Le recensioni di “ateatro”: Bascule di Anomalie

a Villa Borghese per "Metamorfosi – Festival di confine fra teatro e circo"

Pubblicato il 20/10/2003 / di / ateatro n. 059

Il 23 e 24 settembre alla Tenda del Galoppatoio di Villa Borghese, è andato in scena il secondo appuntamento di “Metamorfosi –- Festival di confine fra teatro e circo” diretto da Giorgio Barberio Corsetti.
La compagnia francese Anomalie ci ha stupiti con la semplicità (poetica) e la complessità (ginnica) di Bascule. Quello che ci si apre alla vista all’’accendersi delle luci, è uno scenario abbastanza ordinario: un qualsiasi angolo di strada, delimitato da lamiere ondulate e da porte. In mezzo, la bascule, questa macchina semplicissima, nient’altro che una leva, che in apparenza serve per saltare. In realtà questo asse di legno con un piede di metallo e un chiodo in mezzo è un vettore dimensionale, una macchina fabbrica-mondi, un frullatore di atomi, capace di scagliare chi la usa (e, magia delle magie, chi la vede usare) in universi paralleli e capovolti.
In questo angolo di strada si incontrano e si salutano i passanti e gli abitanti di questo “ordinario” quartiere. Ma anche se i gesti sono quelli di tutti i giorni, salta agli occhi immediatamente che si tratta di un quotidiano eccezionale: ci si abbraccia camminandosi l’uno sull’altro, si parla mentre si sta sulle mani, si rotea, ci si arrampica, si salta con la bascula, il tutto aprendo e chiudendo porte per poi cadere tutti insieme per terra, perfettamente all’unisono. In questa millimetrica casualità e stravagante normalità, irrompe ad un certo punto il circo, annunciato da fanfare e da un corridoio di luce che si disegna nel buio della strada come per sottolinearci l’attesa di un evento eccezionale.

Il circo arriva con il più circense dei numeri: la donna chiusa in uno scatolone e trafitta da lamiere! Solo che il mago è ridicolo, e la donna non capiamo bene che fine faccia… Ed è tutte le volte così per tutti gli altri personaggi del circo che di tanto in tanto interrompono la vita di quartiere: il mangiatore di prosciutto, il giocoliere che usa palle da bowling, la valletta sgraziata e perennemente sorridente che tenta faticosamente di attraversare un cerchio di metallo… oppure il mago in cilindro con un busto eccezionalmente lungo e gambette straordinariamente corte, che esegue l’eccezionale numero di rimediare due muscoletti alle proprie braccine smunte.
In compenso piegare una tovaglia da tavola in due diventa un gioco di destrezza e precisione inimitabile, eseguito però con la tranquillità e la distrazione dovuta ai gesti quotidiani.
Il pubblico ha applaudito a lungo, con mani e piedi, e ha risposto con entusiasmo alla ventata di euforia (e di adrenalina) provocata dagli irrefrenabili acrobati. E credo che fossimo grati a Bascule non soltanto per la leggerezza e il divertimento che ci ha procurato, ma per quei salti con la bascula; perché in aria ti capovolgi, e quando atterri il mondo si è girato, e le regole (logiche e fisiche) di prima non valgono più, e tutto avviene in barba al principio aristotelico di non-contraddizione e alla legge di gravità e a tutte le altre leggi che dicono alle cose e alle persone come e dove devono stare…Uno spettacolo pensato su coppie di opposti: circo/quotidianità, sogno/realtà prodezza/banalità. Ma primo fra tutti c’è il paradosso in carne e ossa del circense che affronta il pericolo e la morte, ogni sera, godendo e facendo gioire.

Clara_Gebbia

2003-10-20T00:00:00




Tag: MetamorfosiFestival (3)

InformazioniClara Gebbia

Organizzatrice/produttrice, regista Da sempre lavoro in ambito teatrale, in bilico tra regia e produzione. Vengo da Palermo e ho vissuto fondamentalmente in quattro città: Palermo, Milano, Napoli e Roma, dove abito (più un piccolo pezzetto di vita a in Spagna, a Granada e San Sebastián). Come organizzatrice/produttrice ho collaborato con istituzioni teatrali italiane, pubbliche e private: a Milano con il Festival Teatri90 e il Piccolo Teatro, a Roma con PAV, ETI – Ente Teatrale Italiano, CTE – Centro Teatro Educazione, a Napoli con il Teatro Stabile Mercadante. Con l’Associazione Teatro Iaia ho prodotto e distribuito spettacoli di vari artisti tra cui Iaia Forte, Pappi Corsicato, Carlo Cecchi, Tommaso Ragno, Giovanna Marini, Donatella Finocchiaro. Ho fondato la Compagnia Umane Risorse per sviluppare un’idea di teatro e musica di tradizione orale, con cui abbiamo creato Il Rosario da F. De Roberto, Viaggio nei tuoi occhi di A. Motta e Paranza di Katia Ippaso, spettacolo vincitore della III edizione di Teatri del Sacro. I nostri spettacoli sono stati in tournée in vari teatri italiani (tra gli altri al Teatro dell’Elfo a Milano, al Teatro India a Roma, al Teatro Biondo Stabile di Palermo) e all’estero ci ha ospitati più volte il Teatro Ui Snaz di Budapest. In una tregua dal covid ho incontrato il mondo della lirica lavorando come aiuto regia e maestro alla fonica con il Teatro dell’Opera di Roma per la produzione, messa in scena e tournée di Rigoletto e la ripresa de Il Barbiere di Siviglia per il progetto ‘Opera Camion’ . Insegno con passione teatro: ho condotto laboratori per attori professionisti e non-professionisti al Teatro di Roma, al Teatro Biondo Stabile di Palermo, a Carrozzerie N.O.T – Roma, e negli utlimi tre anni lavoro con gli allievi ‘diversamente giovani’del corso ‘Laboratorio Teatrale e Vocale’ dell’Università Popolare Unitre Arvalia. Da quest’anno ho cominciato l’avventura di un laboratorio teatrale integrato nelle scuole. Altri post


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