai portatori di handicap.

# Il personale di sala deve essere preparato, cortese e informato sulla programmazione.

# Portarsi a casa la locandina dello spettacolo, se lo desidera.

# Avere informazioni ed istruzioni chiare, di persona e online, per scegliere di vedere uno spettacolo o un altro, di seguire un progetto o un altro.

# Disporre di uno spazio dove incontrare gli altri spettatori.

# Avere la possibilità di esprimere la propria opinione e di parlare direttamente con tutti gli “attori” in campo.

# Essere rappresentati (o almeno avere ascolto) in quanto spettatori nei consigli di amministrazione dei teatri pubblici e negli organi consultivi del MiBAC(T) e degli enti territoriali che si occupano di spettacolo.

# Disporre di un referente dedicato solo allo Spettatore, magari attraverso uno “Sportello dello Spettatore”, soprattutto durante i festival.

# Istituire una Tessera dello Spettatore Professionista, con la quale lo spettatore girovago potrà avere facilitazioni nei teatri e nei festival che aderiranno al progetto.

# Ottenere riduzioni sui biglietti o sul soggiorno, se per raggiungere il luogo si percorrono più di 150 chilometri tra andata e ritorno. In questa fase di emergenza sanitaria, pensare a forme di assicurazione nel caso di annullamento dello spettacolo per chi abbia prenotato viaggio, soggiorno e biglietti per gli spettacoli.

I DOVERI DELLO SPETTATORE: UNA PRIMA PROPOSTA

# Rispettare scrupolosamente le normative vigenti in tema di sicurezza, in particolare durante l’emergenza sanitaria.

# Essere consapevoli che nel settore della cultura lavorano dei professionisti, ai quali vanno riconosciuti un equo compenso e condizioni di lavoro sicure e dignitose.

# Spegnere il cellulare quando viene richiesto.

# Dimenticare quello che accade “fuori” per poter vivere in pieno il “dentro”.

# Farsi testimone di ciò che si è visto e raccontarlo agli altri.

I consigli di Stefano Romagnoli

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