Anni Settanta, dal Cile di Pinochet all’esilio in Italia: una ragazza contro la violenza della storia
Le parole di Drina con Laura Laterza e la regia di Claudio Orlandini e Cinzia Brogliato a MTM Teatro di Milano
Tutti ricordiamo l’11 settembre 2001 per le Torri Gemelle, ma altrettanto drammatico fu l’11 settembre 1973, il giorno del golpe in Cile. E’ l’alba quando La Moneda, il palazzo presidenziale e sede del governo cileno, a Santiago, viene circondato dai carri armati del generale Augusto Pinochet, che pretendeva le dimissioni di Salvador Allende, il primo presidente socialista del Cile, democraticamente eletto. Poche ore dopo, il popolo cileno si risveglia sotto la cruenta dittatura militare di Pinochet, durata 17 anni, segnando la stagione più buia della storia del Cile.
Tra questi cittadini innocenti c’è anche Drina Bavestrello_il suo racconto diventa Le parole di Drina, produzione Comteatro, che ha debuttato a MTM Teatro dal 27 al 29 gennaio 2023.
Drina ha quindici anni e trascorre le sue giornate frequentando la scuola, ascoltando musica, cantando e ballando nella sua cameretta piena di sogni, come quella di ogni adolescente. Ma la sua vita tranquilla si trasforma in un incubo senza via di fuga. È la mattina dell’11 settembre – circa le 4.00, ci racconta Drina – quando, proprio di fronte alla sua abitazione, sente scoppiare una bomba all’interno dell’Università Tecnica dello Stato.
E’ l’ora X. Da quell’istante la sua esistenza cambierà inevitabilmente e irreversibilmente. Sono bastati pochi istanti e un rumore assordante per far terminare una vita serena e spensierata, per dare inizio a un percorso di dolore e sofferenza. Un susseguirsi di eventi tragici e drammatici che Drina e sua madre vivono una al fianco dell’altra, senza lasciarsi mai. Si inizia con l’arresto del padre, vittima di feroci e spietate torture in due anni di prigionia, per poi passare alla ricerca della sorella socialista protagonista di una fuga infinita, fino all’abbandono dell’amato Cile per approdare in Italia, dove si sentirà accolta e inizierà una nuova vita, diventando anche madre.
Da adolescente piena di paure e vittima di crudeltà, Drina diventa una giovane donna determinata e coraggiosa, capace di far forza a sé stessa e alla madre, per amore della sua famiglia che vuole rivedere unita e felice, seppur in terra straniera.
Spettacolo vincitore del Bando Next – Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo – 2020, Le parole di Drina nasce da un’idea di Carola Boschetti e Roberto Ceriani e dalla testimonianza di Drina Bavestrello. Un lavoro a più mani che inizia dall’amicizia che lega quest’ultima e Roberto Ceriani. La donna gli racconta di quando da ragazza è arrivata in Italia dopo il Golpe del Cile, gli consegna la sua storia con un obiettivo ben chiaro: fermare la memoria nel tempo, affinché non venga perduta e possa essere di insegnamento per il futuro. E così Roberto Ceriani raccoglie la testimonianza e la consegna a Carola Boschetti per trasformarla in uno spettacolo teatrale. Una storia di vita complessa, fatta di sofferenze e ostacoli troppo grandi da superare. Un cammino in salita che Drina riesce a percorrere grazie alla sua irrefrenabile voglia di vivere. Un racconto capace di toccare i cuori degli spettatori e prima ancora quello di Laura Laterza, drammaturga, autrice e attrice dello spettacolo, che sinceramente emozionata e commossa veste con rispetto e ammirazione i panni di Drina Bavestrello.
Il suo è un intenso monologo, che nasce dal bisogno di non dimenticare lo strazio e la distruzione causate dal Golpe in Cile nella vita di molte persone. Un urlo di protesta per tutte quelle persone che hanno perso la vita ingiustamente e per chi ha visto morire i propri cari. Un urlo di dolore per chi ha dovuto abbandonare la madrepatria e mettere radici in paesi lontani, abbandonando i propri affetti e la propria quotidianità, per la mera sopravvivenza. Ma è anche un urlo di speranza, che ci ricorda che non dobbiamo mai arrenderci alle atrocità, all’orrore e alla sottomissione, insegnamento che deve rimanere sempre vivo nella memoria di chi sopravvive e delle generazioni future di tutti i luoghi e tutti i tempi.
Le parole di Drina
dalla testimonianza di Drina Bavestrello
scritto e interpretato da Laura Laterza
regia di Claudio Orlandini e Cinzia Brogliato
luci di Alessandro Bigatti
costumi di Anna Bertolotti e Floriana Setti
foto di scena Daniela Parisi
da un’idea di Carola Boschetti e Roberto Ceriani
produzione Comteatro
Testo “segnalato” premio Fersen alla regia e alla drammaturgia contemporanea 2019, XV ed.
Spettacolo vincitore del Bando Next – Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo – 2020
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