Focus AdoleScen[z]a | Riconoscere il disagio nei giovani: un’opportunità di formazione per insegnanti
Il progetto Spes a cura dell'Università di Torino e lo spettacolo dello SCT Center
Perché il progetto Spes?
Negli ultimi anni si è assistito a un preoccupante aumento di adolescenti con problematiche psichiche, in Italia e all’estero. In particolare sono triplicati i casi di disturbi alimentari, sono raddoppiati i tassi di disturbi di ansia e depressione in adolescenza in tutto il mondo. Tra gli altri un elemento di grande preoccupazione è l’aumento degli adolescenti che presentano pensieri suicidari, che si fanno del male (“autolesività”) o che hanno effettuato un vero e proprio tentativo di suicidio, che a Torino sono aumentati dal 2018 al 2021 del 300%.
Questa tendenza era già presente prima della pandemia da COVID, e ben descritta dalla letteratura scientifica internazionale, ma la pandemia, con lo sconvolgimento delle abitudini personali, degli equilibri famigliari, la limitazione delle interazioni sociali, la didattica a distanza e l’instabilità sociale ed economica ha sicuramente contribuito a peggiorare la situazione. A fronte di tanti ragazzi sofferenti è fondamentale che il mondo degli adulti possa fornire risposte tempestive e coerenti, anche intercettando precocemente i ragazzi che presentano un “disagio” prima che esso diventi un franco disturbo psichiatrico.
Quali obiettivi ha il progetto?
L’obiettivo di Spes è la creazione di un format di formazione rivolto a insegnanti che consenta loro di acquisire maggiori competenze sia in termini di conoscenze di base (la salute mentale in adolescenza, la prevenzione del suicidio e il rapporto con il sistema sanitario), sia in termini di soft skills (capacità di empatia, comunicazione, collaborazione tra pari, fiducia in sé stessi, problem solving) per gestire i rapporti con i ragazzi e supportarsi tra colleghi.
Il format è sviluppato secondo la metodologia di Teatro Sociale e di Comunità ideata nei primi anni duemila dal Social Community Theatre Centre dell’Università di Torino, che intende il teatro come pratica di sviluppo di competenze attraverso l’esperienza diretta del processo creativo teatrale da parte dei partecipanti sia attraverso la visione di spettacoli appositamente concepiti per la sensibilizzazione e il capacity building.
Chi coinvolge questo progetto?
Il progetto Spes raggiungerà nel complesso circa 500 persone, la maggior parte dei quali saranno docenti (circa 280 persone), coinvolti nei workshop teatrali e nella visione dello spettacolo, ma anche cittadini che potranno assistere allo spettacolo e ai dibattiti successivi organizzati con gli esperti (circa 180 persone).
Sono stati coinvolti nella fase di preparazione, ora conclusa, anche circa 50 persone tra ragazzi e ragazze, operatori sanitari e insegnanti.
Evento di presentazione del progetto SPES
Sostenere e prevenire esperienze di suicidalità, riconoscere il disagio psichico degli adolescenti in alleanza con gli insegnanti
Il 15 febbraio 2023, dalle 17 alle 19.30 presso SPAZIO BAC (via Cottolengo 24 bis), avrà luogo l’evento di presentazione del progetto Spes: una tavola di riflessione sul tema e uno spettacolo teatrale nato dai racconti delle esperienze di insegnanti, operatori sanitari e adolescenti.
Saranno presenti il professor Benedetto Vitiello, Responsabile della SC di NPI U, Ospedale Infantile Regina Margherita, Università di Torino, il professor Stefano Geuna, Rettore dell’Università degli Studi di Torino, la professoressa Barbara Bruschi, Vice-Rettrice per la Didattica dell’Università di Torino, la dottoressa Carlotta Salerno, Assessora del Comune di Torino per le Politiche educative e giovanili e le Materie relative all’istruzione, la dottoressa Silvia Gambotto in rappresentanza dell’Ordine dei Medici Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Torino, la Dottoressa Tecla Riverso, Dirigente dell’Ambito territoriale di Torino, MIUR.
Il progetto coordinato dalla dottoressa Chiara Davico, Neuropsichiatra Infantile, è vincitore di un finanziamento per iniziative di Public Engagement dell’Università di Torino, nasce dalla collaborazione tra 5 dipartimenti di UniTo (Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Studi Umanistici, Psicologia, Filosofia e Scienze dell’Educazione, Neuroscienze) e nasce per dare una risposta alla crescente difficoltà degli adolescenti in un momento di fragilità sociale che è stato acuito anche dalla pandemia.
Cosa accade il 15 febbraio?
Nel corso dell’evento vi sarà un momento di presentazione del progetto, delle sue finalità, del contesto in cui è nato e le varie tappe e fasi di realizzazione e, a seguire, vi sarà il debutto dello spettacolo teatrale proposto dal Social Community Theatre con la regia di Alessandra Rossi Ghiglione. Nel grande teatro di tutte le epoche sono proprio le emozioni forti e nascoste insieme ai grandi temi del vivere e del morire gli oggetti del racconto teatrale.
Lo spettacolo Spes propone a un pubblico di adulti storie e temi nati dall’incontro con insegnanti, ragazzi e professionisti della salute mentale. Una riflessione teatrale che si interroga anche su quale promessa di futuro la generazione adulta offre oggi agli adolescenti e di quale speranza nutre i propri figli.
La partecipazione è libera con iscrizione all’e-mail: progettospes@unito.it
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