#ateatrexit FUSse che FUSse la vorta bbona? Decreti, sentenze, sospensive: che sta succedendo al teatro italiano

Il comunicato dell'Elfo Puccini, la lettera aperta di Lorenzo Donati, il comunicato di AGIS-Spettacolo del Vivo, le 100 firme pro-Decreto (che forse non sono 100...)

Pubblicato il 10/07/2016 / di / ateatro n. 158 , FUS

Dopo la sentenza del TAR del Lazio del 26 giugno 2016 e la sospensiva decretata dal Consiglio di Stato il 2 luglio, in attesa della Camera di Consiglio del prossimo 21 luglio, si sono moltiplicate le prese di posizione e le dichiarazioni: è come se il teatro stesse ritrovando la parola, anche se gli effetti rischiano di essere confusi e grotteschi.

Riassunto delle puntate precedenti

#BP2016 Oltre il decreto: i risultati del percorso e le proposte emerse nell’incontro conclusivo di Milano.

Comunicati e controcomunicati (con i link)

Il Comunicato dell’Elfo Puccini: L’Elfo e la difesa del teatro d’arte: una prima vittoria.

Troviamo inutile soffiare sul fuoco, in questo momento. Noi vogliamo tutt’altro che lo sfascio del settore, vogliamo evitarlo. Il processo in atto è stato smosso dai ricorsi, inutile negarlo. I ricorsi hanno portato a una contrapposizione di idee, e ci sono state persone e realtà che hanno spinto per il dibattito, anche sull’onda dei ricorsi – chi c’è tra questi lo testimoniano un anno di interventi che qui sotto riportiamo e la costanza del monitoraggio al decreto di aTeatro e delle Buone pratiche, nonché il documento della Commissione teatro – Partiamo da qui. Perchè questa fase non deve essere quella dei muri ma dei ponti e del dialogo.

La lettera aperta di Lorenzo Donati su Altrevelocità: Fermarsi. Il teatro senza la politica.

Scrivo questa lettera guardando a un sistema teatrale italiano non così dissimile da una “politica” incapace di ascoltare, distante dalle scelte, dai pensieri, dalle azioni di chi quotidianamente fa vivere l’arte e il teatro. Questo balletto di ricorsi sentenze appelli non concede discussioni, manifesta l’assenza di confronto e condivisione, agisce per sé senza pensare agli altri. Manifesta l’assenza della politica. Agire per via giudiziale significa infatti puntare alla risoluzione del conflitto unilateralmente, senza mediazione, ottenendo un “no” senza sfumature, con l’effetto di cancellare tutti i “sì” che il comparto teatrale aveva ottenuto

La posizione di AGIS-Federvivo.

L’intervenuta sospensiva del Consiglio di Stato, che ha accolto l’immediato ricorso del MiBACT, ha evitato che la situazione precipitasse sbloccando così l’attività amministrativa che ha ripreso l’erogazione di saldi e acconti e calendarizzato l’attività delle Commissioni Consultive di settore. Evitata con sollievo una situazione drammatica, definita “sfascio” in un precedente comunicato e riferita chiaramente alle sole conseguenze della sentenza, AGIS e Federvivo ribadiscono con fermezza e coerenza la necessità di un confronto con il Parlamento, il Governo, la Direzione Generale, affinché, alla luce delle positività del DM 1° luglio 2014 ma anche delle criticità emerse, si possa procedere verso un nuovo strumento di legge che promuova una nuova visione dell’essere aziende culturali e la loro competitività.

Anna Bandettini su “la Repubblica”: Cento artisti da Valeri a Timi. Fus: “Difendiamo la riforma”.

“Ha portato rinnovamento in un mondo ingessato da regole immobili per troppi anni, ha introdotto oggettività nella valutazione dei risultati, premiando l’incremento del pubblico, favorendo quindi l’accesso alle professioni dello spettacolo dal vivo di generazioni da anni emarginate.”

“Le 100 personalità che mi hanno scritto per sostenere la riforma dello spettacolo ci impegnano ad andare avanti”. (Dario Franceschini)

Anna Bandettini su Post-Teatro: Appello per il Decreto: firme sì o no.

Invece che pensare a creare schieramenti pro o contro il decreto o i ricorsi, non sarebbe più saggio concentrare le energie a individuare soluzioni giuridiche e/o normative in modo che il 21 luglio quando ci sarà la riunione del Consiglio di Stato non si riprospetti un blocco del Fus o una cancellazione tout court del decreto?
Lo hanno capito anche i sindacati, Slc Cgil che giudicano non opportuno aprire la guerra tra lavoratori sul FUS e lo scrive a Franceschini.

Evoluzione temporale dello stanziamento FUS (milioni di euro a prezzi correnti e costanti, periodo 1985-2013)

Evoluzione temporale dello stanziamento FUS
(milioni di euro a prezzi correnti e costanti, periodo 1985-2013)




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