Esiste qualcosa di più responsabilizzante che essere agente attivo della propria formazione?

Diario dal progetto di formazione in ricordo di Graziano Pugnetti

Pubblicato il 01/09/2023 / di / ateatro n. 189

Il 9 maggio 2022, Sara Parrotta veniva selezionata tra i numerosi (e bravi) candidati per il Percorso di formazione e lavoro dedicato alla Direzione tecnica e di produzione nello spettacolo dal vivo in ricordo di Graziano Pugnetti.

Graziano Pugnetti (foto di Maurizio Buscarino)

L’avviso era stato lanciato nel quadro del Progetto Under 28 dall’Associazione Culturale Ateatro ETS, in collaborazione con AstiTeatro, Compagnia Mauri Sturno, Mittelfest, Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e Teatro Stabile di Torino. Il progetto era destinato a un unico vincitore/vincitrice e comportava un premio forfettario per la formazione, totalmente sostenuto da un gruppo di Amici di Graziano e quattro periodi di lavoro (per i dettagli vedi l’Avviso per il progetto).
Sara Parrotta ha iniziato il suo percorso di lavoro e formazione nell’estate del 2022, per concluderlo nei primi mesi del 2023. Le Abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza. E intanto un grande in bocca al lupo per la sua carriera (e non solo)!

9 maggio 2022: la commissione e Sara Parrotta

Quando ho fatto domanda per il Progetto di formazione dedicato a Graziano Pugnetti non sapevo cosa aspettarmi. Avevo appena terminato il corso da tecnico del suono della regione Emilia Romagna, oltre ad aver già mosso i primi passi nel mondo dell’organizzazione e della produzione, lavorando per festival e imprese di produzione.
In un mondo precario in costante mutamento, intuivo che avrei avuto bisogno sia di specializzarmi e affinare ciò che avevo imparato, sia di mantenermi in costante movimento, costruendo una professionalità ibrida che aderisse il più possibile alle esigenze del mondo del lavoro, ai miei desideri e alle mie inclinazioni. La natura del bando mi aveva colpita proprio per il carattere eterogeneo della proposta – inserendosi perfettamente nel percorso lavorativo e formativo che avevo iniziato – e per la possibilità di attraversare diversi spazi e contesti, a contatto con professionisti e realtà affermate del settore.

Al Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia Il Rossetti (Trieste)

In attesa del funerale del suo amico Paddy Dignam, Bloom passeggia per le strade di Dublino e alla fine decide di concedersi un bagno, durante il quale riflette sulla figura del suo corpo immerso nell’ acqua.

Ho iniziato la formazione al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Il Rossetti, a Trieste – in due tranche, dal 31 maggio al 24 giugno e dal 4 al 17 luglio 2022 – occupandomi di vari aspetti della produzione, della direzione tecnica e di scena. Sin dalla prima settimana ho potuto seguire da vicino la nascita di una grande produzione teatrale, Il mercante di Venezia: ho capito fino in fondo come nasce uno spettacolo, quali sono i processi che lo generano, quali le pratiche e le consuetudini sul palco e fuori dal palco, quali le maestranze impiegate per la sua realizzazione.
Sono stata inoltre impegnata nella realizzazione del progetto dedicato al Bloomsday del 16 giugno 2022, che ricorda la giornata in cui si svolge l’Ulysses di James Joyce.
Mi sono occupata, oltre che delle attività del comparto produttivo, anche di alcune mansioni proprie della direzione di scena. Ho lavorato a stretto contatto con il personale tecnico e artistico, potendo osservare da vicino il processo di costruzione artistico e produttivo: montaggio dell’ impianto scenico e tecnico, prove a tavolino seguite da quelle sul palco, lettura del copione e individuazione dei movimenti di scena, reperimento dell’ attrezzeria, ricalibrata di volta in volta in base alle esigenze registiche e drammaturgiche, ordine del giorno e convocazione attori, prove luci e audio.

IL LINK
Se Trieste diventa Dublino. Il 16 giugno 2022 è stato celebrato il Bloomsday, per rivivere la giornata del 1916 in cui si svolge l’Ulisse di James Joyce di Sara Parrotta

Ad Asti Teatro

Al festival Asti Teatro – dal 24 giugno al 3 luglio 2022 – ho potuto affinare le mie competenze di illuminotecnica e fonica. Il mio ruolo è stato principalmente tecnico: scarico e carico dei materiali, montaggio e smontaggio della scenografia, cablaggio della strumentazione audio e luci.
Una squadra e una struttura totalmente diverse, in un contesto frenetico e avvolgente come può essere quello di un festival. Fin dalle prime ore ho potuto immergermi nei ritmi della manifestazione e nella pratica lavorativa. Ciò mi ha permesso di sviluppare competenze non solo specifiche ma anche trasversali, obbligandomi a pensare velocemente e a risolvere i problemi in maniera lucida e proattiva.

