Primavera dei Teatri 2mila6

Dal 5 al 10 giugno

Pubblicato il 14/05/2006 / di / ateatro n. 099

Provincia di Cosenza
Comune di Castrovillari
Teatri Calabresi Associati
Scena Verticale

PRIMAVERA DEI TEATRI 2MILA6
nuovi linguaggi della scena contemporanea

Castrovillari, 4 > 10 Giugno 2006
VII edizione

Scena Verticale, col sostegno della Regione Calabria – Presidenza della Giunta Regionale e dell’Assessorato al Turismo, della Provincia di Cosenza, del Comune di Castrovillari e con il contributo dei Teatri Calabresi Associati, presenta Primavera dei Teatri 2mila6, settima edizione del festival dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea.
La direzione artistica di Saverio La Ruina e Dario De Luca rinnova in questa edizione la propria volontà di creare fertili occasioni di incontro e confronto, con sensibile attenzione alle nuove generazioni creative, all’evoluzione dei linguaggi scenici e con interesse particolarmente rivolto alla nuova drammaturgia. Una poetica che è già valsa al Festival il Premio dell’Associazione dei Critici di Teatro e il Premio Giuseppe Bartolucci “per avere realizzato e imposto all’attenzione del mondo teatrale un felice appuntamento con la scena contemporanea, dando vita a una rassegna di grande respiro e rigore, in un territorio – come quello del nostro sud, non solo teatrale – geograficamente non facile, ma fertile di proposte e carico di necessità”.

