Per una politica culturale dell’Italia nel mondo

La Conferenza dei Direttori e delle Direttrici degli Istituti Italiani di Cultura al Teatro San Carlo di Napoli il 27 e 28 luglio 2022

Pubblicato il 01/08/2022 / di / ateatro n. 184

Si è svolta il 29 luglio l’apertura al pubblico della Conferenza dei Direttori e delle Direttrici degli Istituti Italiani di Cultura a Napoli, al Teatro San Carlo. È stato un momento di riflessione e confronto su temi culturali di attualità, a partire da una lettura pubblica che voleva “trovare il punto di equilibrio tra le cose con una tazzina di caffè”. A seguire Napul è di Pino Daniele, sussurrata come una filastrocca della buonanotte e poi cantata. Un suggestivo video della Regione Campania – in sottofondo Caruso di Lucio Dalla – ha illustrato le bellezze della regione e introdotto i lavori.
Il panel iniziale, dedicato a Napoli e alla Campania, aveva l’obiettivo di ribadire la ricchezza culturale della città scelta per creare sinergie tra reti governative e per sottolineare l’impegno culturale nella società civile. È infatti la prima volta che la Conferenza non si svolge dentro la Farnesina. Gli istituti sono cassa di risonanza di prestigio ed estro italiano all’estero per vecchi e nuovi protagonisti della cultura italiana nel mondo e l’offerta culturale campana è diversificata e dunque esemplare in Italia, “nucleare”, energica come la città di Napoli, vivace ambiente per gli intellettuali che vi arrivano da ovunque.
Ma come rendere strutturale la collaborazione tra territorio e strutture culturali? Prova a rispondere a un così complesso quesito Angela Tecce, Presidente del Museo MADRE di Napoli e membro del Comitato Scientifico della Collezione Farnesina:

il linguaggio contemporaneo è la chiave per leggere la memoria presente e futura attraverso la circolazione di opere e artisti.

Dello stesso avviso è Rosanna Romano, Direttore Generale per le Politiche Culturali e il Turismo della Regione Campania, la quale sottolinea come l’investimento nei beni immateriali sia strategico, dal momento che immagine e immaginario manifestano la grandezza culturale di un popolo. Un ecosistema digitale è d’altro canto una modalità di fruizione che non può sostituire la presenza ma accompagnare alla visione. Sylvain Bellenger. Direttore Generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte, definisce Napoli “capitale dell’accoglienza. Lo straniero è vicino di casa e questo lo si capisce sia a Capodimonte sia al Museo Archeologico, tuttavia la globalizzazione non ha equiparato la sensibilità, la differenza di filosofia o di religione”. Aggiunge la Romano:

La cultura porta emozioni trasferibili che cambiano l’umanità.

Da sinistra Claudio Longhi, Giovanna Melandri, Filippo La Rosa, Davide Toffolo e Giulia Caminito

Verso quale futuro? S’interrogano su questo Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi; Claudio Longhi, direttore del Piccolo Teatro di Milano; Davide Toffolo, graphic novelist e musicista, e la scrittrice Giulia Caminito. Per Melandri

gli artisti sono dei ricercatori in grado di modificare la realtà.

Toffolo ha raccontato la sua esperienza personale: ha sempre immaginato il pubblico come una proiezione dell’artista e un artista viaggiatore incontra gli Istituti Italiani di Cultura.

L’arte italiana ha un passato incredibile ma anche un presente ancora più incredibile.

Longhi ha rilanciato il tema dolente delle tournée del teatro italiano all’estero (che sono la Cenerentola del FUS). Per il direttore del Piccolo Teatro, occorre ripensare a un modo per contenere l’impatto degli investimenti internazionali. Il campo della lingua va preso in considerazione nella relazione, anche se casi eccezionali come Castellucci o Delbono superano questa problematica (e Tiago Rodrigues ha pensato all’italiano come lingua d’onore del Festival d’Avignon). Ma il legame tra teatro e Istituti di Cultura è fondamentale. In Italia – prosegue Longhi – è difficile l’accoglienza dall’estero, accogliere in Italia il posizionamento estero è un ruolo cardine; non si può fare politica senza cultura.
Sono seguiti gli interventi istituzionali del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, di Luigi Di Maio, di Dario Franceschini e dei rappresentanti del Ministero degli Esteri. Ma nessuno ha affrontato uno dei punti cardine: come favorire la mobilità internazionale problema degli artisti, e la diffusione equa del loro lavoro? Quali strategie mettere in campo per snellire i rapporti e il dialogo tra artisti e Istituti di Cultura?
Non possono bastare le relazioni dirette, o le mail inviate da artisti e compagnie a qualche indirizzo istituzionale. Non possono bastare nemmeno l’enfasi (e il sostegno) della Comunità Europea alla circolazione degli artisti.
La diffusione della cultura italiana – soprattutto di quella contemporanea – nel mondo dovrebbe essere uno degli obiettivi prioritari del Paese. Dovrebbe essere il frutto di una strategia e di azioni coordinate tra Ministero deglla Cultura e Ministero degli Esteri, valorizzando (e finanziando adeguatamente questa attività) la prestigiosa rete degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo. Negli ultimi anni abbiamo assistito – in campo teatrale – ad alcuni interessanti esperimenti (vedi Performing Italy, un progetto lanciato da IIC Londra, partner Università del Kent, Suq Genova e Ateatro; o Play-Back, la rassegna ‘on line’ dedicata al teatro italiano contemporaneo curata dal duo Frosini-Timpano – su invito di Laura Napolitano – per l’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne). Dal 2018 attiva Liv.in.g. – Live internationalization gateway “per supportare le imprese culturali e di spettacolo dal vivo nel loro percorso di internazionalizzazione”, anche per “stimolare un’adeguata politica culturale delle istituzioni locali e nazionali”.
Tuttavia manca una politica organica: speriamo che l’incontro di Napoli possa essere un primo passo in questa direzione. Con una ulteriore avvertenza: in futuro sarà sempre più necessario trovare un equilibrio tra la circolazione degli artisti e delle opere e la sostenibilità economica e soprattutto ambientale dei progetti culturali.

IL LINK
L’internazionalizzazione su Ateatro.




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InformazioniVincenza Di Vita

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