Cassoeula, pizza e kebap
L'editoriale di ateatro 102
Per cominciare segnatevi due date:
* 22 novembre, ore 17.30, Milano, Civica Scuola d’Arte Drammatica: si parla dello Speciale Milano di ateatro, trovate moltissimo materiale in questo ateatro 102 (nel superspeciale ideato da Mimma Gallina e Oliviero Ponte di Pino e curato in collaborazione con Giovanna Crisafulli) ma altri contributi arriveranno nei prossimi giorni; il dibattito è aperto a chiunque abbia qualcosa da dire, ateatrosyle;
* 7 dicembre, ore 9.30-17, Napoli, Castel dell’Ovo: Le Buone Pratiche 3/2006: La questione meridionale; in questo ateatro 102 si piò leggere il documento di convocazione, nel prossimo numero altre info: ma intanto preparatevi, mandate Buone Pratiche (se ne avete), iscrivetevi confermando la partecipazione a info@ateatro.it
Non vi bastano Milano e Napoli? Non vi piacciono la cassoeula e la pizza?
Questo numero della nostra webzine è davvero formidabile, ricchissimo e vario, potete trovare piatti per tutti i palati (teatrali).
Per gli amanti del kebap, Mimma Gallina racconta in un ampio reportage che cosa succede al Festival di Istanbul e nel teatro turco.
Un contributo davvero prezioso arriva da Fabrizio Arcuri, che racconta che cosa fa Luca Ronconi l’estate a Santa Cristina: è affascinante vedere come il lavoro del maggiore regista italiano venga osservato e analizzato da un regista di unaltra generazione, con una diversa idea del teatro e un differente rapporto con il testo. Chi c’è stato lo sa: a Santa Cristina c’è unatmosfera un po’ speciale, perché si lavora dalla mattina alla sera, è tutto molto chiaro e semplice, e insieme è un piccolo mistero, una alchimia speciale. Fabrizio (grazie 1000!!!) ce li racconta.
Ancora, Orsola Sinisi continua con i suoi ritratti ateatro: questa volta il protagonista è Marco Baliani, al centro di un piccolo road movie (o meglio un micro serial automobilistico in 4 puntate).
E ancora recensioni, notizie, segnalazioni, un dibattito che sui forum si accende periodicamente.
Ah, dimenticavamo! Abbiamo ridisegnato la homepage, con un nuovo banner. Da un lato lo Schlemmer del Bauhaus, dallaltro il Callot dei Balli di Sfessania: insomma, lavanguardia e la tradizione, la macchina e il corpo, la storia e lattualità, la forma e il gesto eccetera eccetera eccetera. Ma lo sapete anche voi, che cosè ateatro
Labbiamo reinventato perché il vecchio banner, un po generico, ci aveva stufato. Ma anche perché – ne avevamo parlato a Cascina – abbiamo cominciato a raccogliere alcune inserzioni, e abbiamo dovuto ridisegnare la home. Abbiamo scelto per ora di non accettare inserzioni da compagnie e teatri, per ovvi motivi di libertà e autonomia, e perciò ci siamo concentrati sul versante della formazione.
E un esperimento, per ora, e servirà a coprire alcune delle spese di gestione del sito, che ormai è diventato ricchissimo ma anche enorme e impegnativo da gestire, dunque impossibile da seguire e manutenere nei ritagli di tempo e nelle insonnie.
Insomma, stiamo provando a vedere se è possibile far crescere ateatro (in tutti i sensi). Se qualcuno ha altre idee e suggerimenti (oppure vuole sponsorizzare il sito e permetterci finalmente di pagare i collaboratori), siamo a disposizione.
Nel frattempo, sempre in base a quello che si è detto a Cascina, cerchiamo di dare una struttura al gruppo di lavoro di ateatro. Ma su questo, speriamo di avere presto altre novità.
Redazione_ateatro
2006-11-01T00:00:00
Tag: editoriale (47)
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