Psicologia, scarpe da ginnastica, alcune letture e una pallina, ovvero il teatro
La scrittura teatrale per abbattere blocchi e giocare: i Maniaci d’Amore
Avrà inizio il 3 febbraio e durerà un mese il laboratorio di “Scritture&Teatro” curato da Francesco d’Amore e Luciana Maniaci anche conosciuti come i Maniaci d’Amore: eccentrica e vincente giovane coppia di drammaturghi, autori-attori. I sei incontri previsti rientrano nella programmazione della Scuola Holden. Il trentenne attore barese d’Amore e la siciliana – della provincia di Messina – psicologa criminale Luciana Maniàci si confronteranno con allievi scrittori. Di recente hanno preso parte alle lezioni del corso “L’opera come autobiografia: il caso di Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene” tenuto da Antonio Attisani, docente presso l’Università di Torino, attuando degli esercizi di compilazione autoriale con gli studenti del corso di laurea in culture e letterature del mondo moderno. Hanno infatti ottenuto ottimi risultati anche grazie al coinvolgimento di un ampio spettro culturale e linguistico tra gli utenti, anche cinesi.
Il laboratorio nasce dalla convinzione che in ogni essere umano possa essere presente un potenziale in grado di fare scaturire una storia da raccontare, per conoscersi ciò che non sempre è possibile spiegare senza il supporto di “psicologia, scarpe da ginnastica, alcune letture, il teatro e una pallina”. La creazione pertanto di narrazioni intime avviene mediante l’attraversamento condiviso di dieci punti riassumibili in modalità d’intervento quali: ascolto; gioco; improvvisazioni; letture; scritture; prime messe in scena; lavoro sul personaggio; analisi del testo e conoscenza delle tecniche narrative; modalità di narrazione; fine della storia e messa in scena.
I Maniaci D’Amore, concorrenti al Premio Solinas 2013, lavorano dal 2007 alla messa in testo dei loro dialoghi, arricchendo la loro improvvisazione narrativa con maestri quali tra i più rappresentativi ricordiamo Nanni Moretti; Emma Dante; Alessandro Baricco e Gabiele Vacis. Il nostro amore schifo, prima piéce dei Maniaci ha superato le ottanta repliche. Biografia della peste, vincitore del Premio di Drammaturgia Il Centro del Discorso nel 2013, è diventato un film.
«Tutto quello che abbiamo imparato sul teatro e sulla scrittura l’abbiamo imparato scrivendo e facendo teatro. E’ per questo che nei nostri laboratori ciò che facciamo è sostanzialmente far produrre materiale. Far scrivere, far recitare. Abbiamo messo su una sorta di metodo attraverso le nostre esperienze a Milano (col gruppo di EduScè), a Torino (lavorando coi ragazzi, le scuole e il Circolo dei Lettori), a Messina (attori principianti), ecc. La prima cosa da fare è abbattere i blocchi. Per questo c’è una parte iniziale di gioco ci teniamo a costruire un luogo in cui non ci sia il peso del giudizio ma la gioia di fare le cose per bene. In questo la formazione da psicologa di Luciana è fondamentale. Partiamo dunque in piedi, muovendoci, impegnandoci in esercizi ludici. Poi usiamo altri elementi magici: in primis la lettura e la visione di qualcosa di buono. Proponiamo racconti e pezzi di film o di spettacoli teatrali per capire perché ci piacciono, come funzionano, quali sono i loro segreti. Ma soprattutto si lavora. Nessuno esce dai nostri corsi senza qualcosa tra le mani. Un pezzo tutto suo. Ci lavoriamo insieme, monitoriamo il percorso creativo, usiamo il gruppo come “lettore esigente” che trasmette continui feedback all’autore. Il nostro corso è una fucina. E’ denso, è divertente, è spietato. E’ come vorremmo essere noi, come vorremmo che fossero i nostri spettacoli.»
(Francesco d’Amore e Luciana Maniaci)
Tag: Maniacidamore (2)
Scrivi un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.