Nel labirinto del patriarcato: per discutere di violenza contro le donne e di Succede
Il Caffè di Bolzano in occasione delle repliche dell'installazione sensoriale abitata di Gabriella Salvaterra, con Anna Stefi e Lorenza Ghidini, 28.10.24 ore 19.30 in diretta da Teatro La Cucina-Olinda
Lunedì 28 ottobre 2024, alle ore 19.30, in diretta dal Teatro La Cucina, in occasione delle repliche milanesi Succede, verrà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube di Bolzano29 una puntata speciale del Caffè di Bolzano29
A discutere con l’autrice Gabriella Salvaterra della loro esperienza all’interno di questa installazione sensoriale abitata saranno Anna Stefi e Lorenza Ghidini. Conducono Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino.
Gli uomini non feriscono le donne solo quando si comportano in modo violento o offensivo. Ci feriscono quando non riescono a proteggere la nostra libertà in ogni aspetto della nostra vita di tutti i giorni.
bell hooks, Comunione
Succede introduce con sensibilità e dolcezza, attraverso uno stupefacente percorso sensoriale e immersivo per uno spettatore alla volta, il tema della violenza sulle donne, nelle sue più svariate e sottili forme. Il progetto è dedicato alla violenza contro le donne ed è stato commissionato nel 2021 dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Modena. È realizzato con la collaborazione drammaturgica di Miguel Jofrè Sarmiento, psicologo e attore, con i costumi di Giuliana Pavarotti e con Arianna Marano, Giuliana Pavarotti, Giovanna Pezzullo, Angela Sparvieri, Antonella Carrara, protagoniste sulla scena con Salvaterra. Le repliche milanesi sono frutto dell’interesse e sostegno della Delegata del Sindaco alle Pari Opportunità del Comune di Milano.
Questo labirinto immersivo affronta in maniera inedita un tema tanto dibattuto quanto inascoltato, stando alle cronache. Non mira a denunciare “gridando”, indaga piuttosto, con delicatezza, fuori da sensazionalismi e voyerismo, la forma di violenza sottile che moltissime donne vivono, considerando un contesto sociale ancora regolato da una forte tendenza al patriarcato. La violenza viene affrontata come componente intrinseca e invisibile di alcune relazioni, come impulso talvolta così sottile e impercettibile da risultare “culturalmente accettabile”. L’autrice ha lavorato ponendo domande a se stessa e ai componenti della compagnia, partendo da materiale biografico per arrivare a riconoscere forme di violenza vissute in prima persona e magari fino a quel momento non riconosciute come tali. Gli spettatori saranno invitati a vivere il percorso uno alla volta perché in solitudine si possono cogliere sfumature emotive nascoste, lasciandosi avvolgere dallo stupefacente paesaggio visivo, olfattivo (a cura di Giovanna Pezzullo) e sonoro (cura di Pancho Garcia), che è tra le cifre distintive del SST – Sense Specific Theatre. Trovandosi al centro dell’esperienza, senza contatti con altri spettatori diventa più facile aprirsi a un tema tanto spaventoso. Il linguaggio artistico che Gabriella Salvaterra utilizza conduce, attraverso tatto, udito, e olfatto, in un ambiente familiare e al tempo stesso onirico, un’esperienza individuale, che porta lo spettatore/viaggiatore a compiere scelte emotivamente potenti e, arrivato alla fine, a sentir nascere in sé una consapevolezza più profonda di ciò che si sente in relazione all’altro da sé. Un racconto sincero e intimo, necessario e mai rassegnato.
“In questo lavoro inizio un’esplorazione di quel tipo di relazione in cui l’idealizzazione dell’amore si intreccia con l’abnegazione, mettendo in evidenza come la cultura del patriarcato eserciti microviolenze sottili ma persistenti sulle donne. Il mio processo creativo parte sempre dallo spazio, e le parole, le azioni e le emozioni che emergono derivano tutte dal luogo immaginario che creo per vivere queste esperienze. Mi sono interrogata sui tradimenti che, in nome dell’amore, noi donne commettiamo contro noi stesse, tradimenti profondamente radicati in storie invisibili e silenziate. L’identificazione con l’uomo, la rinuncia nelle relazioni di coppia e il sacrificio della propria identità erodono l’autonomia delle donne, forme di oppressione, così normalizzate e silenziose, che mettono a rischio l’identità della donna. Succede non intende offrire risposte ma invita a una riflessione intima su queste dinamiche invisibili, condividendo domande”.
