ateatro diventa maggiorenne: oltre 3100 post da oltre 600 autori in 166 numeri della webzine
Il 14 gennaio 2019 festeggiamo 18 anni di cultura dello spettacolo in rete
La preistoria
olivieropdp è il blog ormai “storico” di Oliviero Ponte di Pino, dedicato a teatro & altro, online dalla fine degli anni Novanta. Pubblica tra l’altro l’edizione online di Il nuovo teatro italiano 1975-1998 (La casa Usher, Firenze, 1988).
Quando nel 2000 Mario Martone si dimette dalla direzione del Teatro di Roma il blog raccoglie e pubblica decine di contributi di coloro che vogliono discutere della vicenda e non trovano spazio nei media tradizionali. Intorno al blog si è raccolta una comunità riflessiva.
In Italia a fine 2001 sono stati registrati poco più di 100.000 domini, nel 2005 saranno circa 5 milioni.
14 gennaio 2001
Va online il numero 0 della rivista ateatro.it, “webzine di cultura teatrale”.
ateatro è il frutto di una serie di riflessioni che riguardano il rapporto tra teatro e internet, e dunque lo sviluppo del mio sito, che finora era soprattutto un archivio. Nasce anche perché ho praticamente smesso di scrivere di teatro su quotidiani e settimanali (ma questo è di certo un problema mio, e forse dei giornali).
Insomma, non so se su internet abbia senso scrivere le classiche recensioni, con la loro oggettività e autorevolezza (più o meno fondate, più o meno garantite dalla prestigiosa testata). Mi sembra più interessante tentare (o riscoprire) altre modalità di comunicazione-informazione, che rispondano meglio alle caratteristiche della rete: un’interazione più personale e diretta, aperta al dialogo e al dibattito di idee; la rinuncia alla completezza critica, per privilegiare piuttosto uno o due temi di interesse, riflessione, discussione.
Non so se lo sia diventato, ma negli ultimi mesi ho cercato di trasformare olivieropdp da sito a comunità (o meglio, fare in modo che il sito potesse costituire un punto di riferimento per chi ama il teatro). Adesso provo la necessità di fare un passo ulteriore, senza prendere impegni impossibili e senza rubare spazio a chi già lavora ottimamente. ateatro non sarà una rivista (ce ne sono già), una bacheca (idem) o un newsgroup (idem), non sarà certo un calendario di spettacoli ed eventi (idem). Vuol essere un punto di vista da discutere.
Lo dico subito: una formula del genere per me presenta anche qualche svantaggio. Al di là dell’aspetto economico (ma anche prima gli introiti erano irrilevanti), al di là dell’impegno personale (dev’esserci una cadenza regolare e costante, e dunque mi richiede un notevole spreco di tempo ex-libero che non voglio rubare alla palestra), questo “genere” più vicino al diario che al saggio cambia inevitabilmente lo statuto dell’autore-spettatore e tende a metterlo un po’ troppo in vetrina (x i miei gusti).
L’unico modo per evitare questa deriva solipsistica è che questo spazio venga usato come risorsa collettiva, che diventi un luogo d’incontro e di scambio – e non resti la classica cassetta della frutta in quel gigantesco Hyde Park Corner che è la rete.
Per il resto, le caratteristiche sono le stesse del sito: indipendenza assoluta (se nessuno mi paga, almeno faccio quello che mi pare e quando mi pare), gratuità per l’utente, tecnologia fai da te (cioè da me), semplicità grafica, velocità di scaricamento e stampabilità, lingua italiana, attenzione al nuovo e alla cultura, alla politica e all’economia del teatro.
Il numero 1 viene interamente scritto, come il numero 0, da Oliviero Ponte di Pino. Il numero 2 (che va online il 18 febbraio 2001) è interamente composto di contributi esterni.
Inizia a strutturarsi una redazione, con autori che collaborano con regolarità. Si definiscono una identità della testata e una linea editoriale, caratterizzata dall’attenzione per il Nuovo Teatro in rapporto con la lezione dei Maestri della scena Novecentesca, per le nuove tecnologie, per la politica e l’economia dello spettacolo. Si identificano e differenziano le responsabilità.
ateatro.it si arricchisce ben presto di nuove funzionalità: una mailing list che consente l’invio di una newsletter periodica: accanto alla modalità di comunicazione push viene così attivata anche quella pull.
