Futuri Maestri: un progetto, uno spettacolo, 1.000 voci

Dal 3 all'11 giugno lo spettacolo all'Arena del Sole con la restituzione del progetto del Teatro dell'Argine

Pubblicato il 14/05/2017 / di / ateatro n. 160

Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo.
Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.
Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza.
Antonio Gramsci

Da anni ci stiamo interrogando su come fare arte con la città.
Su come creare dei percorsi di bellezza partecipata.
Su come far convivere (e confondere, mischiare, meticciare) teatro, cittadinanza, poesia, spettatori, chi spettatore non è o non è ancora, in un unico grande, organico, processo creativo.
Su come produrre uno spettacolo scritto con l’aiuto di tutti e che potenzialmente possa essere interpretato da tutti.
Su come il teatro, un teatro, possa diventare il luogo dell’incontro, dell’ascolto, della conoscenza reciproca non solo tra spettatori e artisti ma più universalmente tra persone, tra membri della stessa comunità, tra cittadini e cittadine.
È così che è nato Le Parole e la Città (Vincitore premio Nico Garrone 2015 e Finalista Premio Ubu 2015).
Con lo stesso impegno, lo stesso sguardo, abbiamo lavorato e stiamo lavorando a Futuri Maestri.

Fin dalla nostra nascita, nel 1994, l’infanzia e l’adolescenza, bambini e bambine, ragazzi e ragazze sono sempre stati al centro, accanto, intorno, dentro il nostro lavoro.
Futuri Maestri ha dato compiutezza artistica a questo cammino, che è un cammino – come molti dei nostri – al confine fra arte, cultura, educazione, sociale, un cammino umano e dentro l’umano e, forse proprio per questo, fortemente teatrale.

Come artisti, ci intrigava da un lato indagare come bambini e ragazzi vedono il mondo in cui viviamo attraverso cinque parole chiave (amore, guerra, lavoro, crisi, migrazione), e la loro forza, energia, capacità di leggere, sovvertire, sconquassare questo tempo; dall’altro, volevamo spianare loro la strada di accesso alle principali istituzioni culturali cittadine (dal MAMbo al Teatro Comunale, dall’Arena del Sole alla Mediateca di San Lazzaro e molte altre), in una tensione verso l’abbattimento di muri – se si vuole, audience engagement; se si preferisce, arte partecipata.
Il percorso progettuale risponde a questa seconda esigenza, la drammaturgia dello spettacolo risponde alla prima.

Il progetto e la rassegna
Futuri Maestri è: cinque eventi speciali con ospiti come Michela Murgia, Daniel Pennac, Nicola Sani, Roberto Saviano, Silvia Spadoni; una mostra alla quale collaborano 15 artisti di varie forme d’arte (tra cui Massimo Sciacca, Anarkikka, Alessandra Racca, Paolo Martino, Takoua Ben Mohamed…) che hanno accettato di donare o prestare al progetto una loro opera ispirata a una delle cinque parole chiave; uno spettacolo scritto e interpretato da 1.000 bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni, guidati da 15 artisti del Teatro dell’Argine e con l’intervento di 9 maestri del nostro tempo.
Il tutto, preparato e propiziato da decine e decine di laboratori di teatro, musica, canto, arti visive, scrittura, giornalismo e critica che quasi 40 fra artisti e operatori hanno tenuto con oltre 70 gruppi e classi di scuole dell’area metropolitana bolognese. Per un totale di oltre 1500 bambini coinvolti.

Dello spettacolo diremo dopo. Tutti gli appuntamenti che lo precedono sono occasioni per persone di ogni età e formazione per avvicinarsi ai temi del progetto attraverso la mediazione di artisti che tali temi trattano nel loro lavoro e per entrare in alcune tra le principali istituzioni culturali dell’area metropolitana bolognese mai fino a questo momento frequentate.
Per far questo abbiamo tessuto una rete che ora tiene insieme realtà e spazi straordinari, come il MAMbo e il Teatro Comunale (tempio della lirica a Bologna); ERT-Arena del Sole e la Mediateca di San Lazzaro; e poi Biografilm Festival, Teatro Laura Betti di Casalecchio, Teatro delle Temperie, Altre Velocità, La Baracca-Teatro Testoni Ragazzi, Centro Documentazione Handicap, Fondazione Gramsci, Università di Bologna, Comune di San Lazzaro di Savena e Comune di Bologna, Città metropolitana di Bologna e Regione Emilia-Romagna.

