#BP2017 | Roma e i suoi Nuovi Spazi
L'intervento alle #BP2017 Nuovi spazi, nuove creatività, nuove professioni, nuove creatività, Milano, 4 marzo 2017
Roma è un grande teatro in movimento, abitato da numerosi artisti, ha una grande produzione di musica, cinema e teatro. La spinta creativa è viva ma non sempre trova casa negli spazi pubblici.
La Regione Lazio ha iniziato un lavoro di coinvolgimento dell’Ater Roma (Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale Pubblica http://www.aterroma.it/ ) per mettere a disposizione una serie di immobili per concordarne poi la destinazione e l’uso principalmente per delle start up.
L’Agenzia del Demanio, Fondazione Patrimonio Comune (ANCI) e Cittadinanzattiva Onlus hanno firmato un accordo per l’avvio e l’attuazione di iniziative di collaborazione tra cittadini e amministrazioni per il riuso di spazi abbandonati (su www.romabbandonata.org si trova una dettagliata mappa degli spazi abbandonati che potrebbero essere riutilizzati).
Intanto, in modo spontaneo, stanno prendendo vita dei nuovi spazi di coworking e attività artistica. Questi “centri polivalenti” sono evoluzioni dei centri sociali o nuove realtà a iniziativa privata che valorizzano culturalmente lo spazio urbano, passando attraverso il recupero di spazi industriali periferici. Molti di questi spazi sono stati salvati dalla speculazione edilizia con azioni dal basso e da cantieri artistici che li hanno mantenuti vivi e li hanno valorizzati. Autogestiti, si stanno proponendo come interpreti della cultura autoprodotta e luoghi di formazione.
Case histories
ANGELO MAI
METROPOLIZ
SPAZIO IMPERO
FUSOLAB 2.0
LANIFICIO
ATELIER MONTEZ
EX DOGANA
RAMPA PRENESTINA
ANGELO MAI http://www.angelomai.org
Nato nel 2004 con l’occupazione di un ex convento nel centrale Rione Monti da parte di un collettivo di artisti e famiglie in emergenza abitativa. Diventa un luogo attraversato, uno spazio indipendente per la cultura.
Sgomberato nel 2006, per tre anni l’attività prosegue in maniera nomade.
Nel 2009 il collettivo artistico si vede assegnata dal Comune di Roma una vecchia bocciofila in viale delle Terme di Caracalla.
Gestita attraverso un’Associazione Culturale, l’Angelo Mai rappresenta uno dei più vivi e proliferi spazi di produzione e ospitalità di musica, teatro, e laboratori.
L’Angelo Mai ha ricevuto il PREMIO FRANCO QUADRI 2016
“Angelo Mai, laboratorio di sperimentazione artistica e attivismo politico, mosso dall’intento di portare la cultura – nella sua accezione più ampia – tra i beni primari. Facendo leva su una rinnovata narrazione di lotta, nei suoi dodici anni di attività, fitti di incontri, collaborazioni, creazioni teatrali e musicali, di progetti fuori formato, Angelo Mai si è offerto alla città di Roma e al teatro italiano come una realtà capace di attivare un processo di riappropriazione dei luoghi alternativo alla privatizzazione e alle liberalizzazioni del mercato, costruendo un tessuto di relazioni che passano dai corpi e dallo scambio di pratiche e saperi, testimoniando nuove forme di abitazione, di produzione e gestione per il Teatro.
Realizzando progetti a forte densità etica innervati nel tessuto cittadino, Angelo Mai ha mostrato la possibilità di una politicizzazione dell’estetico sotto il segno di immaginazione e invenzione linguistica, attraverso le collaborazioni con artisti di diverse generazioni e nazionalità e le creazioni del collettivo teatrale Blumotion e dell’Orchestrina omonima. E, insieme, prestando attenzione all’universo pedagogico, così come lavorando attivamente con associazioni e onlus impegnate per i diritti civili.
Nell’assegnazione del Premio Franco Quadri al Collettivo dell’Angelo Mai, l’Associazione vuole sottolineare anche la forza di resistenza di questa realtà nel proporre con tenacia un ripensamento delle istituzioni della cultura, della facoltà di attenzione e delle condizioni di lavoro, diventando un punto di riferimento produttivo per molti artisti del panorama teatrale e musicale, una casa dove creare in libertà. Imprese ignorate quando non osteggiate dall’attuale incapacità al dialogo di chi gestisce il potere, eppure condotte con prodigiosa auto-organizzazione e auto-definizione, facendosi al contempo grido e soluzione per ridefinire spazi funzionali al ripensamento in comune del modo di fare e fruire l’arte”.
