Residenze Digitali: un approfondimento mentre si lavora alla quarta edizione

Con un'intervista a Lucia Franchi e Luca Ricci

Pubblicato il 15/02/2023 / di / ateatro n. 189

Quatttro anni di Residenze digitali

Scade il 16 febbraio la quarta edizione del Bando per le Residenze Digitali; un progetto del Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), in partenariato con l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, il Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto-Teatro Dimora │ La Corte Ospitale), l’Associazione ZONA K di Milano, Fondazione Piemonte dal Vivo–Lavanderia a Vapore, a cui si aggiungono quest’anno altre due realtà: C.U.R.A.–Centro Umbro Residenze Artistiche (La Mama Umbria Umbria International-Gestioni Cinematografiche e Teatrali/ZUT-Centro Teatrale Umbro-Micro Teatro Terra Marique–Indisciplinarte) e la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza.

Agrupación Señor Serrano

“Residenze Digitali nasce nella primavera 2020, da un’idea del Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave / Kilowatt), come risposta creativa alle chiusure generalizzate per il contrasto alla diffusione del COVID-19. Entrano a far parte del progetto anche Anghiari Dance Hub, AMAT e ATCL Lazio per Spazio Rossellini; questo permette di allargare la rosa di progetti da seguire, arrivando a sei formazioni artistiche sostenute per l’anno 2020; dopo un anno di lavoro realizzato a stretto contatto con le tutor di progetto, Anna Maria Monteverdi e Federica Patti, a fine novembre le formazioni hanno aperto il loro processo creativo agli spettatori ne La Settimana delle Residenze Digitali (fonte https://www.residenzedigitali.it/edizione-2020/, ndr).”

La prima edizione ha visto Nicola Galli, con Genoma scenico | dispositivo digitale, danzare lo spettatore per mezzo di un dispositivo ludico; Agrupación Señor Serrano con Olympus: Prometheus, “una visione critica e disinvolta dei miti greci, collegandoli ai temi chiave dei nostri giorni con un narratore, personaggi Lego, una videocamera in diretta e risorse online.”
La compagnia Enchiridion ha presentato Shakespeare Showdown / With a Kiss I Die una riscrittura di Romeo e Giulietta in formato videogioco; Umanesimo Artificiale + Joana Chicau e Jonathan Reus hanno realizzato Anatomies of Intelligence, un progetto di ricerca artistica tra graphic design, anatomia e musica; K di Illoco Teatro è un lavoro dedicato a Karl Rossmann, protagonista del romanzo America di Franz Kafka; infine Giselda Ranieri e Simone Pacini hanno presentato Isadora – The Tik Tok Dance Project ovvero “una danzatrice e un esperto di comunicazione digitale esplorano le possibilità di danza, fruizione e didattica a distanza su TikTok”.

Margherita Landi

La settimana delle Residenze Digitali che si è svolta dal 22 al 28 novembre 2021 ha visto la partecipazione di: Chiara Taviani con Whatever Happens in a Screen Stays in a Screen, un “mini-film” realizzato con la tecnica del green screen; Giacomo Lilliù, Collettivo ØNAR e Lapis Niger con WOE – Westage of Events, ispirato all’omonimo graphic novel di Martin Vaughn-James, è un ambiente in realtà virtuale con cui interagisce il protagonista della narrazione; Jan Voxel (Lorenzo Belardinelli, Cinzia Pietribiasi e Lidia Zanelli) sono stati protagonisti di The Critters Room #experience e ne abbiamo parlato qui https://www.ateatro.it/webzine/2021/12/15/raccontare-448-vetrini-per-ritrovare-il-potere-dellimmaginazione/ ; Lorenzo Montanini con Simona Di Maio e Isabel Albertini con Into The Woods ha raccontato fiabe “con una telecamera in 4k, con una telecamera a 360˚ e con un Lidar scanner, per ricostruire gli ambienti della favola in 3d ed esplorare la possibilità di vedere la storia anche in VR”. Margherita Landi e Agnese Lanza hanno presentato Dealing with Absence una coreografia tramite visori VR e un ambiente video; vi è poi stata l’esperienza transmediale di fuse* dal titolo Sàl; e Mara Oscar Cassiani con I Am Dancing In A Room “medita sull’eterno riverberarsi dei gesti in rete, da una stanza all’altra degli utenti, uniti esclusivamente dalla persistenza della stessa coreografia”.

Teatrino Giullare

L’edizione 2022 ha visto la selezione di questi progetti artistici: La montagna del sapone di Christina G. Hadley, “un film animato in CGI basato su un concept album musicale, un sito web, un server discord e un videogame esplorativo”; Toxic Garden – Dance Dance Dance di Kamilia Kard, performance partecipativa per mezzo di avatar; Hello World! di ultravioletto, un videogioco che intende esplorare il pensiero critico; Still Walking, on air di BOTH Industries, una performance fruibile tramite piattaforma in streaming; THEM [immagine-movimento] di gruppo nanou, una videoperformance inserita all’interno di una coreografia e; in ultimo Drone tragico. Volo sull’Orestea da Eschilo a Pasolini di Teatrino Giullare, una web serie teatrale “filmando le azioni e le situazioni con un drone e videocamera 360 gradi concedendo allo spettatore la possibilità di guardarsi attorno, anzi di scegliere il proprio punto di vista, di scegliere cosa guardare. Il video realizzato a 360 gradi viene caricato a puntate su YouTube e può essere visualizzato con cuffie VR, tramite il computer esplorando l’ambiente circostante mediante l’uso del mouse o tramite uno smartphone.”

