Le Buone Pratiche del Teatro | Gli spazi culturali urbani tra coesione sociale e costruzione del futuro

Una giornata di testimonianze riflessioni dialogo a partire dalla situazione nel Triveneto | Hangar Teatri, Trieste, 7 ottobre 2024

Pubblicato il 26/07/2024 / di / ateatro n. 200 | #BP2024 | Trieste
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presentano

Le Buone Pratiche del Teatro

Gli spazi culturali urbani
tra coesione sociale e costruzione del futuro

 

Una giornata di testimonianze riflessioni dialogo
a partire dalla situazione nel Triveneto

7 ottobre 2024, ore 10.00-18.00

Hangar Teatri

Via Luigi Pecenco 10, Trieste

info: info@hangarteatri.it | segreteria@ateatro.org

Il progetto

Il rinnovamento delle modalità di partecipazione delle persone alle attività performative – e più in generale culturali – si associa sempre più spesso allo sviluppo di luoghi e di attività profondamente intrecciate con la vita dei quartieri, dei paesi e di specifiche comunità. Questo implica nuove modalità progettuali, sia sul piano sociale, con nuove strategie di coinvolgimento di fasce di popolazione escluse (o che si escludono) dalle attività culturali e performative, sia sul piano artistico, con l’attivazione di produzioni che nascono dal territorio di riferimento in termini di contenuti e di ispirazione e sono in grado di coinvolgere nuove fasce di pubblico.
Si tratta di una variegata risposta – naturalmente ritagliata sulle specifiche caratteristiche territoriali – al divario sempre più grande che si sta creando tra fasce di popolazione che hanno la possibilità, culturale ed economica, di accedere alle attività culturali e una parte sempre più ampia di cittadinanza che rinuncia o rifiuta quell’offerta.
Le modalità di partecipazione si modificano e non rispondono alle “attività parallela di promozione del pubblico” come vengono in genere pensate e realizzate dai teatri, ma si concretizzano in attività e azioni che coinvolgono spesso in prima persona le comunità, che così diventano direttamente o indirettamente protagoniste dell’azione artistica.
Proveremo ad approfondire e comprendere meglio lo sviluppo di questo fenomeno al di fuori delle metropoli italiane (che hanno dinamiche molto diverse), e nello specifico nell’area del Triveneto, ospiti di Hangar Teatri, emergente e solida realtà triestina.
Abbiamo iniziato a mappare queste nuove realtà nel territorio e ne ascolteremo alcune. Cercheremo anche di comprendere come vengono recepite, in termini sia di progetto sia di produzione artistica, da parte delle realtà
istituzionali di produzione e distribuzione teatrali attive sul territorio.
Il tema degli spazi, del loro utilizzo o riutilizzo attraverso un percorso di rigenerazione, diventa centrale. Ateatro ha già affrontato il tema a livello di legislazione regionale: cercheremo di comprendere quali strade sono state imboccate, e quali obiettivi e prospettive si stanno delineando.

L’evento è realizzato nell’ambito del progetto Hangar Teatri Experience sostenuto da Creative Living Lab – Edizione 5, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

INFO
info@hangarteatri.it
segreteria@ateatro.org

organizzazione a cura di

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Hangar Teatri

Hangar Teatri è uno spazio rigenerato restituito alla città di Trieste. Un’ex-carrozzeria diventata teatro in seguito a lavori di ristrutturazione portati avanti da un gruppo di attrici e attori del Teatro degli Sterpi, con il supporto di esperti nel settore. Dal 2017 Hangar Teatri propone un’offerta artistica culturale a 360°: spettacoli teatrali per adulti e bambini, performance di danza, concerti, conferenze a tema, mostre. Oltre ad organizzare una Stagione teatrale, numerosi workshop, festival e corsi annuali di teatro per adulti e bambini, Hangar Teatri si occupa anche di produzione di spettacoli di prosa.

