Mario Perrotta Il Misantropo in scena all’ITC
così potete vederlo se venite alle Buone Pratiche
ITC Teatro, via Rimembranze 26, San Lazzaro (Bologna)
dal 10 al 14 e dal 17 al 21 febbraio 2010 – ore 21.00
Il misantropo Molière
traduzione e regia di Mario Perrotta
con Marco Toloni, Lorenzo Ansaloni, Mario Perrotta, Paola Roscioli, Donatella Allegro, Giovanni Dispenza, Alessandro Mor, Maria Grazia Solano
Produzione: Teatro dellArgine, Festival delle Colline Torinesi, Armunia Festival Castiglioncello, Castel dei Mondi Festival. In collaborazione con il Comune di Poggibonsi e Lunatica Festival.
Il misantropo Molière è la prima tappa della Trilogia sullindividuo sociale unindagine di Mario Perrotta sulla natura individualistica e sociale dell’uomo contemporaneo. Per farlo Mario Perrotta sceglie tre opere:
Il misantropo di Molière – o Dellindividuo VS sociale.
I cavalieri di Aristofane – o Dellagone politico e della utopia sociale.
Bouvard e Pécuchet di Flaubert – o Dellutopia individuale.
Il misantropo è lo spettacolo che è stato messo in scena nel 2009 (debutto il 24 giugno 2009 Festival delle Colline Torinesi). Nel 2010 e nel 2011 saranno messi in scena gli spettacoli I cavalieri (liberamente tratto da Aristofane) e Bouvard e Pecuchet nella riduzione dello stesso Mario Perrotta.
Il Misantropo di Molière, testo scritto dallautore sotto la pressione dellopinione pubblica (per lo scandalo provocato da Il Tartufo e Don Giovanni) e in piena burrasca privata con la moglie, non lascia spazio a equivoci: lo scontro tra individuo e società è già maturo e ha preso la forma clinica della misantropia. Ma a ben guardare, il rifiuto delle regole sociali quando quelle regole, degenerando, si allontanano dall’etica e dal buon senso, sembra quasi plausibile man mano che gli eventi privati e pubblici del protagonista procedono verso un insanabile divario tra lui e la società. Neanche lamore, in questo testo, appare esente dai giochi di potere sociale cui tutti i personaggi sottostanno.
Ho messo in scena otto corpi in uno spazio vuoto. Ho rischiato lassenza di appigli fisici e visivi per portare fuori la storia e il lavoro degli attori. Ho messo in scena disegnando spazi con quei corpi e poi mi sono sottratto. Ho lasciato gli attori lì, me compreso, a giocarsi la partita con quello spazio e con quella storia.
Mario Perrotta
Ufficio_Stampa_ITC
2010-01-15T00:00:00
Tag: Mario Perrotta (14), Teatro dell'Argine (30)
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