La manifestazione davanti al Piccolo Teatro contro la nomina di Geronimo La Russa nel consiglio d’amministrazione
Ma dove sono i giovani? E che dice il teatro milanese?
Qui tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945 hanno subito torture e trovato la morte centinaia di combattenti della libertà prigionieri dei fascisti.
Il Piccolo Teatro ha fatto di questo edificio un centro ed un simbolo della rinascita culturale e della vita democratica di Milano.
Il ritrovo per il flash mob lanciato dalla sezione dell’ANPI Audrey Hepburn contro la nomina di Geronimo La Russa nel consiglio di amministrazione del Piccolo Teatro di Milano era fissato per le ore 11.00 di sabato 18 novembre 2023, proprio davanti alla targa che campeggia sulla facciata di Palazzo Carmagnola, dove ha sede il Piccolo Teatro.
L’appello è stato accolto dal presidente dell’ANPI milanese Roberto Cenati, che ha sottolineato come «in un luogo dove si amministra un’istituzione cardine della storia e dell’attualità culturale di Milano si deve arrivare legittimati da un percorso di competenze e di maturità culturale che attribuisca strumenti solidi, per costruire una cultura comune».
Stessa idea espressa dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala, che in un’intervista al “Corriere della Sera” aveva manifestato le sue “remore” in quanto «il Piccolo Teatro, insieme alla Scala, è la principale istituzione culturale di Milano e deve essere un punto di arrivo e non di partenza».
Questa mattina si è così raccolto in via Rovello il folto nocciolo duro del pubblico del Piccolo Teatro di Milano, con le delegazioni dell’ANPI, per una protesta pacifica, fatti di canti, raccolta firme e fiori depositati sotto la targa. E per chiedere a Geronimo La Russa di rassegnare le dimissioni.
L’appello lanciato dalla sezione ANPI Audrey Hepburn ha raccolto 800 adesioni tra cittadini, cittadine, sezioni ANPI e organizzazioni del mondo culturale: Partigiani In Ogni Quartiere, Memoria Antifascista, Fondazione Roberto Franceschi Onlus, Radio Popolare, Banda Degli Ottoni, ATIR Teatro Ringhiera, Manifatture Teatrali Milanesi, Teatrandomilano.it, Presidi Culturali Permanenti, Amleta, Facciamo La Conta, Collettivo Clown, Teatro Del Barrios, Pem Habitat Teatrali, Fiore Meraviglioso, Compagnia Anfiteatro, Compagnia Pane E Mate, Compagnia Le Brugole, Nudoecrudoteatro, Compagnia Oyes, Tavolo Clown Milano, Arcimondini, Disturbi Teatro, Teatro degli Instabili (ANPI Code’ Montagnani Marelli), Saltimbanchi Senza Frontiere, Sarte Di Scena, Coro Resistente, Associazione Italia Cuba Circolo di Milano, Them Romano-Iru Italia (sede nazionale Lanciano-Ch), Circolo Arci Scighera, CSA Baraonda, GAS Feltre, Associazione Duetti, 1/2 Ets, La Stecca, Teatro Fornace, Collettivo Zam, Compagnia Alma Rosé, Associazione Culturale ILINX APS, Baia del Re, Arci Milano.
Tra le persone che hanno firmato l’appello ci sono Tiziana Pesce, Silvia e Claudia Pinelli, Heidi Giuliani, Paolo Rossi, Sabina Guzzanti, Laura Curino.
Per aderire scrivere a audrey.anpi@gmail.com oppure al link https://forms.gle/Lhjv9oFAk6XknGLF9.
Non saranno certo una manifestazione o un appello a cambiare quanto deciso dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Ma era importante ritrovarsi oggi davanti al Piccolo Teatro: quella nomina è un insulto alla memoria storica del teatro e di una città che nel dopoguerra ha fondato la sua ripartenza sulla democrazia e sulla partecipazione culturale, come ci ha ricordato Perfida.
Stamattina erano pochi i giovani presenti e non c’era o quasi il mondo del teatro milanese, come ci si sarebbe aspettati. Che questa nomina sia una provocazione è anche troppo evidente, ma forse non è chiaro, soprattutto alle ultime generazioni, come un consiglio di amministrazione possa condizionare le scelte artistiche e culturali di un’organizzazione pubblica soprattutto attraverso la nomina dei direttori e l’approvazione dei bilanci. Ma è stata la prima iniziativa – grazie all’ANPI – e non sarà di certo l’ultima: la presa del potere “culturale” da parte delle destre non sarà senza ostacoli.
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