L’anello mancante | Manfredini, Flaszen, Alma Rosé, De Capitani
Un progetto di Ateatro e Regula Contra Regulam
L’anello mancante. Manfredini, Flaszen, Alma Rosé, De Capitani
18/11/13
di Adriana Andresini
Orfani, Maestri e Margherite: un passaparola tra generazioni nella cultura (teatrale) a cura di Raúl Iaiza e Oliviero Ponte di Pino Milano – 18 NOVEMBRE – ore 18 Regula Teatro, via Leone Tolstoi 14/A
Danio Manfredini, Ludwig Flaszen, la Compagnia Alma Rosé, Elio De Capitani: questi artisti e studiosi sono i protagonisti di L’anello mancante, dal 18 novembre nella sede di Regula Teatro a Milano.
L’anello mancante vuole creare uno spazio in cui sia possibile scambiare e condividere esperienze tra generazioni diverse: da un lato alcune figure di spicco dell’arte teatrale, dall’altro un gruppo di giovani teatranti, per cercare di ricostruire il passaparola che permette di trasmette i saperi.
“Edipo che uccide il padre. Narciso che ignora il padre e le sue leggi. Telemaco che invece inizia il viaggio per ritrovarlo. Il rapporto tra padri e figli, tra maestri e allievi, sembra essersi spezzato. Forse le generazioni precedenti hanno fallito. Forse il mondo sta cambiando troppo in fretta. Forse le giovani generazioni non sanno più dove cercare quello di cui hanno bisogno… Avvertiamo che nella trasmissione del sapere e dell’esperienza si è creata una frattura, sfuggente e nello stesso tempo concreta. Senza contrapposizioni, strappi o ribellioni, vediamo crescere una generazione senza Maestri, o un mondo “post-maestri”: da qualche parte un anello della catena sembra essere saltato.
E´un paradosso. Oggi la comunicazione, il sapere, l’informazione sono globali, facilmente fruibili. Questa abbondanza è però diventata eccessiva, ingestibile, soffocante.
Tuttavia il passaggio di testimone da una generazione all’altra appare contrastante e vivace. In teatro e non solo. Ma puntando soprattutto sulla pratica e sulla trasmissione di tecniche più o meno collaudate ed efficaci.
Quello che manca è forse l’occasione di trasmettere un’esperienza, di contagiare con la forza di una visione. Vogliamo provare a farlo, usando la parola, lo scambio, l’incontro tra esponenti di generazioni diverse. Dove speriamo che tutti, i più giovani e i meno giovani, abbiano qualcosa da imparare”.
A individuare i primi anelli di questa catena, e a condurre gli incontri, Raúl Iaiza, regista e pedagogo, che dopo dodici anni come assistente alla regia di Eugenio Barba all’Odin Teatret ha fondato una compagnia a Milano; e Oliviero Ponte di Pino, studioso di teatro (www.ateatro.it).
PROGRAMMA PRIMO INCONTRO
18.00-19.30 Il percorso umano e artistico di Danio Manfredini, con proiezione di frammenti dagli spettacoli:
“Tre studi per una crocifissione”
“Al presente”
“Cinema Cielo”
“Il sacro segno dei mostri”
“Il principe Amleto”
19:30-20:00 Happy Hour
20:00-22:00 “9 domande a Danio Manfredini”
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