METROPOLIZ https://metropoliz.noblogs.org
Città meticcia nata del 2009 nell’ex fabbrica Fiorucci sottratta alla speculazione edilizia, che si trova sulla Prenestina. L’architettura è post industriale. Peruviani, africani, ucraini, rom e italiani convivono lottando per il diritto all’abitare
E’ anche il MAAM: “Barricata d’arte a difesa dell’occupazione abitativa che dal 2009 la risiede”, così lo definisce il fondatore Giorgio De Finis, antropologo e agitatore culturale.
Oggi il MAAM è il terzo museo d’arte contemporanea di Roma. Protagonista è la street art, gli artisti contribuiscono gratuitamente alla crescita del museo.
Un ecosistema indipendente dalle istituzioni: legittimato dall’arte ma illegale per lo Stato.
SPAZIO IMPERO
Il Cinema Impero di Tor Pignattara, una delle sale storiche più antiche di Roma, aperta nel 1937 e chiusa da circa 40 anni, ha riaperto, in parte, a ottobre 2014.
Dopo la chiusura negli anni ’70 nel 2000 il progetto di trasformazione in multisala cinematografica ad opera del proprietario, Alessandro Longobardi, fu bloccato da un’occupazione, terminata nel 2008, che causò l’abbandono degli investitori e la conseguente rinuncia alla realizzazione dell’opera.
In difesa dello spazio è nato il laboratorio Cantiere Impero che ha svolto un’indagine a tappeto su un’alta percentuale di residenti, e coinvolto una grossa fetta di popolazione attorno a un’iniziativa di riappropriazione di un luogo per un utilizzo culturale e non commerciale
Ora lo spazio è aperto, gestito dall’Ass. Spazio Diamante, con la promessa di continuare a coinvolgere il Cantiere Impero. Si tratta di un primo esempio di coinvolgimento della cittadinanza alla promozione del recupero di uno spazio laboratorio. All’interno: laboratori di arti performative (danza, circo contemporaneo, musica, teatro). L’obiettivo è divenire un polo di ricerca e di innovazione per i professionisti e rappresentare per la collettività un punto di incontro, un centro dove tutti, dai bambini agli anziani, possono svolgere, anche per diletto, le attività legate all’arte, al fisico ed al benessere dello stesso.
FUSOLAB 2.0 http://www.fusolab.net
Fusolab è un’Associazione di Promozione Sociale attiva dal 2004, che ha sede nel VII Municipio di Roma in Zona Alessandrino e una seconda sede a Garbatella (Worko).
L’associazione nasce all’interno di un gruppo coeso ed eterogeneo di professionisti afferenti a diversi settori lavorativi, da sempre inclini alla partecipazione attiva legata all’aggregazione giovanile, alla realizzazione di progetti innovativi mirati alla ricerca di nuovi spazi di espressione e creatività artistica e all’intervento sociale nel tessuto locale.
La sede è uno spazio dell’Ipercoop Casilino. La Coop ha deciso di investire in questo progetto affittando con un canone calmierato e un contratto 6+6 lo spazio a questa realtà locale.
Il filo conduttore di tutte le attività e l’obiettivo che l’associazione si propone è quello di “sviluppare e diffondere una visione critica, alternativa e antagonista, del modello sociale culturale ed economico vigente attraverso la condivisione di spazi conoscenze e strumenti che si maturi e concretizzi tramite l’analisi la ricerca “.
In questo spazio polifunzionale ha sede una palestra popolare, una web radio, sale prove e spazi per laboratori di formazione di diversa natura organizzati, tra gli altri, da Upter.
LANIFICIO http://www.lanificio.com
Sintesi tra un centro di produzione e un laboratorio in continuo fermento creativo.
3.500 mq tra il fiume Aniene e via di Pietralata a Roma, nell’ex Lanificio Luciani.
Dal 2007 è un contenitore di idee e stimoli culturali che grazie a sperimentazione, gusto per la ricercatezza e convergenza di professionalità eterogenee ha aperto un nuovo binario all’arte, alla musica, all’intrattenimento, alla ristorazione.
Nel 2009 apre Lanificio Performa, spazio polifunzionale dedicato alla danza e alle arti performative, oggi abitato quotidianamente dal D.A.F. e dalla Spellbound Contemporary Ballet.
Ad oggi la proposta culturale del Lanificio è trasversale e tocca la musica, le arti performative e visuali, la cucina, il recupero di oggetti di design. Tutto nell’ottica della sostenibilità, del riciclo e della rivalutazione del territorio. Lanificio è un luogo ed un progetto capace di trasformarsi a seconda delle esigenze per offrire supporto allo sviluppo e all’ideazione di eventi e percorsi condivisi.
