Non si può essere stupidi e ricchi per più di due generazioni
Perché l'Italia deve aumentare l'investimento in cultura e spettacolo
Stiamo pensando di diffondere questo testo, per raccogliere eventuali adesioni.
Mimma Gallina nel frattempo sta lavorando a un testo più specificamente rivolto al teatro, ma per noi è fondamentale inserire la vertenza spettacolo (reintegro del FUS eccetera) in un contesto più ampio.
Quello che ci sembra cruciale è il passaggio da un atteggiamento difensivo (Basta taglia a cultura e spettacolo, che presuppone che cultura e spettacolo siano un di lusso, un optional rispetto a spese più importanti), alla rivendicazione del valore strategico del settore.
Questa è una prima versione del nostro appello ai candidati alle prossime elezioni politiche, aperta a suggerimenti e modifiche (insomma, ci piacerebbe sentire il vostro parere; in ogni caso iniziate a diffondere). Dopo di che, proporremo il documento debitamente emendato in occasione delle Buone Pratiche 2.2 a Benevento il 7-8 gennaio 2006 per una prima verifica.
Due citazioni
1.
Siamo arrivati alla soglia in cui il declino culturale diventa anche economico. Eppure nessuno sembra rendersene conto, fino a non capire che il segreto della crescita e della concorrenza cinese e indiana non è lo sfruttamento brutale, che cè sempre stato, ma lalfabetizzazione di centinaia di milioni di lavoratori. Non si può essere stupidi e ricchi per più di due generazioni.
(Curzio Maltese, Il Venerdì di Repubblica, 25 novembre 2005)
2.
Se il cinema, il teatro, la musica e la danza denunciano un salasso (
) il sistema della tutela statale, i musei, i siti archeologici, gli archivi, le biblioteche non stanno meglio. Diluvia sul bagnato di un paese che destina alla cultura appena lo 0,16% del suo PIL, contro lo 0,50% della media europea, contro lo 0,35% del Portogallo, lo 0,9% della Spagna, l’1% della Francia e addirittura l’1,35% della Germania. Un autentico suicidio.
(Vittorio Emiliani, lUnità, 11 ottobre 2005)
Due fatti
1.
Non esistono statistiche affidabili sulla spesa in cultura e spettacolo dei governi europei, ma è indubbio che lItalia destina al settore molto meno della media dei suoi partner europei.
2.
In Italia negli ultimi anni linvestimento in cultura e spettacolo si è drasticamente ridotto, finanziaria dopo finanziaria.
Larticolo 9 della Costituzione
In una società moderna, nel mondo globalizzato, la cultura è una risorsa che va adeguatamente valorizzata. Il principio è peraltro stato sancito dalla nostra Costituzione.
Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Una richiesta ai candidati al Parlamento
Chiediamo che i candidati al Parlamento si impegnino ad aumentare progressivamente linvestimento del governo in cultura e in spettacolo, fino a raddoppiarne il valore reale nellarco della legislatura.
Chiediamo altresì ai nostri rappresentanti allinterno degli enti locali di impegnarsi ad aumentare linvestimento in cultura e spettacolo.
Redazione_ateatro
2005-12-09T00:00:00
Tag: FinanziamentoPubblico (10), FUS aka FNSV (140)
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