PNRR Cultura e territori | E’ Natale, in arrivo 200 milioni di euro per l’efficientamento energetico di teatri e cinema e un miliardo di euro per i borghi storici

Gli avvisi pubblici in scadenza a marzo 2022

Pubblicato il 23/12/2021 / di / ateatro n. 180

La cultura entra solo trasversalmente nel PNRR (Next Generation Europe), e tendenzialmente lo fa sui beni e non sulle attività culturali, come abbiamo già scritto su ateatro.it. Tra gli assi principali del Piano, ci sono infatti da un lato gli interventi sulle infrastrutture, dall’altro il sostegno alla digitalizzazione.

Tra i provvedimenti che riguardano più da vicino il mondo della cultura, ci sono i due avvisi pubblici presentati appena prima del Natale 2021 dal ministro Dario Franceschini.
Il primo riguarda l’efficientamento energetico di cinema e teatri, il secondo intervento è a favore dei borghi storici.
Continueremo ovviamente a seguire l’iter di questo e degli altri provvedimenti legati al PNRR che possono avere un impatto sul settore della cultura.

L’avviso publico da 200 milioni di euro per l’efficientamento energetico di cinema e teatri

L’intervento ha per obiettivo la promozione dell’ecoefficienza e per la riduzione dei consumi energetici nelle sale di teatri e cinema, pubblici e privati. Per chi ama la precisione, questa Misura 1 (“Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.3: Migliorare l’efficienza energetica di cinema, teatri e musei) rientra nella Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo), Componente 3 (Turismo e Cultura 4.0).
Saranno 200 milioni di euro a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Next Generation Europe).

Possono presentare domanda di contributo i soggetti pubblici e privati proprietari o gestori di sale teatrali e/o sale cinematografiche sull’intero territorio nazionale. Al fine di assicurare una distribuzione dei fondi in linea con quanto previsto nel PNRR, il 40% delle risorse complessive dell’investimento sarà riservato alle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna).​
Per partecipare sono richiesti i seguenti requisiti: il possesso della capacità operativa e amministrativa alla realizzazione del progetto nelle modalità e nei termini stabiliti; l’assenza di cause ostative di natura giuridica o finanziaria alla stipula di contratti con le pubbliche amministrazioni; l’adozione di adeguate misure per garantire il rispetto del principio di sana gestione finanziaria; il possesso di requisiti minimi tali da garantire il rispetto del Regolamento finanziario (UE, Euratom) 2018/1046 e quanto previsto dall’art. 22 del Regolamento (UE) 2021/241, in materia di sana gestione finanziaria, con particolare riferimento alla prevenzione di conflitti di interessi, frodi e corruzione; di non risultare impresa in difficoltà ai sensi del Regolamento UE n. 651/2014; di non essere sottoposto a procedure concorsuali e di essere in regola con gli obblighi previsti dalle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali; di possedere la capacità di contrarre con la Pubblica Amministrazione, ai sensi della normativa vigente; che la sala teatrale o la sala cinematografica è annualmente utilizzata a fini culturali per almeno l’80% del tempo o della sua capacità.
Gli interventi devono essere finalizzati alla realizzazione di progetti e/o all’acquisto di beni/servizi che abbiano come oggetto:

pianificazione tecnico-economico-finanziaria, audit energetici, analisi ambientali iniziali, valutazione dell’impatto ambientale, rilievi e valutazioni finalizzate all’individuazione di criticità, individuazione dei conseguenti interventi per il miglioramento delle prestazioni energetiche;

interventi sull’involucro edilizio;

interventi di sostituzione e acquisizione di apparecchiature, strumenti, sistemi, dispositivi, software applicativi digitali, nonché strumentazione accessoria per il loro funzionamento, acquisizione di brevetti, licenze e know-how;

installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart building) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici.

Le domande potranno essere presentate dalle ore 11 del 27 dicembre 2021 alle ore 16 del 18 marzo 2022. A valutarle, una Commissione composta da tre a cinque membri designati dal Ministero.