Si apre un forum assai frequentato: al modello di comunicazione verticale “da uno a molti” (che siti e newsletter riprendono dai media tradizionali) si affianca il modello orizzontale “da molti a molti”, che caratterizza la rete.
2002
A febbraio le pagine da statiche diventano dinamiche, appoggiandosi a un database e a un CMS freeware. La rivista sedimenta un archivio sempre ricercabile e consultabile online, che nel 2017 supera i 3000 post tra articoli, interviste, notizie, saggi eccetera.
E’ del 22 luglio il primo snapshot del sito (la copertina del numero 44 di ateatro) reperibile sullo Internet Archive, il sito che conserva la memoria del web.
A partire dall’autunno 2002 il sito, che pubblicava unicamente testi (in italiano, quando la rete era quasi tutto in inglese), inizia ad arricchirsi di contenuti multimediali – immagini, soprattutto fotografiche, e video – grazie all’ampliamento dell’ampiezza di banda.
Viene realizzata la Mappa del Nuovo Teatro Italiano che sarà un strumento utile alla realizzazione degli incontri Nuovo teatro vecchie istituzioni.
L’11 novembre 2002 va online il primo dei numeri monografici, dedicato al teatro di figura cui seguono tra gli altri gli speciali dedicati a
# il mito
# Giovanni Testori
# teatro e nuovi media
# Marisa Fabbri
# la narrazione e la voce
# economia e politica del teatro
# TTV
# expanded theatre
# la cultura del teatro
# Julian Beck
# Jerzi Grotowski
# Ivrea (Per un nuovo teatro)
# i maestri
# L’Eti
Viene pubblicato il volume Il meglio di ateatro 2001-2003, a cura di Oliviero Ponte di Pino e Annamaria Monteverdi (Il Principe Costante, Pozzuolo del Friuli, 2003).
2004
6 novembre: alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” si tiene la prima edizione delle Buone Pratiche del Teatro, il progetto ideato da Franco D’Ippolito (che tre anni dopo abbandonerà il gruppo dei curatori, pur continuando a partecipare all’iniziativa), Mimma Gallina e Oliviero Ponte di Pino.
Nate come momento di confronto tra esperienze innovative, sostenibili e replicabili, hanno offerto occasione di visibilità a innumerevoli startup e progetti sperimentali: sono oltre 140 in dieci anni, schedati e commentati in Le Buone Pratiche del Teatro. Una banca di idee per il teatro italiano di Mimma Gallina e Oliviero Ponte di Pino (FrancoAngeli, Milano, 2015). Parallelamente le Buone Pratiche si affermano come occasione aperta e libera di informazione, dibattito e riflessione sui temi cruciali dello spettacolo. A ogni edizione delle Buone Pratiche del Teatro, a ingresso gratuito, partecipano circa 200-300 tra teatranti (dalle grandi istituzioni ai giovani gruppi), politici e amministratori, studiosi e operatori della comunicazione, studenti…
I titoli delle successive edizioni, che toccano diverse città e regioni italiane, disegnano un percorso che vuole essere insieme coerente e ambizioso:
BP01/2004, Milano: Una banca delle idee per il teatro italiano
BP02/2005, Mira: Il teatro come servizio pubblico e come valore
BP03/2006, Napoli: La questione meridionale a teatro
BP04/2007, Milano: Emergenza!
BP05/2008, Milano: Il teatro ai tempi del grande CRAC
BP06/2010, Bologna: Teatro pubblico, teatro commerciale, teatro indipendente
BP07/2011, Torino: Risorgimento!
BP08/2012, Genova: Movimenti e istituzioni
BP09/2013, Ravenna, Catania, Firenze, Milano: Progettare il cambiamento
BP10/2014, Milano: Strategie del rinnovamento
BP11/2015, Roma, Venezia: Teatro e cinema un amore non (sempre) corrisposto
BP12/2016, Milano, Vicenza, Siena, Castrovillari, Milano: Oltre il Decreto
BP13/2017, Milano: Nuovi spazi, nuove creatività, nuove professioni, nuovi pubblici
BP14/2018, Milano: Obiettivo Lavoro
Con queste affollate assemblee la comunità virtuale che si è raccolta intorno al sito si incontra anche fisicamente, nel mondo reale.