Gabriella Salvaterra
“La cultura del patriarcato nel nostro paese è la fonte di un disagio sociale tra i più insidiosi e pericolosi per la vita delle donne e degli uomini, perché sembra un modo “naturale” di organizzare la società. Non possiamo smantellare un sistema e le conseguenze che produce nelle relazioni finché continuiamo a negare collettivamente il suo impatto sulle nostre vite. Il patriarcato impone il predominio maschile con ogni mezzo necessario, quindi sostiene, promuove e condona i soprusi e la violenza verso le donne e i soggetti considerati deboli. Le donne possono essere succubi del pensiero e dei comportamenti patriarcali quanto gli uomini, sappiamo infatti che la volontà di commettere abusi non è collegata alla biologia ma ad una serie di aspettative sulla natura del potere in una cultura del predominio e del privilegio”.
Rosita Volani, direttrice artistica di Olinda
Succede di Gabriella Salvaterra, installazione sensoriale abitata per uno spettatore alla volta, va in scena da domenica 27 ottobre a sabato 29 novembre, al TeatroLaCucina ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini (ingresso dalle ore 18.00 o 19.30, a seconda dei giorni, dettaglio a seguire, prenotazione obbligatoria).
Gabriella Salvaterra
Attrice, regista, formatrice, artigiana e scenografa, Gabriella Salvaterra, di base fra Cile, Spagna e Italia – che del sapore di questi paesi porta qualcosa nelle sue creazioni – è da sempre interessata ai punti di contatto tra installazione, spazio immaginario ed esperienza teatrale immersiva.
Dal 1999, per 20 anni, lavora con Enrique Vargas e la compagnia internazionale Teatro de los Sentidos, presentando spettacoli in America Latina, Stati Uniti, Asia ed Australia. Inizia nel 2013, in Cile, un percorso di ricerca personale che la connota tutt’ora e che la porta a lavorare alla creazione di esperienze immersive, di teatro sensoriale sia all’aperto, nella luce, nella natura, sia di al chiuso, in installazioni abitate caratterizzate dall’oscurità.
Nei lavori precedenti – Dopo (2015), coprodotto da Vie Scena Contemporanea Festival, Un attimo prima (2017), coprodotto dal Festival Da vicino nessuno è normale, Sollievo (2019) coprodotto da Le Channel – Scene Nationale Calais e le due creazioni sensoriali pensate per luoghi aperti Dove i treni non fermano (2019), coprodotto da Festival di Granara e Tutto passa, tutto resta (2021) – così come in Succede domina il lavoro sullo spazio scenico, concepito come corpo poetico e vitale attraversato dalla presenza di attori/abitanti che accolgono l‘arrivo di spettatori/viaggiatori. Le parole, le azioni, le emozioni che esprime la creazione derivano dal luogo che l’artista costruisce per il pubblico. Nel 2023 ha debuttato Un nodo in gola e nel 2024 La ultima vez.
SUCCEDE
installazione sensoriale abitata
di Gabriella Salvaterra/SST
collaborazione drammaturgica: Miguel Jofré Sarmiento, Arianna Marano, Giovanna Pezzullo
con Arianna Marano/Giuliana Pavarotti, Giovanna Pezzullo, Gabriella Salvaterra, Angela Sparvieri/Antonella Carrara
paesaggio olfattivo Giovanna Pezzullo
musiche Pancho Garcia
costumi Giuliana Pavarotti
direzione tecnica Davide Sorlini
organizzazione Claudio Ponzana
produzione SST – Sense Specific Theatre / Artisti Drama
Orari
Debutto
Domenica 27 ottobre, ingressi tra le ore 18.00 e le ore 21.30
Repliche serali nei giorni:
Mercoledì 30 ottobre ingressi tra le ore 19.30 e le ore 22.30
sabato 2, domenica 3, venerdì 8 e sabato 9 novembre 18.00/22.00
Repliche mattutine in orario curriculare rivolte alle scuole superiori del quartiere Comasina e della città nei giorni: 28, 29, 31 ottobre – 4, 5, 7 novembre
TeatroLaCucina
ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini
Via Ippocrate 45, Milano
Come arrivare:
M3 direzione Comasina, fermata Affori FN (scendere in testa al treno, indicazione via Ciccotti)
prenotazione necessaria
Ingresso 15 euro intero, acquisto online olinda.org
Info 02 66200646, WhatsApp +39 340 8637540 – olinda@olinda.org
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