Sherocco Festival a Ostuni | Uno spazio sicuro di libera espressione e nutrimento
Il report per TourFest 2023
Un luogo dedicato alle culture LGBTQIA+
La verità è che io non ho inventato niente. È dal teatro greco che la gente si mette le maschere. La uso per dare voce ai pensieri di tante persone: ognuno, con una maschera e occhiali. In questo modo mi sento molto più sincera di tante persone che mostrano il loro volto.
Myss Keta, ospite di Sherocco Festival, palesa con la sua immagine provocatoria e “abbondante” un concetto cardine delle vite di ognuno di noi: la maschera. Volontariamente o meno, consapevolmente o no, le maschere fanno parte della nostra vita sociale. Impariamo a “usarle” fin da bambin*, e quando cresciamo iniziamo a sentirne il peso.
E se iniziassimo a praticarne l’abbandono, in spazi sicuri di libera espressione e nutrimento reciproco?
Dall’idea – nata durante il periodo pandemico – all’azione.
Le “Sheroccatә”, come amano appellarsi, Tommi Ditano, Francesca Vitucci, Giulia Dalena e Titti De Simone, con la consulenza artistica di Silvia Calderoni, ci aprono le porte del Villaggio Sherocco, “un luogo dedicato alle culture LGBTQIA+, per contrastare le discriminazioni a colpi di pensiero, di arte, di bellezza.” Conducendoci nel paradiso della Luna nel Pozzo, centro culturale fondato nel 1998 da Robert e Pia, che trovano nelle parole di Carl Rogers l’espressione del loro operare:
Le persone sono altrettanto meravigliose quanto i tramonti, se le lascio essere ciò che sono.
Un vento rivoluzionario antirazzista, non omolesbotransfobico e abilista, transfemminista e ecologico
Sherocco Festival, seppur “neonato”, lascia ben trasparire la sua forza vitale, alimentata dal vento “rivoluzionario antirazzista, non omolesbotransfobico e abilista, transfemminista e ecologico.”
Ascolta il mio corpo, guarda la mia voce, attivo dal 2022, alla sua seconda edizione, si presenta con un ricco palinsesto di eventi quali performance, concerti, talk, reading, dj set. Come Save the Las dance for Me, performance di apertura, una vorticosa danza di corteggiamento al maschile, la cosiddetta polka bolognese, eseguita da soli uomini fin dai primi del Novecento, portata in scena da Alessandro Sciarroni nei corpi e nelle anime danzanti di Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini. Una danza penetrante e densa, in cui i corpi dei due ballerini, chini uno sull’altro, girano vorticosamente in una serie di pivot, quasi a toccare il suolo. Un volteggio di vicinanza profonda e prolungata, da lasciare senza respiro, al pari delle lusinghe amorose.
Ai viaggi notturni – capitanati da Dj dal calibro di Porpora Marcasciano, attivista militante Trans; Myss Keta, l’angelo dal volto velato; Silvia Calderoni, attrice e performer e dj di fama internazionale; Playgirls from Caracas e tant* altro – all’attività formativa unica nel suo genere dell’Academy: la prima Summer School in Italia sugli studi di genere e la teoria queer. Un prezioso calendario di lezioni curato con maestria da Maya De Leo, Francesca R. Recchia Luciani e Sara Garbagnoli.
Gli studi femministi e transfemministi, le teorie queer, gli studi critici della “razza” sono la prova che la conoscenza non è soltanto fonte di sapere, ma strumento per lottare in modo più consapevole ed efficace per un mondo meno ingiusto.
Dove si mangia
Tra un evento e l’altro, tra una riflessione e un pensiero di condivisione, tra una danza avvolgente e una scatenata, ci si rifocilla Al food truck giallo dallo stile un po’ retrò di Al Fuso by Norceria: bombette, panini e quant’altro, prodotti tipici della tradizione pugliese, serviti da Davide e i suoi ragazzi: una tappa d’obbligo prima di andar via!
Selvaggi tra le Dune
Ostuni, la città bianca del Salento, offre mille occasioni per amarla. Dal perdersi tra i vicoli in un labirintico su è giù, ai panorami sulla collina sottostante da cui si intravede il mare vicino. Per non parlare della triade preziosa dei paesi confinanti della Valle d’Itria, Cisternino, Locorotondo e Martina Franca, rinomati per la loro bellezza ma anche e soprattutto per l’offerta enogastronomica unica nel suo genere. Ma ancor più interessante è il Parco delle Dune Costiere, un Paradiso verde che si estende nei territori tra Ostuni e Fasano per circa 1100 ettari, comprende circa 8 chilometri di costa e offre la possibilità di abbandonarsi alla scoperta della biodiversità di flora e fauna, oltre che partecipare a bellissimi trekking campeggiando in una delle strutture presenti in zona.
Bevo cose, ascolto gente
Tra le vie di Ostuni, facile è ritrovarsi innamorati di un angolo e della sua visuale. Ancor di più se ci si accomoda a sorseggiare in uno o più baretti che la città offre. Imperdibile, il fresco ristoro sui divanetti del Bar Perso nelle ore più calde e un magico aperitivo vista mare all’Avenida 40 Cafè. Provare per credere!
Dove si dorme
L’hospitality di Sherocco Festival offre strutture convenzionate poco distanti dalla location principale, differenti per fascia di prezzo e tipologia di pernottamento. Tra queste il Camping Lamaforca e l’Hotel Incanto (info e prenotazioni). Per muoversi da e per Villaggio Sherocco, la possibilità di utilizzare le navette dedicate, con orari spalmati su tutta la giornata e la notte!