Negli ultimi anni, agli affollati incontri nazionali si sono affiancate edizioni focalizzate su temi e settori specifici, che hanno consentito un maggiore approfondimento.
Il numero 25 della rivista “Teatro e storia” pubblica l’antologia Il meglio di ateatro (pp. 377-418).
2005
Inizia la sperimentazione sulla ateatropedia, una anti-enciclopedia digitale del teatro: centinaia di voci dedicate ad artisti, compagnie, gruppi, teatri, generi, tendenze, critici, riviste, eccetera, che “pescano” nel database di teatro. L’uso sistematico di metadati (a cominciare dai tag) consente di strutturare le informazioni e renderle più facilmente ricercabili, aprendo la strada verso il web semantico.
A maggio ateatro.it riceve il Premio Hystrio-Altre Muse con la seguente motivazione:
“Il sito www.ateatro.it è ormai diventata un punto di riferimento per il teatro italiano, grazie anche ai vivaci forum e alla newsletter periodica. Fondata all’inizio del 2000, in quattro anni ha pubblicato – grazie a una fitta rete di collaboratori – oltre 1000 tra saggi, interviste, recensioni, notizie, inchieste, testimonianze di artisti, costruendo un ricco archivio sempre consultabile online e raccogliendo una parte della sua produzione nel volume Il meglio di ateatro 2000-2003. Nei suoi 85 numeri, ha posto particolare attenzione al nuovo teatro, al rapporto tra la scena e i nuovi media, all’economia e alla politica dello spettacolo. Con questa vocazione, www.ateatro.it ha tra l’altro promosso e organizzato, nel novembre 2004 a Milano, l’affollato convegno sulle Buone Pratiche, a cura di Franco D’Ippolito, Mimma Gallina e Oliviero Ponte di Pino, incentrato sulle nuove forme organizzative, produttive e distributive delle nostre scene. A questo sito viene assegnato il Premio Hystrio-Altre Muse quale segno di attenzione non solo verso chi ha saputo fare un uso intelligente del web come alternativa agli spazi sempre più risicati che il teatro riesce a ritagliarsi sulla stampa, ma anche e soprattutto verso lo spirito indipendente, colto e provocatorio, militante e sperimentale con cui è riuscito a costruirsi uno luogo di dibattito vitale e costruttivo.”
2006
ateatro.it abbandona la struttura e la cadenza di una rivista, ovvero una testata che pubblica i numeri a scadenza più o meno regolare (ateatro.it segue a lungo una cadenza all’incirca bisettimanale), per aprirsi a una logica di flusso, con una media di una notizia al giorno (e periodi dove la frequenza delle uscite è minore o maggiore). In alcuni casi, il sito diventa fonte di notizie che vengono riprese da altri media, funzionando come una agenzia di stampa.
2008
2009
La Consulta Universitaria per il Teatro inserisce ateatro tra le 30 riviste di settore accreditate nel nostro paese, tra le 9 riviste della fascia B.
E’ iniziata l’era dei social network: come molti altri siti e portali, ateatro chiude il forum collegato al blog e apre una pagina Facebook , che nel 2015 supera i 5000 “Mi piace”.
2010
2011
Per festeggiare i dieci anni di ateatro.it viene realizzata una fornitura di bottiglie di champagne personalizzate.
Tra agosto-settembre ateatro.it, in accordo con la Associazione Ubu per Franco Quadri, progetta realizza e pubblica il database con l’elenco degli spettacoli prodotti in Italia nella stagione 2010-2011, utilizzato anche dai giurati del Premio Ubu. Il database, che cerca di applicare al teatro il modello dei database di grandi librerie online come Amazon, ma anche dei siti sul cinema come IMDB (Internet Movie Database) o l’italiano MyMovies, costituisce il primo nucleo di un possibile archivio del teatro italiano: a partire dal 2011, il database di ateatro ha censito una media di 800 nuove produzioni a stagione. E’ l’unico strumento del genere a disposizione di professionisti, studiosi e appassionati.
