#BP2013 Che cosa è successo alle Buone Pratiche del teatro ragazzi?
Una prima news e i video della intro (Mario Ferrari) e delle imperdibili Cattive Pratiche
Si è svolta il 1° novembre a Mantova la prima edizione delle Buone Pratiche dedicata al Teatro Ragazzi (leggi il programma della giornata.
L’incontro, ospitato dal festival Segni d’infanzia all’interno della splendida cornice del Teatro Bibiena, ha visto una vivace partecipazione degli operatori del settore.
La notte dei pomodori assassini
Dopo l’“autodenuncia collettiva” di alcuni vizi congeniti del teatro ragazzi – ma non solo – con la lettura di 20 “cattive pratiche”, la mattinata – introdotta dai componenti del gruppo di lavoro Buone Pratiche Teatro Ragazzi (composto da Mario Bianchi, Valerio Bongiorno, Mario Ferrari, Adriano Gallina, e da Mimma Gallina e Oliviero Ponte di Pino per Ateatro), che ha curato l’incontro – è stata dedicata all’ascolto di una ricca serie di buone pratiche presentate da realtà di differenti provenienze geografiche e di diversi forme e dimensioni imprenditoriali: che si tratti di piccoli progetti territoriali, di riassetti aziendali o di originali modalità di contenimento dei costi, è trasparso in tutti passione e forte determinazione rispetto al proprio lavoro con le giovani generazioni pur nelle difficilissime condizioni del sistema.
Le cattive pratiche del teatro ragazzi, a cura di Eolo
Il pomeriggio è stato l’occasione per allargare lo sguardo alla dimensione europea con due interessanti testimonianze: la prima dalla Danimarca, ascoltando l’esperienza e le modalità organizzative del festival itinerante aprilfestival, la seconda dalla Francia con le attività dell’associazione Scene(s) d’enfance et d’ailleurs volte alla promozione del settore attraverso un movimento collettivo partecipato e la stesura di un manifesto condiviso. Entrambe hanno suscitato molto interesse nei presenti per le modalità decisamente “altre” rispetto al sistema italiano e suggerendo idee, riflessioni, considerazioni.
La giornata ha dimostrato la vitalità e la creatività di un settore spesso ghettizzato ma che sembra capace di intrecciare da un lato relazioni feconde con diversi soggetti sociali e dall’altro di costruire un dialogo tra operatori e istituzioni, che speriamo possa essere una “buona pratica” estesa a tutto il teatro. L’incontro si è chiuso con l’invito (lanciato da Valerio Buongiorno) alla fiducia reciproca e alla condivisione.
Prossimo appuntamento il 22 novembre, a Scandicci, per l’incontro organizzato da CRESCO, dove è annunciata la partecipazione del ministro Massimo Bray: la Associazione Culturale Ateatro parteciperà all’incontro e si farà portavoce di eventuali proposte e osservazioni dal settore.
Leggi le schede delle Buone Pratiche del Teatro Ragazzi presentate a Mantova.
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