LE RADICI E LA MEMORIA
Ieri e oggi storie di emigrazione e lavoro
Dopo lo straordinario consenso ottenuto con Italiani cìncali, dedicato ai minatori del Belgio, Mario Perrotta con la Compagnia Teatro dell’Argine presenta La Turnàta – Italiani cìncali parte seconda (martedì 6, ore 21.15), ritorno a casa di una famiglia di emigrati in Svizzera nel 1969. “Turnata vuol dire «ritorno» in dialetto pugliese: il ritorno di chi non riparte più, di chi si ferma a casa. Lo spettacolo è il racconto del lungo viaggio verso casa, verso gli ulivi e il mare, per trasportare il corpo esanime del nonno, il capostipite, il primo ad essere emigrato nel 1955: si torna in Puglia, sull’Alfa Romeo, per seppellirlo. È viaggio clandestino, fatto di sotterfugi e tensioni: ma anche viaggio iniziatico per il piccolo Nino, di nove anni, che scopre, piano piano, il mondo. Il razzismo degli svizzeri, l’indifferenza del governo italiano, lo sbarco sulla Luna, i sogni della lotta operaia, il sindacato, il calcio, le paure e l’affetto”.
I Cantieri Teatrali Koreja presentano Via (venerdì 9 ore 21.15). Dai nomi delle strade di un qualunque paese del Salento, lo spettacolo scava per raccontare una migrazione esemplare: dalle vie superficiali, che si perdono nei vicoli e nelle corti, alle gallerie sotterranee, che si rimpiccioliscono in cunicoli alti anche solo trenta centimetri. L’Italia del dopoguerra, gli accordi tra la nascente Repubblica Italiana e il Belgio, le miniere di carbone e la tragedia di Marcinelle, nella quale persero la vita molti emigranti originari di Puglia e Calabria.
Ulderico Pesce firma e interpreta in prima nazionale FIATo sul collo (giovedì 8 ore 21.15), testo vincitore del Premio Marisa Fabbri, sezione del Premio Riccione Teatro 2005. “Dal cuore della Basilicata, il racconto irridente e appassionato, in forma di monologo e nel solco del teatro di narrazione, di una vita costruita sulla speranza di un lavoro che mina ogni legame e sicurezza. Voci, pensieri e sentimenti intrecciati in una scrittura che parte da una base leggera e ironica per affondare nella crudezza cronachistica degli scioperi alla Fiat di Melfi e nella disperazione delle prospettive future”.
OMAGGIO A BECKETT
Una serata dedicata al drammaturgo irlandese del quale ricorre il centenario della nascita.
Il Teatrino giullare presenta Finale di partita (mercoledì 7, ore 21.15), spettacolo che ha raccolto unanimi, entusiastici giudizi da critica e pubblico. Il capolavoro di Beckett è vissuto in una partita a scacchi attraverso le possibilità di movimento di due pedine: la tensione e la partecipazione dei due attori-giocatori che muovono le pedine e pedine personaggi che muovono una delle storie più significative ed enigmatiche della drammaturgia del Novecento. La rappresentazione è una sinfonia di mosse e contromosse, botte e risposte, pause, riflessioni, sospiri, rinunce.
Gogmagog sceglie i due atti unici Quella volta e Teatro II (mercoledì 7, ore 22.30), per accostarsi all’opera del Maestro di cui ha nutrito la propria esperienza teatrale. I due testi, legati da una forte analogia di contenuto e al contempo assolutamente divergenti a livello formale, mettono al centro l’analisi della vita dell’uomo: In Quella volta è il protagonista stesso che si autoanalizza ascoltando le libere associazioni dei suoi ricordi di bambino, di giovane, di uomo maturo, che si susseguono senza soluzione di continuità. In Teatro II sono Morvan e Bertrand ad analizzare la vita del protagonista: un terzo personaggio di spalle rivolto verso una finestra aperta dalla quale probabilmente è intenzionato a buttarsi.
SCRITTURE D’OGGI
Un percorso attraverso le diverse scritture per il teatro
Tino Caspanello della messinese Compagnia Pubblico Incanto presenta in prima nazionale Rosa (giovedì 8, ore 22.30), un lieve racconto che svela gli affetti, le ragioni di un viaggio, le ragioni di una rinuncia. Quattro amici, la loro storia sospesa tra un eterno presente e un continuo vagare temporale, quasi imprigionati in una non volontà, una condizione in cui solo il gioco può alleviare il dolore dell’allontanamento e della perdita.
Emma Dante con la compagnia Sud Costa Occidentale in Mishelle di Sant’Oliva (lunedì 5, ore 21.15), scolpisce un nuovo straordinario ritratto d’interno familiare, grottesco e dissacratorio, crudele e sensibile, casto e carnale. Una madre, chanteuse all’Olympia di Parigi, fuggita. Un padre che vive alla finestra in attesa del suo ritorno. Un figlio che accudisce quel padre da oltre dieci anni e che ogni sera nella piazza di Sant’Oliva si traveste.
Dopo il debutto romano, Francesco Randazzo porta in scena a Castrovillari con gli Ostinati Otelloil Nivuru di Mazzaria (lunedì 5, ore 22.30), testo con cui l’autore e regista ha vinto il Premio Ugo Betti 2005 per la drammaturgia. Liberamente ispirata alla novella del Giraldi Cinzio e a Shakespeare, la nera vicenda di Otello trasposta ai nostri giorni, tra Mazara del Vallo e Lampedusa, nel crocevia d’immigrazione dall’Africa alla Sicilia, nel marasma di sbarchi clandestini, promiscuità e giochi d’interesse, brutalità e gelosie, diviene una grottesca, sanguinaria pittura di una società eccessiva che corre verso la distruzione attraverso la menzogna e l’ignoranzache è trasposta ai nostri giorni.