Il 26 febbraio, la prima diretta streaming di ateatro, in collaborazione con studio28.tv, viene trasmessa da Torino, in occasione delle Buone Pratiche del Teatro.
Tra settembre e novembre viene lanciato e realizzato (da Massimo Marino, Anna Maria Monteverdi, Oliviero Ponte di Pino, Andrea Porcheddu) il Premio Rete Critica, assegnato dai siti e dai blog di informazione e critica teatrale. Aderiscono decine di testate online, anche ateatro.it partecipa all’iniziativa, che avrà sviluppo negli anni successivi con l’organizzazione di incontri e convegni in diverse città d’Italia.
2012
In gennaio il sito si mobilita, insieme al blog “Controscene” di Massimo Marino e alla rivista online “Teatro e Critica”, in difesa della possibilità di rappresentare al Teatro Franco Parenti Milano lo spettacolo di Romeo Castellucci Il segreto del volto del Figlio di Dio, oggetto degli attacchi di alcuni gruppi fondamentalisti cattolici. E’ forse la più clamorosa (ma non certo l’unica) delle varie campagne cui partecipa il sito, che non ha mai perso la sua dimensione “militante”.
In febbraio nasce la Associazione Culturale Ateatro, che ha come scopo principale “La promozione della cultura teatrale, tanto in termini artistici/estetici, che politico/organizzativi, attraverso ogni forma che favorisca lo studio, la ricerca, la sensibilizzazione nei confronti dello spettacolo e delle arti in generale” (art. 4 dello Statuto). L’Associazione “fa proprio lo spirito e il patrimonio di studio, ricerca, promozione attuato in oltre dieci anni di attività dal sito indipendente di cultura teatrale www.ateatro.it anche e dall’iniziativa Le Buone Pratiche del Teatro” (art. 4 dello Statuto). Per raggiungere gli scopi previsti dallo Statuto (art. 5), l’Associazione può:
# produrre, organizzare, promuovere e gestire progetti editoriali, mostre, corsi e laboratori ed altre iniziative;
# istituire concorsi e premi nei settori del teatro, della musica, del cinema, delle arti visive, della letteratura e delle arti in genere;
# formare e aggiornare personale artistico, tecnico e organizzativo, attraverso corsi, stage e ogni altra forma;
# produrre, organizzare, promuovere eventi;
# gestire, programmare e promuovere esercizi pubblici, dove realizzare gli scopi associativi.
Tra il 12 e il 15 luglio, con l’Associazione Culturale Dioniso, nel decennale della scomparsa, realizza Visioni di Bene. Voce, teatro, cinema, televisione secondo Carmelo, con proiezioni e incontri al Piccolo Teatro “Paolo Grassi” e all’Arianteo di Milano.
Viene realizzata e pubblicata l’infografica La storia del Nuovo Teatro Italiano: l’esperimento nasce dalla volontà che caratterizza da sempre l’azione di ateatro.it: sperimentare modalità creative di comunicazione, che vadano al di là delle forme canoniche e tradizionali dell’informazione culturale cartacea (come la recensione o l’intervista), per sfruttare le opportunità offerte dal digitale e dalla rete (web native).
In una direzione analoga vanno iniziative come la ateatropedia e il database delle produzioni teatrali dell’anno.
2013
ateatro.it è partner del Centro Teatrale Santacristina nella realizzazione del sito ufficiale di Luca Ronconi, www.lucaronconi.it, che viene presentato l’8 marzo 2013 al Piccolo Teatro, in occasione degli ottant’anni del regista.
Il progetto Teatro: per costruire la memoria del futuro, con il sostegno di Fondazione Cariplo, porta, oltre che alla realizzazione di diverse iniziative, a un radicale rinnovamento della struttura informatica e della grafica del sito.
Ateatro e il suo staff sono partner di diversi progetti: collaborano alla progettazione e alla realizzazione di siti web, pianificano strategie di social media e di marketing, stabiliscono media partnership con festival e altre iniziative, organizzano e curano incontri e rassegne…
Il teatro e la città, uno dei progetti di Passioni e saperi, è un percorso guidato attraverso la storia e il presente delle diverse sale milanesi. Anche in questo caso il punto di partenza è una mappa.
