PNRR | Quasi 3000 domande per l’avviso pubblico TOCC sulla digitalizzazione delle imprese culturali

I dati della Direzione Generale della Creatività Contemporanea-Invitalia

Pubblicato il 03/02/2023 / di / ateatro n. 189

Sono 2.986 le domande presentate per partecipare all’avviso pubblico TOCC-Transizione Digitale Organismi Culturali (PNRR Missione 1, Misura 3, Investimento 3.3, Sub- investimento 3.3.2 – Sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale).
La scadenza dell’avviso era stata fissata per il 1° febbraio 2023.
La dotazione complessiva di questo primo avviso è di 115 milioni di euro (su un totale di 145 milioni). L’importo massimo di ogni progetto è di 100.000 euro (per un finanziamento massimo di 75.000 euro).

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Le domande suddivise per Regione
Lazio: 377;
Lombardia: 358;
Campania: 333;
Toscana: 245;
Emilia-Romagna: 244;
Sicilia: 213;
Piemonte: 203;
Puglia: 199;
Veneto: 184;
Sardegna: 110;
Marche: 97;
Abruzzo: 89;
Calabria: 86;
Umbria: 64;
Friuli-Venezia Giulia: 52;
Liguria: 45;
Basilicata: 39;
Trentino-Alto Adige: 31;
Molise: 16;
Valle d’Aosta: 1.

Ricordiamo la “clausola del 40%”, introdotta in sede di conversione del decreto-legge n. 77/2021 e s.m.i. all’art.2 comma 6-bis della legge n. 108/2021 – Allegato parte 1, che prevede che le Amministrazioni centrali coinvolte nell’attuazione del PNRR assicurino che almeno il 40 per cento delle risorse allocabili territorialmente, indipendentemente dalla fonte finanziaria di provenienza, sia destinato alle Regioni del Mezzogiorno.

Le domande suddivise per ambito di attività
901 per “Patrimonio culturale materiale e immateriale”;
574 per l’Area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito);
408 per “Audiovisivo e radio”;
373 per “Spettacolo dal vivo e Festival”;
218 per “Musica”;
207 per “Editoria, libri e letteratura”;
120 per “Arti visive”;
68 per “Architettura e design”;
62 per “Moda”;
55 per “Artigianato artistico”.

Gli interventi sono finalizzati:
a. alla creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online, capaci di interagire molteplici linguaggi espressivi e di adottare narrazioni innovative;
b. alla circolazione e diffusione dei prodotti culturali verso un nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero (ad es. sviluppo e ideazione di formati per lo streaming, dal vivo e non);
c. alla realizzazione di attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso modalità e strumenti innovativi di offerta (piattaforme digitali, hardware, software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione), volte a garantire un beneficio in termini di impatto economico, culturale e/o sociale, salvaguardando adeguatamente la tutela della proprietà
intellettuale;
d. alla digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione attraverso la coproduzione, cooperazione trasfrontaliera e circolazione internazionale, soprattutto nell’Unione Europea;
e. all’incremento all’utilizzo del crowdsourcing e lo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based.




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