L’avviso pubblico è consultabile e scaricabile a questo link: http://www.spettacolodalvivo.beniculturali.it/

Gli avvisi pubblici per il rilancio di 250 borghi

Si tratta di due linee d’azione, che nel PNRR riguardano il punto 2.1 Attrattività dei Borghi. La prima interesserà 21 borghi individuati da Regioni e Province autonome e vale 420 milioni di euro. La seconda passa invece attraverso i Comuni e selezionerà “almeno 229 borghi”, con una dotazione complessiva di 580 milioni di euro. In totale, un miliardo tondo tondo per (almeno) 250 borghi in tutta Italia. Per il ministro,

si è parlato per molti anni nel nostro Paese di recupero delle aree interne e dei borghi, ma non ci sono stati grandi interventi finalizzati a concretizzare questo obiettivo. Le nuove condizioni tecnologiche consentono di far diventare dei luoghi di lavoro reali delle realtà che fino a pochi anni fa non potevano attrarre né persone, né occupazione.

Le due linee d’azione

La Linea A privilegia alcuni “progetti pilota” con un forte sostegno del PNRR,

per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati, tramite la realizzazione di un numero limitato di interventi di carattere esemplare, uno per ciascuna Regione o Provincia Autonoma per un totale di 21. Ciascun intervento sarà di importo pari a 20 milioni di euro e sarà finalizzato al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono. I progetti dovranno prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come ad esempio scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali (RSA) dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali.

Per questa linea di azione le Regioni dovranno presentare la propria proposta al MiC entro il 15 marzo 2022. Seguirà poi una fase negoziale condotta da un Comitato tecnico istituito dal MiC al quale partecipano un rappresentante delle Regioni, un rappresentante dell’ANCI e un rappresentante delle associazioni partecipanti al Comitato di coordinamento borghi. Entro maggio 2022 verranno assegnate le risorse al soggetto attuatore individuato da ogni singola proposta.

La Linea B prevede invece due canali. Il primo (per 380 milioni di euro) interessa direttamente i piccoli Comuni (in forma singola o aggregata – fino a un massimo di 3 Comuni – con popolazione residente complessiva fino a 5.000 abitanti) e sostiene “progetti locali di rigenerazione culturale”. I progetti potranno prevedere interventi, iniziative o attività in ambito culturale e in quelli dell’istruzione, ricerca, welfare, ambiente o turismo. L’importo massimo del contributo sarà di circa 1,65 milioni di euro a borgo. I Comuni dovranno presentare entro 15 marzo 2022 le candidature, che verranno valutate da una Commissione del MiC composta da un rappresentante delle Regioni, un rappresentante dell’ANCI e un rappresentante delle associazioni partecipanti al Comitato di coordinamento borghi. L’istruttoria si concluderà entro maggio 2022 con l’ammissione a finanziamento delle proposte e l’assegnazione delle risorse ai Comuni.
Successivamente verrà emanato un altro bando, per 200 milioni di euro (a gestione centralizzata di responsabilità del MiC) destinati alle imprese che

svolgono attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali localizzati nei Comuni selezionati per la realizzazione dei progetti di rigenerazione culturale, fino a un totale complessivo tra le due componenti di circa 2,53 milioni di euro a borgo.

Anche in questo caso, in coerenza con le disposizioni del PNRR, il 40% delle risorse complessive sarà destinato alle 8 regioni del Mezzogiorno. Gli interventi dovranno essere portati a termine entro giugno 2026.
Per ulteriori informaziono, vedi alla pagina cultura.gov.it/borghi.

Il turismo delle radici

Si tratta di un ulteriore investimento di 20 milioni di euro, gestito dal Ministero degli Affari e della Cooperazione Internazionale. E’ un filone che il MACI persegue da tempo e che

coniuga alla proposta di beni e servizi del terzo settore (alloggi, eno-gastronomia, visite guidate) la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti che sono stimati in un bacino di utenza che sfiora gli 80 milioni di persone.

Info alla pagina https://www.esteri.it/it/servizi-consolari-e-visti/italiani-all-estero/turismo-delle-radici/

La legge di bilancio per il 2022

Nel frattempo, si discute della legge di bilancio e della manovra, con la solita pioggia di provvedimenti “mirati”. In particolare, si discute di:
# 9,5 milioni per il centenario di Giacomo Puccini;
# 400 euro per il centenario di Giacomo Matteotti;
# 400 euro per il centenario di Pier Paolo Pasolini;
# 1 milione per Pietro Vannucci il “Perugino”;
# 1 milione per creare il Museo nazionale dell’astrattismo storico e dell’astrattismo architettonico a Como);
# 400 euro per il ripristino e la valorizzazione del patrimonio edilizio di Villa Candiani
# 400 euro per la realizzazione del Museo interattivo della scenografia.




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