Il 19 ottobre il ministro Massimo Bray è a Milano per presentare le nuove regole del FUS, in una edizione straordinaria delle Buone Pratiche, Valore cultura. Dal decreto legge ai decreti attuativi.
Il 1° novembre al Teatro Bibbiena di Mantova si tengono le Buone Pratiche del Teatro ragazzi.
Viene lanciato il progetto L’Anello Mancante. Orfani, Maestri e Margherite: un passaparola tra generazioni nella cultura (teatrale) a cura di Raúl Iaiza e Oliviero Ponte di Pino in collaborazione con Regula Teatro.
Edipo che uccide il padre. Narciso che ignora il padre e le sue leggi. Telemaco che invece inizia il viaggio per ritrovarlo. Il rapporto tra padri e figli, tra maestri e allievi, sembra essersi spezzato. Forse le generazioni precedenti hanno fallito. Forse il mondo sta cambiando troppo in fretta.
Forse le giovani generazioni non sanno più dove cercare quello di cui hanno bisogno…
Avvertiamo che nella trasmissione del sapere e dell’esperienza si è creata una frattura, sfuggente e nello stesso tempo concreta. Senza contrapposizioni, strappi o ribellioni, vediamo crescere una generazione senza Maestri, o un mondo “post-maestri”: da qualche parte un anello della catena sembra essere saltato.
E’ un paradosso. Oggi la comunicazione, il sapere, l’informazione sono globali, facilmente fruibili. Questa abbondanza è però diventata eccessiva, ingestibile, soffocante.
Tuttavia il passaggio di testimone da una gene-razione all’altra appare contrastante e vivace.
In teatro e non solo. Ma puntando soprattutto sulla pratica e sulla trasmissione di tecniche
più o me-no collaudate ed efficaci.
Quello che manca è forse l’occasione di trasmettere un’esperienza, di contagiare con la forza di una visione. Vogliamo provare a farlo, usando la parola, lo scambio, l’incontro tra esponenti di generazioni diverse.
I quattro incontri del primo ciclo nel 2013-14 hanno per protagonisti Danio Manfredini, Ludwig Flaszen, la Compagnia Alma Rosé ed Eugenio Barba ed Elio De Capitani.
2015
ateatro collabora con la Soprintendenza Archivistica della Regione Lombardia, la Regione Lombardia-Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie e la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori all’organizzazione e realizzazione di La memoria dell’effimero: una giornata di incontro sugli archivi teatrali. L’incontro, che si tiene il 24 gennaio al Chiostro “Nina Vinchi” del Piccolo Teatro, documenta l’attività di diversi archivi teatrali in tutta Italia.
Gli incontri delle Buone Pratiche Teatro e cinema: un amore (non) sempre corrisposto in due intense tornate (a Roma, alla Casa del Cinema e Teatro Argentina il 13 e 14 febbraio, e a Venezia, alla Casa degli Autori in occasione della Biennale Cinema, l’11 settembre) raccolgono registi e attori come Toni Servillo e Paolo Sorrentino, Glauco Mauri, Eugenio Barba, Luigi Lo Cascio, Pippo Delbono, Eleonora Danco, Motus…
2016
Il percorso Oltre il decreto, all’interno del progetto Buone Pratiche, offre una ampia panoramica (e discussione) sui primi effetti del Decreto ministeriale che ha cambiato i criteri di assegnazione del FUS, attraverso una serie di incontri a Milano, Vicenza, Siena e Castrovillari. Alle diverse iniziative partecipano circa 700 operatori di tutta Italia. I risultati della ricognizione vengono raccolti nel volume di Mimma Gallina e Oliviero Ponte di Pino Oltre il Decreto. Buone pratiche tra teatro e politica (FrancoAngeli, Milano, 2016).
Nell’estate del 2016 la mappa dei festival italiani basata su Google Maps totalizza diverse migliaia di visite. Lo sviluppo della mappa darà vita nel 2017 al sito trovafestival.
Si apre un altro filone delle Buone Pratiche: Milano CORTEmporanea, realizzato in collaborazione con Etre, indaga sugli spazi multifunzionali e multidisciplinari che si stanno diffondendo a Milano (e non solo). I primi risultati della ricerca vengono presentati il 31 maggio a Milano nell’ambito di IETM.
