#BP2013 @ValoreCultura Come equilibrare qualità e quantità
Una diversa metodologia per assegnare i contributi
Egregio sig. Ministro Bray,
nel ringraziarla per loccasione offertaci di formularle proposte e domande, vorrei partire dalla considerazione che reputo spiacevolmente rinunciatario, da parte del Parlamento, aver modificato il decreto legge dell8 agosto u.s. allart. 9 dove il decreto originale intendeva assegnare i contributi alle imprese afferenti al FUS sulla base delle attività consuntivate.
E pur vero che nella forma introdotta dal suddetto decreto vi era un rischio per le imprese che avrebbero dovuto aspettare un intero anno prima di poter accedere alle nuove modalità di contribuzione.
Per tanto proverei a formulare unidea di possibile proposta da introdurre nei decreti attuativi che preveda laggancio del contributo alle attività consuntivate. Si parta dal presupposto di creare due distinte quantificazioni del contributo totale, svincolate una dallaltra, collegate la prima alla quantità la seconda alla qualità.
Sarebbe, in questo modo, possibile creare limporto totale assegnando una parte di contributo riferita alla quantità dei dati dellanno in corso, e laltra riferita alla qualità dei dati dellanno precedente.
Si prenda ad esempio lassegnazione del contributo 2014: Alla fine di gennaio (ponendo questo come termine di presentazione della domanda) verrà fatta la domanda con il progetto e il prospetto dei dati quantitativi che saranno effettuati nellanno in corso (2014).
Legata a quei dati quantitativi, verrà stabilita una cifra.(Quantificazione sulla base della quantità). A partire dai dati qualitativi del consuntivo dellanno precedente (2013), si procederà a quantificare la cifra da assegnare sulla base della qualità.
Alla fine dellanno 2014 verrà fatto il consuntivo sul quale verrà quantificata lassegnazione della parte afferente alla qualità delle attività svolte nel 2014 che verrà assegnata quale parte del contributo totale dellanno 2015.
Questo sistema permetterebbe, inoltre, di penalizzare sullassegnazione successiva chi avesse dichiarato unattività che non venisse effettivamente svolta a consuntivo.
Vorrei anche, per maggior chiarezza, spiegare cosi sia da intendersi per qualità, non avendo ovviamente alcuna intenzione di considerare per qualità la sfera dellestetica del fare teatrale.
Credo si possa parlare di qualità della quantità. Se, ad esempio, si considerassero una quantità gli oneri sociali (200.000 euro di oneri sociali versati), potrebbe essere un indice qualitativo la percentuale di oneri sociali riferiti alla dimensione dellimpresa che versasse quegli oneri.
200.000 euro di oneri sociali versati da unimpresa che ha un bilancio di 1.000.000 di euro è cosa ben diversa di una che avesse un giro daffari di 2.000.000 di euro.
Resto disponibile ad approfondire questa metodologia che ritengo possa riconoscere, valorizzandole, tutte quelle imprese che con serietà e dedizione fanno il proprio lavoro con correttezza e professionalità.
Francesco_D_Agostino
2013-10-22T00:00:00
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