Da sinistra Lucia Franchi e Luca Ricci

Alcune domande a Lucia Franchi e Luca Ricci
due dei direttori e organizzatori del progetto Residenze digitali

Come è nato il progetto per le Residenze Digitali e che tipo di apporto è stato dato dai vari partner del progetto?

Luca Ricci e Lucia Franchi Il progetto è nato nel 2020, nel pieno della pandemia, per cercare di sviluppare un concept che permettesse agli artisti di creare idee originali per lo spazio digitale. In quel momento moltissimi condividevano online video integrali di spettacoli che avevano già realizzato. Noi volevamo proporre agli artisti una sfida differente, ovvero utilizzare lo spazio digitale per le sue potenzialità specifiche, al fine di creare dei progetti pensati per quel luogo. Il progetto è nato in stretta sinergia con Armunia che con noi costituisce il Centro di Residenza della Toscana, e subito dopo si sono aggiunti altri partner, tra cui Amat – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, che ancora oggi fa parte della rete promotrice del progetto. Nel corso degli anni, si sono aggiunti altre realtà alla rete: il Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’Arboreto Teatro Dimora di Mondaino – La Corte Ospitale), l’Associazione ZONA K di Milano, Fondazione Piemonte dal Vivo – Lavanderia a Vapore. Quest’anno abbiamo con noi anche C.U.R.A. – Centro Umbro Residenze Artistiche e il Teatro Comunale Città di Vicenza.

L’insieme di questi partner supporta insieme a noi l’investimento economico sugli artisti e sulle tutor; insieme offriamo spazi e tempi di lavoro agli artisti, anche in presenza, per sperimentare gli strumenti digitali. Tutti i mesi monitoriamo l’andamento dei lavori con un incontro collettivo fra tutti noi: i soggetti promotori del progetto, gli artisti e le tutor.

In che modo si sviluppano i lavori della giuria per la selezione dei lavori?

Luca Ricci e Lucia Franchi Ci dividiamo in quattro gruppi di lavoro che vedono tutti i materiali pervenuti; in ognuno dei gruppi, che seleziona 4/5 proposte, facciamo in modo che ci sia una rappresentanza di ciascuno dei 9 partner. I lavori selezionati sono posti all’attenzione di tutti: tra questi ne scegliamo una decina e andiamo a incontrare online gli artisti. Successivamente ognuno di noi si esprime con un voto per struttura, fino ad avere la rosa dei quattro vincitori che otterranno un contributo di 4000 € + iva e la possibilità di veder presentato il lavoro durante la settimana delle residenze digitali, che si terrà a novembre.

Come avviene la scelta dei progetti? La selezione su quali criteri si basa?

Luca Ricci e Lucia Franchi Cerchiamo progetti che sappiano leggere lo spazio del web come uno spazio che ha delle proprie specificità, delle caratteristiche peculiari che gli artisti riescano a usare in modo creativo, funzionale ed efficace. Ci interessano quelle azioni che sappiano declinare la ricerca artistica nel digitale, inteso come un ampliamento delle possibilità creative.

Qual è l’apporto originale di Lucia Franchi e Luca Ricci a questo progetto che ha nello spazio digitale la sua predominanza estetica?

Luca Ricci e Lucia Franchi Noi ci avviciniamo a questo progetto con l’attitudine degli esploratori: non con la consapevolezza di chi già conosce il campo in cui si muove, ma con l’umiltà e la curiosità di chi si avventura verso l’ignoto. È evidente che in quattro anni di lavoro su questi contenuti abbiamo noi stesso acquisito delle competenze che siamo in grado di trasmettere agli artisti nel nostro affiancamento, però siamo anche consapevoli che ci interfacciamo con un ambiente che noi non conosciamo perfettamente. In questo senso consideriamo residenze digitali una delle esperienze più entusiasmanti della nostra avventura curatoriale.

Lucia Franchi e Luca Ricci

Lucia Franchi fonda nel 2003 la compagnia CapoTrave e il festival Kilowatt, insieme a Luca Ricci, compagno di lavoro e di vita. Ha lavorato come drammaturga a tutte le produzioni della compagnia; le più recenti sono Piccola patria (2019) rappresentata in numerose rassegne e festival in Italia, e Le Volpi, il cui debutto è previsto per il 2023. Per l’attività di Kilowatt ha vinto due Premi Ubu (2010 e 2021), il Premio Nico Garrone (2013) e il Premio ANCT dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro (2021).
Luca Ricci è regista teatrale, drammaturgo e direttore artistico di CapoTrave/Kilowatt, che ha fondato insieme a Lucia Franchi. Con la compagnia CapoTrave ha scritto e diretto 13 spettacoli che da più di 20 anni sono stati rappresentati in oltre 500 teatri italiani. Per l’attività di Kilowatt ha vinto due Premi Ubu (2010 e 2021), il Premio Nico Garrone (2013) e il Premio ANCT dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro (2021). Docente in numerosi corsi professionali, ha scritto articoli e testi per vari volumi e per le più importanti riviste di teatro. Nel 2019, con Lucia Franchi, ha pubblicato Lo spettatore è un visionario per Editoria & Spettacolo.




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InformazioniVincenza Di Vita

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