Il 15 settembre viene lanciato il progetto Passioni e saperi: incontri e strumenti per lo spettacolo, con il sostegno di Fondazione Cariplo.
Il secondo ciclo dell’Anello mancante nel 2016-2017 comprende i quattro incontri Ivrea 1967-2017 | Cinquant’anni di Nuovo Teatro, A Mosca, a Mosca! con Fausto Malcovati, Jerzy Grotowski: la testimonianza con Carla Pollastrelli e Renata Molinari e Il Poeta che ha reinventato il Teatro con Giuliano Scabia.
2017
La ricerca sui nuovi spazi della cultura iniziata nel 2015 si conclude con una edizione delle Buone Pratiche dedicata al tema.
Viene lanciata la collana Lo spettacolo dal vivo. Per una cultura dell’innovazione edita da FrancoAngeli e diretta da Mimma Gallina e Oliviero Ponte di Pino.
Le trasformazioni della società, della tecnologia e della comunicazione hanno un impatto decisivo sullo spettacolo dal vivo e sulle sue funzioni, oltre che sulle modalità creative, organizzative e produttive. L’intreccio di arti, media e culture, l’evoluzione del rapporto tra cultura, politica e cittadini, la trasformazione degli spazi urbani e dei luoghi della creatività, la nascita di nuovi pubblici, stanno cambiando lo scenario, facendo emergere fenomeni inediti. Da sempre il teatro e lo spettacolo, soprattutto nelle loro espressioni più innovative, offrono una chiave di lettura e uno strumento per confrontarci con i cambiamenti delle nostre identità personali e collettive.
Volumi agili e aggiornati, aperti allo scenario internazionale, ricchi di dati ma anche di idee e suggerimenti pratici, individuano e analizzano le tendenze innovative del mondo dello spettacolo. Senza dimenticare che il teatro e la cultura sono la memoria del futuro.
Nel corso del 2017 vengono pubblicati i primi due volumi della collana, Dioniso e la nuvola. L’informazione e la critica teatrale in rete: nuovi sguardi, nuove forme, nuovi pubblici di Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino; e Reinventare i luoghi della cultura contemporanea. Nuovi spazi, nuove creatività, nuove professioni, nuovi pubblici, a cura di Cristina Carlini Mimma Gallina e Oliviero Ponte di Pino, che documenta il percorso svolto tra il 2015 e il 2017.
Si festeggiano la fine del 2017 e l’avvio del 2018 con il mekmorabile Oroscopo di ateatro. Spiccano l’oroscopo di Trovafestival, le profezie dell’inviato d ateatro al Festival di Sanremo Luca Monti [azzecchiamo l’accoppiata Meta-Moro e lo Stato Sociale] e l’imperdibile e poetico oroscopo alcolico di Davide Lorenzo Palla.
2018
Il biennio 2018-2019 è centrato sulle Buone Pratiche del Teatro e dalla riflessione suggerita dall’approvazione del Codice dello Spettacolo.
I temi sono quattro, intrecciati tra loro.
Due saranno al centro delle edizioni dell’incontro annuale delle Buone Pratiche in primavera, che verrà preceduto e seguito dalle necessarie azioni collaterali. Nel 2018 l’attenzione si concentra sul tema del lavoro, un nodo centrale e particolarmente delicato. Nel 2019 cercheremo di verificare quale può essere il ruolo dello spettacolo dal vivo nell’attuale scenario estetico, culturale, sociale e mediatico.
Altri due progetti verranno articolati in una serie di attività e incontri, che avranno luogo soprattutto nella seconda parte dell’anno. Nel 2018 accompagneremo la stesura del Decreti Attuativi del Codice dello Spettacolo. Nel 2019 lavoreremo sul tema dell’integrazione e della multiculturalità, anche a partire dai risultati del Progetto Migrarti.
Nel corso dell’anno vengono organizzati incontri e seminari su teatro e welfare [24 settembre, Milano], le competenze istituzionali [11 ottobre, Bologna], spettacolo e riforma del Terzo Settore [21 novembre, Milano], teatro e scuola [26 novembre, Milano].
Terzo ciclo dell’Anello mancante 2017-2018 vede l’incontro con Gianfranco De Bosio regista e pedagogo, quello dedicato al Il sipario di cristallo. La regia ha un genere privilegiato? a cura di Laura Mariani e Il ’68 a teatro nelle parole di chi c’era.