ATELIER MONTEZ http://www.montez.it
Centro di produzione per le arti audio-visive realizzato attraverso il recupero di un vecchio edificio industriale in zona Pietralata. Teatro di posa, studio di registrazione, mostre, clubbing e tante altre attività in programma.
Gestito dall’associazione culturale Monkey Mood, costituita per creare e promuovere azioni artistiche e poetiche. Scopo del loro lavoro:
- Organizzare e promuovere eventi culturali (spettacoli teatrali, mostre fotografiche e pittoriche, concerti musicali, cortometraggi) offrendo la possibilità a gruppi o persone singole di esprimere la loro creatività fornendo loro il supporto organizzativo e amministrativo dell’Associazione per la stipula di contratti e/o vari adempimenti burocratici.
- Collaborare con altre Associazioni Culturali con finalità di partecipazione a progetti in condivisione e/o alla presentazione di proposte per vari Bandi culturali nazionali ed europei.
- Produrre spettacoli teatrali diretti e curati da David Gallarello all’interno di un percorso laboratoriale che si basa sull’espressione e la creatività dei partecipanti.
- Percorsi laboratoriali teatrali per varie fasce di età, attivati nelle scuole o in spazi dedicati, curati dai vari membri dell’Associazione, pensati e creati appositamente per ogni specificità di gruppo.
EX DOGANA http://www.exdogana.com
Situata nella Stazione Tiburtina, si tratta di un edificio di valore storico, anche in considerazione che qui sostarono le vittime del rastrellamento nazista del 1943 prima di essere deportate verso i campi di concentramento.
Dal 2007 fa parte del patrimonio immobiliare pubblico da “valorizzare” e è a rischio speculazione. Infatti nel 2014 il CDP (Cassa Depositi e Prestiti) la fece rientrare nel programma di “rigenerazione architettonica” che prevedeva di abbatterla. Per presentare l’operazione e riqualificare il territorio chiamarono degli esponenti mondali di Street Art per un “Outdoor Urban festival”.
La “Libera Repubblica di San Lorenzo” (collettivo) ha bloccato tutto (per approfondimenti http://operaviva.info/la-ex-dogana-di-san-lorenzo/). In attesa che la situazione si calmo, la CDP l’affitta a un gruppo i promoter che l’ha trasforma in un club, un grande contenitore di musica.
Notizia dell’ultima ora: all’Ex Dogana sorgerà “The Student Hotel£
The Student Hotel, fondato da Charlie MacGregor, scozzese di nascita, ma da 13 anni olandese di adozione, è un nuovo modo di concepire l’ospitalità che mette insieme, negli stessi spazi, universitari, viaggiatori e professionisti. In Italia sta già per aprire i battenti a Firenze e a Bologna.
“L’idea che più ci entusiasma – raccontano i manager – è rigenerare il tessuto urbano, donare nuova vita a palazzi e aree in disuso”. E’ così che a Roma si recupererà lo spazio di Scalo San Lorenzo, a due passi dall’Università La Sapienza, nel cuore di un quartiere storico per la città, oggi amato per la movida notturna. Le prime immagini raccontano di un progetto votato al green, con un grande parco proprio sotto al ponte della Tangenziale.
Un piano di riqualificazione urbana da 67 milioni di euro, frutto di una join venture con Cassa Depositi e prestiti e realizzato. All’interno ci saranno 500 stanze: costo 600 euro circa al mese per gli studenti. Saranno arredate in gusto moderno e avranno tutti i servizi di The student Hotel: aree di studio, sale riunioni, ristorante, bar, sala giochi, palestra, , desk per operatori singoli, zone di connessione e lounge.
RAMPA PRENESTINA https://rampaprenestina.wordpress.com/
Il complesso è stato costruito come magazzino per il Teatro dell’Opera; cambiò in parte destinazione alla fine degli anni ‘60 e venne adattato a scuola. Negli anni ’70, nei piani superiori, ha ospitato la funzione residenziale accogliendo famiglie di sfrattati.
In seguito all’occupazione il terzo piano è stato assegnato al Centro Rampi che ne ha avviato l’utilizzo a scopo culturale.
Attualmente il piano è gestito da un consorzio di gruppi artistici residenti, che stanno curando la riqualificazione e la programmazione delle attività.
Nell’estate 2015 il piano inferiore della Rampa è stato animato da numerosi eventi musicali dalla stessa società che gestisce la Ex Dogana.
Stefania Minciullo
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