BP2011@Torino Come faccio a presentare la nostra Buona Pratica del teatro?
Istruzioni per l'uso in vista dellincontro del 26 febbraio
I criteri in base ai quali operiamo la selezione si riferiscono:
a) al concetto stesso di Buona Pratica;
b) ai temi individuati per la giornata del 26 febbraio (perché non possiamo parlare di tutto!).
Che cosa è una Buona Pratica?
Per Buona Pratica (da ora in poi BP) si intende, nella letteratura sullargomento, tutto ciò che all’interno di un determinato contesto consente il raggiungimento di un risultato atteso, misurato nella sua efficienza e nella sua efficacia, può quindi essere assunto come modello ed generalizzato e applicato ad altri contesti.
Questa definizione può valere per la sanità, lambiente, la pubblica amministrazione, la formazione, l’agricoltura, il turismo… e anche il teatro.
Tra gli elementi chiave che identificano una BP ci sono dunque:
– la riproducibilità;
– la sostenibilità, sia dal punto di vista finanziario sia nell’ottica dell'”ecologia” dell’ambiente teatrale;
– etica.
La metodologia delle BP prevede diverse fasi:
– analisi dei bisogni e individuazione degli obiettivi;
– definizione della metodologia;
– trasferimento del know how ed eventuale creazione di rete o di reti;
– monitoraggio e divulgazione dei risultati.
Insomma, presentare una BP non vuol dire Quando sono stato bravo a realizzare questo e questaltro (o semplicemente Quanto sono stato bravo a resistere, resistere, resistere!).
Presentare una BP significa raccontare un obiettivo concreto che vi siete posti (e perché); come avete fatto a raggiungerlo e con quale metodologia qualcun altro può riprodurre questa esperienza in un diverso contesto.
I temi individuati
Sono quelli indicati su www.ateatro.it in dicembre.
Ricordiamo che dopo una mattina dedicata alla riflessione sui temi di “teatro e identità” e sulla “situazione del teatro a Torino e in Piemonte”, nel pomeriggio le BP vere e proprie si articoleranno in quattro sezioni, incenrate su questi temi:
1. Il migliore dei bandi possibili (a cura di Giovanna Marinelli).
2. Le strategie di finanziamento e autofinanziamento tra pubblico, privato e mercato.
3. Fare rete, a livello organizzativo e produttivo ma anche a livello di movimenti.
4. Il rapporto con lo spettatore tra critica, marketing e smarketing.
Come presentare una Buona Pratica
Vi invitiamo a preparare una breve scheda (una-due cartelle, 2000-4000 battute), impostata secondo lo schema sopra indicato, individuando l’ambito tematico e di inviarla entro il 25 gennaio info@ateatro.it (indicate il titolo della BP nell’oggetto).
Tutte le schede verranno pubblicate sul sito (insomma, anche quelle che non verranno presentate il 26) e dunque farano parte dela database delle BP.
www.ateatro.it individuerà in tempo utile le BP che verrann presenate e discusse il 26 febbraio. Ricordiamo che la presentazione live della BP non dovrà durare più di 7 minuti (secondo limplacabile legge del peperone!)
Ricordiamo infine che
– l’iniziativa è gratuita (oltre che zerofinanziata).
– per partecipare ai lavori è sufficiente iscriversi inviando una mail a info@ateatro.it
– ulteriori informazioni e aggiornamenti sul sito http://www.ateatro.it (dove è consultabile anche il ricco database delle precedenti edizioni delle Buone Pratiche del teatro), sulla pagina Facebook di ateatro (http://www.facebook.com/ateatro) e sul sito del Teatro Stabile di Torino (http://www.teatrostabiletorino.it).
Redazione_ateatro
2011-02-02T00:00:00
Scrivi un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.