A Mittelfest (Cividale del Friuli)

Dal 18 luglio al 1° agosto 2022 ho ricoperto il ruolo di assistente di produzione per l’edizione 2022 di Mittelfest dal titolo Imprevisti. A Cividale del Friuli, per le giornate del festival, ho affiancato l’ufficio organizzativo nella gestione degli spazi, delle compagnie e degli eventi collaterali, occupandomi inoltre di sicurezza e allestimento degli spazi di spettacolo.

Anche in questo caso, trattandosi di un festival internazionale di grandi dimensioni, sono stata assorbita immediatamente, relazionandomi con le dinamiche organizzative e produttive proprie di un evento di portata internazionale come Mittelfest.

Al Teatro Stabile di Torino per Torinodanza

Il mio percorso lavorativo si è concluso poi al Teatro Stabile di Torino, dove ho seguito l’organizzazione tecnica del festival Torinodanza, affiancando l’ufficio allestimenti e conseguendo nuove competenze nell’ambito della scenotecnica e dell’illuminotecnica. In particolar modo ho imparato a leggere le schede tecniche degli spettacoli, identificare e reperire il materiale richiesto a noleggio, interpretare e produrre una pianta luci e di scena.

Sara Parrotta @Torinodanza

Grazie a Torinodanza sono entrata a contatto per la prima volta con la macchineria teatrale, assistendo alla costruzione delle scenografie in laboratorio, e naturalmente ho affinato il mio sguardo sulla danza, linguaggio che non avevo ancora avuto occasione di approfondire.

Sara Parrotta @Torinodanza

Agente attivo della propria formazione

Il principale merito del bando è stato quello di accorpare realtà e strutture differenti, così da offrire uno sguardo completo sul settore dello spettacolo dal vivo: le esperienze a Asti Teatro, Mittelfest e Torinodanza mi hanno permesso di mettermi in gioco per la prima volta con i modi e i processi di produzione di un festival, facendomi toccare con mano quanto sia complesso dover ricalibrare costantemente il proprio sguardo rispetto al lavoro e alle mansioni assegnate e di quanto questo, pur nella sua difficoltà, sia esattamente ciò che caratterizza il lavoro tecnico-produttivo in teatro. All’interno di un’organizzazione come Il Rossetti ho potuto sviluppare strumenti fondamentali per comprendere l’organizzazione, seppur relativa a quella struttura, di un teatro Stabile: gli uffici, la divisione del lavoro, le tempistiche, le ospitalità e le grandi produzioni.

Sara Parrotta @Torinodanza

Sara Parrotta @Mittelfest

L’esperienza del bando dedicato a Graziano Pugnetti mi ha permesso non solo di relazionarmi con il mondo del lavoro, ma di continuare anche la mia formazione. Fondamentale è stato il corso di illuminotecnica seguito presso il Teatro della Pergola di Firenze, affiancato a un altro online, sempre in ambito luci, e a un successivo più specificatamente dedicato all’utilizzo di programmi di progettazione grafica. Un percorso formativo che scegli e organizzi tu, di volta in volta, in base alle esigenze professionali che senti il bisogno di acquisire. Esiste qualcosa di più responsabilizzante che essere agente attivo della propria formazione?
Ora che questo percorso è giunto a conclusione, mi rendo conto di quanto sia prezioso attraversare spazi e contesti differenti, farsi contaminare da persone, luoghi e temperature eterogenee. Il teatro, per la sua natura di linguaggio autonomo ma al contempo contenitore di altri linguaggi, obbliga a pensarsi in movimento, a mettersi in discussione in un costante percorso di consapevolezza e scoperta. Il lavoro tecnico-produttivo non può essere relegato al solo ruolo esecutivo, ma, al contrario, deve essere pensato come pratica che aiuta a sviluppare un pensiero critico completo intorno all’oggetto spettacolo.
Da questa esperienza esco arricchita, responsabilizzata, più adulta, consapevole degli strumenti acquisiti, dei contesti in cui opero e di ciò che si confà di più al mio essere – sia a livello personale che lavorativo. Oggi ho la possibilità di lavorare in una grande struttura, proprio nel ruolo pensato dal bando Pugnetti e, nel continuare a immaginarmi, spero di poter proseguire a trasformarmi, indirizzando il mio sguardo e la mia pratica.

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