Dossier Le politiche regionali per lo spettacolo dal vivo | Valle d’Aosta

Le leggi regionali e il commento di Ateatro

Pubblicato il 23/02/2023 / di / ateatro n. 191 | Le politiche per lo spettacolo dal vivo

Il Dossier Politiche regionali per lo spettacolo dal vivo integra le analisi contenute nel volume Le politiche per lo spettacolo dal vivo tra Stato e Regioni a cura di Marina Caporale, Daniele Donati, Mimma Gallina e Fabrizio Panozzo (FrancoAngeli). Per una analisi comparata delle Leggi regionali, vedi in particolare il saggio di Mimma Gallina “Norme e politiche a confronto” (pp. 101-113).

INDICE

# La Legge 45/1997 della Regione Valle d’Aosta nell’analisi di Ateatro
a cura di Mimma Gallina

# La Legge 45/1997 della Regione Valle d’Aosta con il commento di Ateatro
Il commento, articolo per articolo, della Legge Regionale 45/1997 secondo i campi individuati per la comparazione tra le diverse leggi regionali [scarica il pdf (A3)]

# La Legge Regionale 19 dicembre 1997, n. 45
“Disposizioni a favore dell’attività teatrale locale. Abrogazione della legge regionale 19 giugno 1992, n. 29” [scarica il pdf]

La Legge 45/1997 della Regione Valle d’Aosta nell’analisi di Ateatro
a cura di Mimma Gallina

La legge è finalizzata allo sviluppo dell’attività teatrale e in particolare a sostenere la produzione e la distribuzione delle compagnie professionali, la ricerca, la formazione professionale – artistica e tecnica –, l’avviamento al teatro, e l’attività amatoriale.
Una particolare attenzione è riservata al teatro ragazzi e alla tutela del patrimonio etnico-linguistico, specificità culturale e geografica che porta ad ammettere al finanziamento anche compagnie dell’area francofona operanti in regione.
Altri aspetti della legge sono riconducibili alle caratteristiche e alla dimensione del territorio regionale, come l’attività molto contenuta – requisiti indicati già all’interno della legge – richiesta alle compagnie professionali e l’assenza di organizzazioni di spettacolo pubbliche o partecipate. Si sceglie di non istituire un circuito (né di collegarsi a quello piemontese, opportunità che i DM dell’epoca offrivano), ma di prevedere l’organizzazione diretta di spettacoli da parte dell’assessorato e sostenere la distribuzione attraverso le stesse compagnie, incentivando il decentramento delle attività. Si incentivano anche le fusioni e la collaborazione delle organizzazioni di spettacolo fra loro.
Particolare rilievo nella definizione degli indirizzi triennali e nel piano di riparto annuale riveste una commissione composta da due funzionari interni alla struttura regionale, due esperti (critici, docenti o operatori, di cui uno francofono) e un rappresentante dell’AGIS di Piemonte-Valle d’Aosta (non è indicata la durata in carica dei commissari e gli operatori locali lamentano il mancato ricambio). Una particolarità che indirizza l’attività della commissione (limitandone in parte i considerevoli poteri) è la definizione delle percentuali massime degli stanziamenti di bilancio in rapporto alle destinazioni: si privilegia l’attività di produzione e distribuzione delle compagnie professionali, seguono i progetti coordinati fra le compagnie, molto più contenuto il sostegno all’attività amatoriale e all’organizzazione di corsi. I contributi regionali non possono superare il 70% delle spese e sono erogati in due rate, la prima, del 70%, all’approvazione del piano di riparto: sono condizioni più favorevoli di quelle previste dallo Stato e dalle altre Regioni.

La Legge 45/1997 della Regione Valle d’Aosta con il commento di Ateatro
Il commento, articolo per articolo, della Legge Regionale 45/1997 secondo i campi individuati per la comparazione tra le diverse leggi regionali [scarica il pdf (A3)]

La Legge Regionale 19 dicembre 1997, n. 45
“Disposizioni a favore dell’attività teatrale locale. Abrogazione della legge regionale 19 giugno 1992, n. 29” [scarica il pdf]

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