Marcello Cotugno con la l’Associazione culturale Beat 72 riallestisce per Primavera dei Teatri una delle commedie più “cattive” di Neil LaBute, Bash (venerdì 9, ore 22.30), che ha già raccolto grande successo negli Stati Uniti e in Europa. La commedia ritrae in tre quadri un mondo dove non c’è più posto per gli antichi valori umani, la famiglia, l’amore, dove ciò che resta è solo una vana corsa verso il nulla. Un mondo come quello narrato nelle tragedie greche, che ispirano i tre quadri, efferato, crudele, violento, nel quale l’uomo par essere divenuto estraneo a se stesso.
Fanny & Alexander presenta Vaniada (martedì 6 ore 20.00 e ore 23.00), tappa conclusiva del progetto pluriennale Ada, cronaca familiare, ispirato alla compagnia ravennate dall’opera di Vladimir Nabokov. Ada e Van, al termine della loro storia, ultracentenari, idealmente fusi in un solo archetipico essere, si trovano di fronte al grande dilemma della fine. Il tema del Tempo e della Memoria e dei suoi ambigui riflessi trova nel meccanismo linguistico proprio della sciarada, o più precisamente della “frase doppia”, il suo ambiguo centro nevralgico. La battaglia del senso si gioca sul fronte doppio della ricomposizione del simbolo e dipenderà dall’accanita e solidale collaborazione tra chi guarda e chi è guardato.
SEMINARI, INCONTRI, MOSTRE
La riflessione sui nuovi linguaggi della scena, le nuove regole e le modalità della produzione teatrale offrono nuovi strumenti e nuove occasioni di approfondimento e confronto tra artisti e istituzioni. Il festival, partendo dalle riflessioni già raccolte, prosegue l’analisi nella seconda tappa del seminario avviato lo scorso anno Organismi pubblici e promozione dei nuovi linguaggi scenici, coordinato da Rocco Laboragine, nel quale verranno discussi nuovi temi sull’urgenza di nuove forme di visibilità e di promozione del teatro contemporaneo. Interverranno Carmelo Grassi (Presidente ANART), Raimondo Arcolai, Pierluca Donin (coordinatori ANART), operatori, artisti e studiosi.
Ulteriore importante momento di riflessione e analisi del sistema tearale regionale è la giornata di studio nella quale si raccoglieranno riflessioni e si promuoverà un dibattito su La Legge regionale sul Teatro di Prosa alla luce del suo primo anno di applicazione. Alla Giornata interverranno rappresentanti delle Istituzioni e realtà teatrali regionali.
Compie trent’anni il Centro RAT – Teatro Stabile d’Innovazione della Calabria, una realtà che ha saputo resistere e reinventare le occasioni di pratica e di incontro con i linguaggi della scena in un territorio spesso trascurato dal sistema teatrale nazionale. L’importante anniversario sarà l’occasione per ripercorrerne la storia attraverso mostre e incontri.
In occasione dei vent’anni dei Cantieri Teatrali Koreja la Compagnia Stabile d’Innovazione del Salento raccoglie nel libro Dimettersi dal Sud scritto da Franco Ungaro, di prossima uscita per i tipi di Laterza, le difficoltà e gli ostacoli, l’entusiasmo e il sacrificio di fare teatro oggi nel sud d’Italia, promuovendo la ricca e complessa identità culturale di un territorio tra i più peculiari del nostro paese. Il libro, con prefazione di Goffredo Fofi, sarà presentato nell’ambito del festival.
LA FUCINA DI HANSEL E GRETEL
La sezione del festival tradizionalmente dedicata alla pratica laboratoriale, che offre ai giovani la possibilità di sperimentare le tecniche dell’arte scenica, è dedicata quest’anno a Samuel Beckett, drammaturgo che ha profondamente segnato il Teatro del Novecento. “Parlare di Samuel Beckett significa parlare con Samuel Beckett, parlare con la sua vita e la sua opera che sempre si sono compenetrate”, così scrive Giancarlo Cauteruccio, regista e interprete della Compagnia Teatrale Krypton, che condurrà il laboratorio L’attore beckettiano (5, 6, 7 giugno). Raccontando e analizzando le sue messe in scena di Forse, Giorni Felici, Finale di Partita, dei tre allestimenti de L’ultimo nastro di Krapp, di Atto senza parole e Non io, Giancarlo Cauteruccio condurrà i partecipanti al laboratorio attraverso un percorso che intende affrontare l’analisi della drammaturgia beckettiana e di conseguenza l’approfondimento sul rigore di “esecuzione” che essa richiede.
Al termine del laboratorio, mercoledì 7, Giancarlo Cauteruccio condurrà l’incontro Ancora nei detriti di Samuel Beckett , aperto al pubblico, che affronterà le principali problematiche del teatro beckettiano.
La settima edizione di Primavera dei Teatri sarà inoltre il soggetto del progetto di ricerca e documentazione video di Massimiliano De Simone.