Lo spettacolo
Sicuramente lo spettacolo Futuri Maestri è la più grande follia della nostra storia di compagnia teatrale. Che di follie ne ha fatte non poche! Il 19 marzo si è tenuta la prima prova con tutti e 1000 i protagonisti e ci sarebbe da scriverci un libro: come si prova con 1000 attori? Quale camerino sarà grande abbastanza da contenerli? Dove parcheggiano 2000 genitori?
Ma, tralasciando questo aspetto iperbolico, c’è una grande bellezza, per noi, nell’idea di uno spettacolo con 1000 bambini e ragazzi, 15 artisti e 9 ospiti dei più diversi ambiti.
Quanto alla drammaturgia, è l’utopia del cambiamento ad aver guidato il filo del copione di Futuri Maestri, copione allo stato attuale ancora in fase di scrittura, anzi di scrittura partecipata.
L’utopia ha guidato anche la scelta dei testi entro cui racchiudere le infinite suggestioni suscitate nei/coi ragazzi: si tratta dell’Inferno di Mistero buffo di Majakovskij, della Città dell’oro di Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Brecht, della Numanzia del trattamento mai tradotto in film Porno-teo-kolossal di Pasolini, della Nubicuculia degli Uccelli di Aristofane, incorniciate dalla Tebe appestata dell’Edipo re di Sofocle e dalla Luna discarica di oggetti o ossessioni del mondo umano, nel “fantastico” episodio di Astolfo sulla Luna dell’Orlando furioso di Ariosto.
Ognuno di questi testi, riscritti secondo le sollecitazioni dei ragazzi, rappresenta nella nostra drammaturgia la tappa di un viaggio intrapreso da un gruppo di bambini e adolescenti; e ogni tappa fa riferimento a una delle cinque parole di partenza: amore, guerra, lavoro, crisi, migrazione.
Al culmine di questo viaggio, compariranno nello spettacolo i “maestri del nostro tempo”, uno diverso ogni sera: 9 uomini e donne comuni che hanno deciso di alzarsi e dare un contributo forte ed esemplare al nostro presente nei più diversi campi, dalla medicina al giornalismo, dall’accoglienza ai migranti alla legalità. Tra loro, nomi noti come Loredana Lipperini, Francesco Piccolo e Simonetta Agnello Hornby, ma anche Giuseppe La Rosa, soccorritore navale della Guardia Costiera, e Yusra Mardini, nuotatrice siriana del Team Refugee. E poi Paola Caridi (esperta di Medio Oriente), Alessandra Morelli (UNHCR), Alessandro Frigiola (cardiochirurgo infantile) e Ignazio De Francisci (Procuratore Generale di Bologna, uno dei membri giovani del pool di Falcone).
I 9 ospiti doneranno ai ragazzi un pezzo del loro mondo che possa ispirarli, divertirli, portare loro conoscenza, coraggio, spinta all’azione. Dal canto loro, i Futuri Maestri li accoglieranno da padroni di casa e protagonisti attivi: non saranno lì ad ascoltare passivamente una conferenza, ma saranno portavoce e megafono di quanto di utile, bello, sorprendente, ascolteranno, che infatti non a caso è posto all’interno dello spettacolo, come atto artistico, e non a seguire, come incontro frontale.

Immaginare uno spettacolo su questi temi con 1.000 attori è decisamente impresa epica.
Scriverlo con 1.000 bambini, bambine e adolescenti rasenta la follia.
Puntare a realizzare un’opera che trascenda i confini del saggio di fine anno e assurga a opera artistica compiuta e autonoma potrebbe sembrare utopia.
Ma per noi non si tratta di vincere qualche guinness dei primati: prima di tutto, si tratta di fermarsi per un momento a guardare, ascoltare e cercare di comprendere il mondo e il tempo in cui viviamo, e di farlo usando gli strumenti delle arti e della cultura, perché questi strumenti sono di tutti e non solo degli artisti. Quindi, si tratta di riportare le persone, tutte le persone, verso il mondo delle arti e della cultura come verso mondi propri, attraverso i quali esercitare la propria azione nel mondo, per abitarlo come cittadini più consapevoli.
Infine, la forza di quel coro, la bellezza suscitata da un percorso dentro le arti, l’energia delle persone rigenerano, innovano, rivoluzionano l’arte e gli artisti e li ributtano là, nel mondo.
Insomma, è un dare e un ricevere. Un osservare, col fiato sospeso, una fragile bellezza da cui ricominciare. Da cui imparare.

