TourFest2024 | Sull’Arca-Teatro con Mimmo Cuticchio: innanzitutto gli animali

Diario di bordo dalla Macchina dei Sogni | 27.05.24

Pubblicato il 28/05/2024 / di / ateatro n. 197 | TourFest 2024

Innanzitutto gli animali. Sono una sessantina, radunati sul palcoscenico del laboratorio dell’Associazione Figli d’Arte Cuticchio, al numero 48 di via Bara all’Olivella, la sala davanti al Teatro dei Pupi Santa Rosalia che da decenni ospita pupi e visite guidate, insieme agli spettacoli del repertorio tradizionale l’introduzione e la via d’accesso al mondo dell’Opera dei Pupi.
Gli animali per questa quarantunesima edizione della Macchina dei Sogni sembrano sbucati fuori da cespugli e alberi di una foresta dopo un pesante acquazzone. Evocati dal sottotitolo e tema della rassegna, “Come l’Arca di Noè”, a loro volta evocano forme di un teatro altro, meglio: di teatri altri, che non sono interpretati dagli umani, o quantomeno non del tutto, ma da marionette, burattini, pupi, ombre, sagome e tutte le creature che si è soliti raggruppare all’interno dell’espressione “teatro di figura”.

L'installazione di Tania Giordano <em>Animali, mostri e creature fantastiche nell’Arca dei pupi</em> (ph. Alessandro D'Amico)

L’installazione di Tania Giordano Animali, mostri e creature fantastiche nell’Arca dei pupi (ph. Alessandro D’Amico)

Noè è seduto al centro del palco, con la sua ossatura costruita da Antonino D’Agostino, la testa intagliata da Vincenzo Moaevero, i costumi di Tania Giordano. Intorno a lui ci sono, tra gli altri, pecore, conigli, uccellini e un uccellaccio, galli e galline, pesci, una cerva, un cane e un asino creati da Pina Patti Cuticchio, artista e madre di Mimmo Cuticchio. Ci sono le farfalle della recentissima Histoire du soldat, diretta da Mimmo e messa in scena dalla sua compagnia a Boston, Roma e prossimamente a Ravenna e Segesta. Ci sono il cavallo bianco costruito da Vanni Consiglio e quello baio fabbricato da Cola Pirrotta. C’è l’ippogrifo fatto da Francesco Caruso. E ancora: un lupo costruito da Otello Sarzi, un cane fatto da Antonino D’Agostino, un rinoceronte di Guido Cuticchio, e una sirena realizzata da Cola Pirrotta e Nino Cuticchio.
Sono animali antichi e nuovi, reali e fantastici, che nel teatro dei pupi forse è la stessa cosa. Alcuni sono di legno, altri di stoffa, altri di cartapesta, hanno dimensioni e proporzioni diverse, e questa disugualità, questa non uniformità materica ed evidente rende tutto più vero, più animato, più vivo. Adesso sono in mostra sul palco, domani potrebbero essere nella foresta, o da qualsiasi altra parte. Per loro, così come per noi che lavoriamo al festival e per il pubblico dei giorni a venire, la Macchina dei Sogni è l’Arca, un’Arca-Teatro che non esclude nessuno, disposta a prendere a bordo ogni creatura o figura interessante e a rischio di estinzione. Ha scritto Mimmo Cuticchio introducendo questa edizione della rassegna:

Come il patriarca biblico si premurò di costruire l’indistruttibile Arca per preservare la specie umana e quella animale in vista del diluvio universale, anche noi vogliamo simbolicamente creare uno spazio sicuro che ‘traghetti’ l’Opera dei Pupi, il teatro di figura e di narrazione nel futuro, quando, si spera, arriveranno tempi migliori.

Così, alla vigilia del primo giorno di questa Macchina dei Sogni, saliamo a bordo e aspettiamo salvezza.

L'installazione di Tania Giordano <em>Animali, mostri e creature fantastiche nell’Arca dei pupi</em> (ph. Alessandro D'Amico)

L’installazione di Tania Giordano Animali, mostri e creature fantastiche nell’Arca dei pupi (ph. Alessandro D’Amico)

L’installazione Animali, mostri e creature fantastiche nell’Arca dei pupi è visitabile da martedì 28 maggio a domenica 2 giugno dalle 9.30 alle 13.00. Le visite guidate al Teatro dei Pupi e al Laboratorio, per tutta la durata del festival, sono ogni giorno alle 12.

La Macchina dei Sogni inizia martedì 28 alle 17, al Teatro dei Pupi in via Bara all’Olivella, con lo spettacolo L’infanzia di Orlando della Compagnia Figli d’Arte Cuticchio. La direzione artistica del festival è di Mimmo Cuticchio, l’organizzazione è di Elisa Puleo. Il gruppo di lavoro è composto da Santa Buttaci, Vittorio Caldovino, Giacomo Cuticchio, Nadia Daddi, Marcello D’Agostino, Heidi Mancino, Tania Giordano, Giuseppe Graffeo. Il diario di bordo è di Tiziana Lo Porto. Le foto di scena sono di Alessandro D’Amico.
La rassegna proseguirà fino a domenica 2 giugno, l’ingresso agli spettacoli costa 3 euro ed è consigliata la prenotazione (tel. 091.323400). Il programma è consultabile sul sito figlidartecuticchio.com




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