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PRIMAVERA DEI TEATRI
L
uogo di svolgimento: Castrovillari (CS) e altri centri dell’area del Pollino.
Periodo di svolgimento: giugno.
Genere: teatro contemporaneo, nuova drammaturgia, giovani artisti.
Direzione artistica: Scena Verticale.
Enti sostenitori: Ente Teatrale Italiano, Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Comunità Montana del Pollino, Ente Parco Nazionale del Pollino, Comuni dell’area del Pollino, Università della Calabria, sponsor privati.

Primavera dei Teatri, festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea, fu uno dei tre progetti nazionali vincitori del bando dell’Ente Teatrale Italiano rivolto ai centri e alle compagnie del teatro contemporaneo nel 1998. La sua prima edizione fu promossa nel 1999 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dall’Ente Teatrale Italiano mediante il decreto sulle aree disagiate.
Sostenuto in tutte le sue edizioni dall’Ente Teatrale Italiano (nel 2005 in collaborazione con Arcus spa all’interno del progetto nazionale “Altre scene ’05 – lampi di teatro e danza), conta sul contributo della Regione Calabria, del Comune di Castrovillari, della Provincia di Cosenza, della Comunità Montana del Pollino e dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, oltre a una proficua collaborazione con l’Università della Calabria. I soggetti pubblici coinvolti confermano il rapporto instaurato dal festival con gli Enti Locali e le Istituzioni culturali presenti sul territorio.

Primavera dei Teatri ha vinto nel 2001 il Premio Bartolucci “per una realtà nuova” e nel 2003 il Premio della Critica, assegnato dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro.
Pur agendo all’interno di un territorio difficile come quello calabrese, Primavera dei Teatri si è guadagnato negli anni unanimi apprezzamenti all’interno del panorama teatrale nazionale. Seguito da un pubblico numeroso e da importanti critici e operatori, puntando su nomi poco conosciuti ma di grande talento, ha contribuito negli anni all’affermazione di alcuni tra i più significativi gruppi e artisti italiani dell’ultima generazione (Ascanio Celestini, Emma Dante, Davide Enia, Fausto Paravidino, Fausto Russo Alesi, Scimone e Sframeli, Motus e Fanny & Alexander per citare solo dei nomi), alcuni dei quali consacrati in seguito dai Premi Olimpici e dai Premi Ubu. Da questi semi diffusi nel territorio calabrese, sono germogliati e si sono fortificati i gruppi che oggi costituiscono l’ultima generazione teatrale calabrese.
Appuntamento unico nel meridione d’Italia, il festival si apre ai giovani spettatori, riflette sulla società contemporanea, registra idee e interrogativi estetici, punta su giovani artisti anche rischiando molto. Evitando l’intrattenimento commerciale, sceglie proposte originali e accoglie la tradizione per svelarla in prospettive nuove.

Oltre a diversi incontri e convegni su temi specifici, viene dato ampio spazio a percorsi formativi. I gruppi incontrano la realtà del sud attraverso laboratori tesi a coinvolgere i ragazzi del luogo nei processi creativi delle formazioni emergenti.

Col proposito di abbattere le barriere tra attori e spettatori, il festival propone gli eventi in spazi inconsueti, valorizzando il patrimonio storico e architettonico e favorendo canali di naturale comunicazione tra luoghi, spettatori e arte scenica, inserendosi in tal modo anche nel più ampio ambito del turismo culturale.

