Sosteniamo il reddito di discontinuità

La lettera aperta di C.Re.S.Co. dopo le indiscrezione sull'iter del provvedimento

Pubblicato il 20/12/2022 / di / ateatro n. 187

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Sosteniamo il reddito di discontinuità

C.Re.S.Co. (Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea) manifesta la propria preoccupazione per le notizie di stampa e le indiscrezioni emerse nelle ultime ore rispetto al mancato finanziamento del fondo destinato a sostenere il reddito di discontinuità per i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo.
Una norma di civiltà, che ha ottenuto un consenso unanime e bipartisan, oggi rischia di non avere le risorse necessarie e sufficienti per entrare a regime. La valorizzazione dei talenti del nostro paese non può prescindere dal riconoscimento della dignità e specificità dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo nelle sue varie forme.
Tale riconoscimento passa necessariamente dall’adozione di modelli di welfare e sostegno che in altri Paesi europei sono ben consolidati e hanno dato prospettive e futuro a coloro che lavorano nei settori dell’arte e dello spettacolo.
Siamo certi che vi sia la più ampia convergenza parlamentare nell’individuare le risorse sufficienti per avviare, già dal 2023, il reddito di discontinuità. Auspichiamo inoltre che non si lasci cadere l’occasione della riforma del settore avviando le interlocuzioni necessarie per la definizione e scrittura dei decreti attuativi del Codice dello Spettacolo, la cui legge delega è in scadenza nel prossimo mese di aprile 2023.

I LINK

Il lavoro nello spettacolo su ateatro.
Oliviero Ponte Di Pino, Lavoro culturale e occupazione / Papa Francesco, Maggiani e i lavoratori della cultura