Nell’audizione del 29 novembre 2018 alla 7a Commissione del Senato nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sul FUS vengono sentiti Oliviero Ponte di Pino e Mimma Gallina in rappresentanza della Associazione Culturale Ateatro.
La collana Lo spettacolo dal vivo. Per una cultura dell’innovazione si arricchisce di due nuovi titoli: Teatro e cinema: un amore non (sempre) corrisposto. La storia, le testimonianze degli artisti, le Buone Pratiche a cura di Oliviero Ponte di Pino, che viene presentato il settembre alle Giornate degli Autori-Mostra del Cinema di Venezia, e Attore… Ma di lavoro cosa fai? Occupazione, diritti, welfare nello spettacolo dal vivo a cura di Mimma Gallina, Luca Monti e Oliviero Ponte di Pino, presentato il 17 novembre nell’ambito di BookcityMilano.
14 gennaio 2019
ateatro diventa maggiorenne.
E grazie a tutti i partner di ateatro
Accademia dei Filodrammatici [Milano] – Accademia Olimpica [Vicenza] – AGIS Triveneta – Altre Velocità [Bologna] – Associazione Dioniso [Milano] – Associazione Giovanni Testori [Milano] – Associazione Ubu per Franco Quadri – Bookcity Milano – Casa Circondariale di Vigevano – La Casa del Cinema [Roma] – Centro Teatrale Santacristina – Che Fare [Milano] – Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” [Milano] – Comune di Milano – Comune di Mira – Comune di Roma – C.Re.S.Co. – ETRE – Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori [Milano] – Fondazione Cariplo [Milano] – Fondazione Emilia-Romagna Teatro [Milano] – Fondazione Giangiacomo Feltrinelli [Milano] – Fondazione Giuseppe Di Vittorio [Roma] – Fondazione Symbola [Roma] – Fondazione Toscana Spettacolo [Firenze] – Fonderia Mercury [Milano] – FrancoAngeli [Milano] – Genova Palazzo Ducale-Fondazione per la Cultura – Giornate degli Autori-Mostra Internazionale del Cinema [Venezia] – IETM – Il Tamburo di Kattrin – InBox Dal Vivo [Siena] – Invito a teatro [Milano] – ITC-Teatro San Lazzaro – Laboratorio Formentini per l’Editoria [Milano] – Latitudini – Libera Scena Ensemble [Napoli] – Liv.In.G. – MiBACT – NID Platform – Non Riservato [Milano] – Pandemonium Teatro [Bergamo] – PAV-Fabulamundi [Roma] – Pergine Festival – Piccolo Teatro di Milano – Il Principe Costante – Regione Lombardia – Regione Toscana – Regula Teatro [Milano] – Rete Critica – Scena Verticale-Primavera dei Teatri [Castrovillari] – Scenario Pubblico [Catania] – SCT Centre|Unito [Torino] – Segni d’Infanzia [Mantova]- Soprintendenza Archivistica della Regione Lombardia -Stratagemmi [Milano] – Suq Festival [Genova] – I Teatrini [Napoli] – Teatro di Roma – Teatroincontro [Vigevano] – Teatro Periferico [Cassano Valcuvia] – Teatro Stabile di Torino – Terzo Paesaggio [Milano] – Trovafestival – UNESCO Milano Creative City for Litterature – Zo [Catania] – Zona K [Milano]
[e scusate se abbiamo dimenticato qualcuno]
I direttivi della Associazione Culturale Ateatro
2012-2014 Oliviero Ponte di Pino [presidente] Mimma Gallina [Vicepresidente] Annamaria Monteverdi
2015-2016 Oliviero Ponte di Pino [presidente] Mimma Gallina [Vicepresidente] Angelo Curti Annamaria Monteverdi Giulio Stumpo
2016-2018 Oliviero Ponte di Pino [presidente] Mimma Gallina [Vicepresidente] Angelo Curti Patrizia Cuoco Giulio Stumpo
2018- Oliviero Ponte di Pino [presidente] Mimma Gallina [Vicepresidente] Lucio Argano Patrizia Cuoco Giulio Stumpo
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