TourFest2024 | Il teatro di figura tra poesia e attualità

Diario di bordo dalla Macchina dei Sogni | 01.06.24

Pubblicato il 04/06/2024 / di / ateatro n. 197 | TourFest 2024

Due burattini da tavolo, lui sia chiama Manin e lei è Manon, accendono la quinta mattina della Macchina dei Sogni, in scena alle 11 al Teatro Atlante di via della Vetriera, con Manoviva della Compagnia Girovago e Rondella. Manovrati dalle mani abili di Marco Grignani e Federica Lacomba, e intrattenendo piccoli e adulti per quarantacinque minuti di pura poesia, su un tavolino trasformato in palcoscenico e perfettamente illuminato, Manin e Manon danno vita a piccoli numeri di giocoleria, funambolismo, musica, guerra e pace, facendosi di volta in volta saltimbanchi, Adamo ed Eva, musicisti reggae, soldati con maschere da battaglia.
In questo microcosmo, le azioni sceniche di Manin e Manon raccontano una storia senza parole palpitante di vita e di emozioni, che lascia il pubblico incantato per la maestria con cui i due burattini vengono animati e trasformati negli unici narratori e interpreti muti di tutto quello che accade sul loro piccolo palcoscenico. Lo spettacolo è stato creato e brevettato nel 2002 e da allora ha girato il mondo, in spazi più o meno convenzionali: dai teatri ai reparti pediatrici degli ospedali, dalle scuole al teatrobus della compagnia con cui Girovago e Rondella portano in giro il loro teatro poetico e popolare. A fine spettacolo Federica e Marco lasciano che i più piccoli animino le loro creazioni, piccoli e magnifici burattini in lattice composti ciascuno di cinque pezzi (la testa, le mani e i piedi) da infilare nella cinque dita di una mano che così vengono trasformata in personcine a sembianze umane e immediatamente animabili.

Manoviva, Girovago e Rondella (Foto di Alessandro D’Amico)

Alle 17, al Piccolo Teatro Patafisico, il Teatro del Drago di Ravenna (la compagnia della storica famiglia d’arte Monticelli) porta in scena Trecce rosse, spettacolo arricchito da ombre e un burattino liberamente tratto dalla storia di Pippi Calzelunghe. La narratrice (Roberta Colombo, che ha anche scritto lo spettacolo) guida i più piccoli attraverso le avventure di Pippi, chiamandone un paio a interpretare Annika e Tommy, i due coprotagonisti della storia di Astrid Lindgren, che sul palco la accompagnano per gran parte dello spettacolo, mentre il resto del pubblico diventa coro che, stimolato da Roberta sul palco, risponde alle domande e interagisce con i personaggi, facendo del teatro un’esperienza comune e condivisa. Peccato per la scarsa attenzione, nella drammaturgia dello spettacolo, a tematiche come il razzismo e l’integrazione tra culture, di cui oggi è impossibile non tenere conto anche e soprattutto nel teatro per ragazzi.

La Macchina dei Sogni prosegue e si chiude domenica 2 giugno, alle 11 alla Sala degli Specchi del Politeama Garibaldi con La sfida: Un duello tra musica e magia del Teatro Atlante e alle 17 con Rapsodia fantastica del Giacomo Cuticchio Ensemble.

La direzione artistica del festival è di Mimmo Cuticchio, l’organizzazione è di Elisa Puleo. Il gruppo di lavoro è composto da Santa Buttaci, Vittorio Caldovino, Giacomo Cuticchio, Nadia Daddi, Marcello D’Agostino, Heidi Mancino, Tania Giordano, Giuseppe Graffeo. Il diario di bordo è di Tiziana Lo Porto. Le foto di scena sono di Alessandro D’Amico.
L’installazione Animali, mostri e creature fantastiche nell’Arca dei pupi è visitabile fino domenica 2 giugno dalle 9.30 alle 13.00. La Macchina dei Sogni continua fino a domenica 2 giugno, l’ingresso agli spettacoli costa 3 euro ed è consigliata la prenotazione (tel. 091.323400). Il programma è consultabile sul sito figlidartecuticchio.com




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