La parola per ripartire?
La scrittura del Teatro. Drammaturgia italiana al passaggio del secolo di Paolo Petroni per Gambini Editore
Il teatro quale è, il teatro di tutte le sere, il teatro distrazione dopo la fatica diurna, ritrovo dei mercanti e degli sfaccendati, è un raduno di gente e veglia che vale il biliardo, il caffè, la birreria, il gioco e nulla più. Per correggerlo bisogna bruciarlo, bruciar le tavole, bruciarne il morale, bruciarne l’idea.
Gustavo Modena, attore (1803-1861)
Con queste parole Paolo Petroni, giornalista e capo servizio alla alla Cultura e Spettacolo dell’Ansa, apre il volume La scrittura del Teatro. Drammaturgia italiana al passaggio del secolo, edito da Gambini. Un saggio che, con la nota introduttiva intitolata “Venti anni dopo”, invita i lettori a guardare al passato non solo per ricordare, ma anche per riflettere sul presente, per trovare spunti per la ripartenza del teatro.
In oltre 300 pagine, il volume esplora e illustra le potenzialità della drammaturgia italiana scritta e rappresentata dal 1990 al 2001, mostrando come abbia progressivamente perso vitalità, complici molteplici fenomeni tra cui la crisi economica e l’inevitabile trasformazione dei mezzi di comunicazione. Tutto ciò associato a un sostanziale deteriorarsi della capacità di progettazione dei teatri pubblici e privati, esaurita anche, in quel decennio, la spinta della generazione di registi che dal dopoguerra aveva rinnovato le nostre scene e quella del teatro di ricerca, con al centro la neoavanguardia romana e il suo lavoro visivo, che stava perdendo vitalità per riscoprire la forza della parola, su cui si basa la memoria e il futuro di ogni teatro nazionale.
Paolo Petroni arricchisce questo volume critico-documentario con la prefazione di Guido Davico Bonino e con gli interventi di critici come Ubaldo Soddu, che investiga il rapporto tra pubblica amministrazione e teatro, Nicola Fano, che ricostruisce la nascita del teatro di narrazione, Renato Palazzi, che fornisce il suo prezioso sguardo sul panorama della ricerca teatrale, e Oliviero Ponte di Pino e Giulia Alonzo, che illustrano il mondo della critica online.
Paolo Petroni accompagna così il lettore in un viaggio lungo un decennio alla scoperta della nostra drammaturgia della fine del secolo scorso, suddividendo i periodi in stagioni e inserendo alla fine del saggio un indice dei nomi. Per ulteriori informazioni consultare il sito https://www.gambinieditore.it
PAOLO PETRONI, nato a Roma nel 1946, giornalista dal 1970, inizia collaborando con varie testate (dall’Avanti! a Il Mondo, da Aut a Il Dramma, dal Gr3 e Gr2 al Tg2). Già capo servizio alla Cultura e Spettacolo dell’Ansa, per cui cura anche i settimanali di libri e teatro, è critico teatrale del Corriere della Sera dal 1985, oltre che curatore di manifestazioni e festival culturali. È stato Presidente dell’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo presso la Casa Museo di Pirandello a Roma e ha organizzato, col sostegno del Ministero, le importanti manifestazioni pirandelliane per i 150 anni dalla nascita. Nel 2019 ha curato la mostra sui 100 anni dei Sei personaggi al Teatro Valle. È presidente del Premio Letterario città di Lugnano in Teverina. Ha curato volumi e pubblicato saggi letterari e teatrali, in particolare sulla drammaturgia italiana contemporanea. Per 11 anni ha redatto l’introduzione critica dell’annuario Teatro in Italia per la Siae. Tra i suoi libri, Romano Bilenchi – cultura fiorentina tra fascismo e dopoguerra (La nuova Italia) e Goffredo Parise (Mursia).
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