Hangar Teatri, Trieste

Il Teatro degli Sterpi ne cura la direzione artistica puntando sul coinvolgimento attivo dei giovani e sulla creazione di una comunità attenta e sensibile nei confronti dell’arte e della cultura.

aiku – arte impresa cultura

aiku è il centro di ricerca dell’ Università Ca’ Foscari Venezia dedicato all’interazione tra cultura, processi creativi e imprenditorialità.
Ci guida il desiderio di trovare connessioni inattese tra arte, cultura e impresa in diverse aree di intervento: Art & Business e processi art-based per l’impresa; Musei d’impresa e valorizzazione dell’heritage aziendale; Teatro d’impresa e storytelling aziendale; innovazione e gestione museale; Politiche e Management culturale; Turismo culturale e sviluppo del territorio.
Trasferiamo i risultati della ricerca universitaria attivando la creatività di artisti e professionisti della cultura per stimolare il cambiamento culturale e l’innovazione strategica. Elaboriamo/produciamo ricerche, workshop tematici, esperienze di teatro d’impresa, corsi di art-thinking, performance artistiche ed eventi culturali al confine tra produzione economica e produzione culturale.
Nuove interpretazioni del presente e consapevolezza critica del passato sono ciò che ci permette di proiettare visioni di futuro utili all’economia e alla società.
Lo facciamo affidandoci alla carica profetica delle intuizioni artistiche e alla capacità rivoluzionaria delle soluzioni creative.

Associazione Culturale Ateatro ETS

Il progetto di Ateatro per il 2024

I link

Dossier | Le politiche regionali per lo spettacolo dal vivo: istruzioni per l’uso

La pagina consente l’accesso al materiale sviluppato nel corso della ricerca che ha portato alla pubblicazione del volume Le politiche per lo spettacolo dal vivo tra Stato e Regioni, a cura di Marina Caporale, Daniele Donati, Mimma Gallina, Fabrizio Panozzo (FrancoAngeli, 2022), e in particolare all’analisi comparata delle normative regionali curata dal gruppo di lavoro di Ateatro e presentata parzialmente nel “pomeriggio di studio” Stato e Regioni nella promozione dello spettacolo dal vivo: norme e politiche a confronto (Bologna, 7 febbraio 2022).

1. La prima sezione del dossier comprende la normativa statale di riferimento

2. Nella seconda sezione, dedicata alle leggi regionali, per ogni Regione vengono pubblicati:

# il testo della legge analizzata;
# la schedatura e l’analisi della legge secondo lo schema predisposto (l’ordine degli articoli è ricomposto seguendo gli stessi campi per tutte le Regioni e i contenuti sono riassunti).
# l’ultimo programma regionale triennale (se disponibile)

3. La terza sezione comprende le tabelle comparative delle leggi regionali analizzate
da Ateatro.

192 | Le funzioni e la gestione dei teatri comunali

I teatri comunali rappresentano per il nostro paese uno straordinario patrimonio, soprattutto nei piccoli centri, dove l’offerta culturale è in genere più bassa. In un contesto sociale molto diverso da quello in cui molti di loro sono nati, i teatri comunali sono fondamentali presidi culturali, che vanno preservati e rilanciati, e forse reinventati, a partire dalle profonde radici con la storia, il paesaggio e l’identità del luogo dove sorgono, e dunque dal legame con la comunità che li abitano. Oggi emergono nuove funzioni, con nuove e variegate modalità di gestione, e dunque si disegna un diverso rapporto con gli enti locali e territoriali, con il sistema teatrale e più in generale con la società.

Il libro

Gli spazi della cultura stanno cambiando. I cinema, i teatri, le biblioteche, i musei erano luoghi deputati a un’unica funzione. Emergono nuove tipologie di spazi, che accolgono diverse discipline e soprattutto diverse funzioni: dall’intrattenimento alla formazione, dall’affiancamento delle start up alle residenze per artisti (e non solo), alla vendita di prodotti e a vari servizi. Hanno spesso una vocazione sociale e svolgono un ruolo importante nella riqualificazione urbana e nei processi di integrazione. Negli ultimi anni in tutta Italia decine e decine di ristrutturazioni di spazi dismessi hanno scelto questa direzione di sviluppo.
Dopo l’avvento del digitale, questa evoluzione riflette un diverso atteggiamento del pubblico nei confronti della cultura, ma anche profondi cambiamenti della vita sociale, della convivialità e della nostra stessa identità: si abbassano le barriere tra vita pubblica e vita privata, tra tempo libero e tempo del lavoro.
Reinventare i luoghi della cultura, frutto di due anni di ricerca e di incontri nell’ambito delle Buone Pratiche del Teatro, indaga un cambiamento che investe sia la collettività sia gli individui. Molti dei creatori di questi spazi, provenienti da varie zone d’Italia, raccontano le loro esperienze, innovative e spesso partecipative. Vengono chiamati in causa diversi saperi: quelli relativi allo spettacolo, ma anche urbanistica, architettura e design, senza dimenticare l’impatto di questa “rivoluzione del luoghi” sulla politica culturale delle pubbliche amministrazioni.




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