BP2024 | Un centro culturale urbano in una ex carrozzeria
Hangar Teatri (Trieste)
Breve storia e caratteristiche
Hangar Teatri nasce nel 2017 dalla ristrutturazione di una ex carrozzeria abbandonata, iniziativa di un gruppo di sei persone del Teatro degli Sterpi e Centro Universitario Teatrale. Inizialmente in affitto, dopo una chiusura forzata per problemi con la proprietà, si decide di acquistarlo, fondando una srl e ottenendo un mutuo. I primi lavori sono stati finanziati con investimenti personali e fondi regionali per l’avvio d’impresa e imprenditoria giovanile. Nel 2021, grazie a un secondo mutuo, è stato acquisito e ristrutturato l’edificio limitrofo al teatro, ampliando lo spazio dedicato alla formazione in modo da poter mantenere la sala teatrale disponibile per lo sviluppo delle produzioni artistiche. Nel 2023 sono stati acquistati ulteriori spazi nella stessa via Pecenco, destinati a uffici e a un futuro circolo per anziani, con l’obiettivo di offrire un centro aggregativo di quartiere.
Oggi Hangar Teatri si configura come un complesso di tre edifici composto da: una sala teatrale con gradinata mobile; una sala per corsi e workshop; una sala per corsi, workshop e mostre espositive; un foyer verandato e una zona ora in fase di ristrutturazione per l’apertura di uno spazio aggregativo con area ristoro, emeroteca e spazi per laboratori creativi dedicati alle persone anziane.
Tra le attività svolte:
– una programmazione artistica multidisciplinare con eventi in cartellone ogni fine settimana, che comprende festival e piccole rassegne tematiche
– una programmazione gratuita dedicata alla divulgazione e al community building
– corsi di formazione annuali (teatro per bambini, ragazzi e adulti e yoga)
– workshop intensivi di teatro, illuminotecnica, arti visive, scrittura creativa, ecc.
– mostre espositive
– il lavoro di produzione teatrale della compagnia Hangar Teatri
– realizzazione e restituzione di progetti territoriali sviluppati con la rete di partner della città e della Regione
Criticità e sostenibilità
I centri culturali urbani rispondono a bisogni concreti della società contemporanea, offrendo spazi per la sperimentazione artistica, l’innovazione e la creazione di comunità. Tuttavia, il loro ruolo potrebbe essere compreso più ampiamente dalle istituzioni: poiché non rientrano nei circuiti culturali convenzionali e sono difficili da classificare, le istituzioni spesso valutano la loro importanza basandosi su criteri quantitativi, come il numero di spettatori o eventi, trascurando il contributo qualitativo più ampio che offrono, come la costruzione di comunità, la partecipazione civica e la sperimentazione artistica. Una criticità per il nostro spazio è quella di dover gestire un alto numero di attività anche molto diverse tra loro per garantire la sostenibilità della struttura e ottenere finanziamenti spesso legati a progetti e obiettivi tematici.
Una sfida per noi cruciale è l’integrazione del lavoro di questi spazi e di quello dei teatri più consolidati, per promuovere nuove forme espressive e abituare il pubblico a una maggiore varietà di offerte teatrali. Dal punto di vista artistico, questi spazi intercettano lavori e produzioni che, in futuro, potrebbero arrivare su palcoscenici più grandi. La programmazione è pensata per facilitare l’accesso a teatro e renderlo un luogo di aggregazione e scoperta, tuttavia questi sforzi non sempre riescono a coinvolgere un ampio pubblico quando si tratta di prosa emergente e artisti meno noti. Pertanto educare il pubblico a questa offerta è una sfida che richiede un approccio sistematico, poiché questo tipo di teatro fatica a emergere a causa delle sue proposte innovative, spesso diverse dalle aspettative tradizionali. Una struttura come Hangar Teatri non esiste solo per se stessa, ma per contribuire a un sistema culturale più ampio. Se centri culturali e spazi “ibridi” riescono a crescere e consolidarsi, l’intero sistema culturale ne beneficia, perché crea nuovi pubblici, amplia l’offerta artistica e arricchisce la comunità.
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