Dopo alcune ospitalità occasionali proposte negli anni precedenti, l’edizione del 2006 intende aprire una finestra sulla scena europea dell’ultima generazione. Uno degli obiettivi principali sarà quello di creare un confronto tra i giovani protagonisti della scena internazionale. Si tratta di un’altra stimolante scommessa da realizzare in una regione per tanti settori fanalino di coda in Italia.
HANNO DETTO DI PRIMAVERA DEI TEATRI

“[…] una della più interessanti rassegne di spettacolo italiane […]”

Il sole 24 ore – Renato Palazzi


“[…] prezioso festival che, a sale zeppe, riesce a far dialogare un pubblico popolare coi nuovi linguaggi della scena non solo del Sud, impostando anche proficui laboratori […]”

la Repubblica – Franco Quadri

“Il festival calabrese è breve e intenso, con un ottimo riscontro di un pubblico giovane.”

La stampa – Masolino D’Amico

“[…] prezioso festival […]” l’Unità – Rossella Battisti

“[…] piccole realtà diventano punti di riferimento per il mondo intero […] Castrovillari […] grazie a Primavera dei Teatri […] ha avuto un considerevole ritorno in termini di immagine.”

D – la Repubblica delle Donne – Maria Cristina Righi

“[…] un esempio di aggregazione rara nel sud e unica in Calabria […] Il nuovo pubblico cresciuto a Castrovillari ha sviluppato un bisogno irrinunciabile di teatro vivo e lo ha dimostrato affollando i laboratori e gli spettacoli […]”

Il manifesto – Mariateresa Surianello

“[…] prezioso festival […]”

Io Donna , settimanale de Il Corriere della Sera – Antonio Calbi

“[…] massiccia affluenza di pubblico locale, curioso e attento […]”

Primafila – Andrea Nanni

“Merita un’attenzione particolare […] uno dei rari appuntamenti meridionali […] un’occasione unica.”
Il Tempo – Tiberia De Matteis

“[…] importantissimo luogo di produzione culturale […] una realtà troppo importante per il sud”

Liberazione – Carla Romana Antolini

“[…] un articolato progetto di integrazione e confronto col territorio […]”

Il sole 24 ore – Antonio Audino

“[…] un deciso segnale di vitalità […]”

Il giornale dello spettacolo – Andrea Porcheddu

PRIMAVERA DEI TEATRI
Castrovillari (CS), 5 > 10 giugno 2006 – VII edizione


CALENDARIO SPETTACOLI

lunedì 5 giugno
ore 21.15: Chiostro del Protoconvento
Sud Costa Occidentale/Emma Dante – MISHELLE DI SANT’OLIVA (60’)
ore 22.45: Teatro Sybaris
Ostinati Officina Teatro – OTELLO. IL NIVURU DI MAZZARIA (110’)

martedì 6 giugno
Ore 20.00: Circolo Cittadino
Fanny & Alexander – ADA CRONACA FAMILIARE, VANIADA (60’)
Ore 21.15: Teatro Sybaris
Teatro dell’Argine/Mario Perrotta – LA TURNATA (85’)
Ore 23.00: Circolo Cittadino
Fanny & Alexander – ADA CRONACA FAMILIARE, VANIADA (60’)

mercoledì 7 giugno
Ore 21.15: Chiostro del Protoconvento
Teatrino Giullare – FINALE DI PARTITA (60’)
Ore 22.45: Teatro Sybaris
Gogmagog – QUELLA VOLTA – TEATRO II (65’)

giovedì 8 giugno
Ore 21.15: Chiostro del Protoconvento
Centro Mediterraneo delle Arti / Ulderico Pesce – FIATo SUL COLLO (65’) Prima nazionale
Ore 22.45: Sala 14 Protoconvento Francescano
Compagnia Pubblico Incanto – ROSA (65’) Prima nazionale

venerdì 9 giugno
Ore 21.15: Chiostro del Protoconvento
Cantieri Teatrali Koreja – VIA (65’)
Ore 22.45: Sala 14 Protoconvento Francescano
Marcello Cotugno – BASH (100’)

Sabato 10 giugno
Giornata da definire

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PRIMAVERA DEI TEATRI 2MILA6

Ufficio_stampa

2006-05-14T00:00:00




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