Il Teatro dell’Argine

Futuri Maestri: il programma

Cinque eventi speciali

dom. 26 marzo 2017 ore 15.30 | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Cinque Parole Cinque Visioni
con Silvia Spadoni, testi di Bruno Stori

dom. 2 aprile 2017 ore 17.00 | Mediateca di San Lazzaro di Savena
Campeggio Letterario con Michela Murgia
con Michela Murgia e gli attori e le attrici del Teatro dell’Argine

ven. 21 aprile 2017 ore 18.30 | Pala Yuri di San Lazzaro di Savena
La Parola a Roberto Saviano
con Roberto Saviano
Su indicazione dell’autore, il budget che Futuri Maestri mette a sua disposizione finanzierà la rivista “Nigrizia” curata dai Padri Comboniani.

mar. 2 e mer. 3 maggio 2017
Uno spettacolo e un incontro con Daniel Pennac
mar. 2 maggio 2017 ore 21.00 | Arena del Sole di Bologna
Un Amore Esemplare, uno spettacolo di e con Daniel Pennac
mer. 3 maggio 2017 ore 11.00 | Unipol Auditorium di Bologna
Daniel Pennac incontra i Futuri Maestri

ven. 19 maggio 2017 ore 18.30 | Teatro Comunale di Bologna
Vivacissimo allegrissimo presto prestissimo!
Lezione-spettacolo per chi ama l’opera lirica e per chi l’amerà
con Nicola Sani | e con il Coro di Voci Bianche e il Coro Giovanile del Teatro Comunale di Bologna e i Futuri Maestri

Una mostra
da mar. 2 maggio a dom. 11 giugno 2017 (ven. 2 giugno chiuso) | foyer dell’Arena del Sole di Bologna
Presente e Futuro: parole, immagini, visioni d’artista su Amore, Guerra, Lavoro, Crisi, Migrazione
con opere di Uyiagha Uyosa Aghahowa, Paolo Agrati, Anarkikka, Filippo Balestra, Takoua Ben Mohamed, Ottavio Celestino, Eloisa D’Orsi, Francesca Gironi, Stefano Liberti, Paolo Martino, Alfonso Maria Petrosino, Alessandra Racca, Sergio Riccardi, Loris Savino, Massimo Sciacca

Uno spettacolo
da sab. 3 a sab. 10 giugno 2017 ore 20.00 e dom. 11 giugno 2017 ore 15.00 | Arena del Sole di Bologna
Futuri Maestri
con 1.000 bambini, bambine e adolescenti, guidati da 15 artisti del Teatro dell’Argine e con l’intervento di 9 maestri del nostro tempo: Simonetta Agnello Hornby, Paola Caridi, Ignazio De Francisci, Alessandro Frigiola, Giuseppe La Rosa, Loredana Lipperini, Yusra Mardini, Alessandra Morelli, Francesco Piccolo

Prima dello spettacolo, aperitivo con i maestri

Laboratori gratuiti per le scuole
da dicembre 2016 a giugno 2017
45 percorsi guidati di teatro, musica, canto, arti visive, scrittura, giornalismo e critica

Futuri Maestri – il sito:
http://teatrodellargine.org/site/lang/it-IT/page/45/project/70#.WNFEEhLhBE7

Futuri Maestri – il blog:
http://www.futurimaestri.it/

Futuri Maestri – Facebook:
https://www.facebook.com/futurimaestri/?ref=aymt_homepage_panel

 




Tag: audience development (47), Emilia-Romagna (16), ragazziteatro (54), Teatro dell'Argine (32), teatro sociale e di comunità (97)


Scrivi un commento