Apre con Jan Fabre la nuove sede dell’Out Off a Milano

The Crying Body dal 2 al 6 novembre

Pubblicato il 31/10/2004 / di / ateatro n. 075

Si inaugura il 2 novembre a Milano la nuova sede dell’’Out Off. Dopo la gloriosa sede di viale Monte Santo (eh sì, le cantine ci sono state anche a Milano) e l’’ex-officina di via Duprè, abilmente ristrutturata, Mino Bertoldo e soci approdano finalmente in un teatro-teatro. E’ l’ex Cinema Eolo, rinato dopo anni di abbandono, ristrutturazioni e complicanze burocratiche, non lontano da via Duprè, all’inizio della testoriana via MacMahon.

Per lanciare la nuova sala, arriva l’ultimo spettacolo di Jan Fabre, The Crying Body. Anche per ricordare che il memorabile The Power of Theatrical Madness arrivò a Milano proprio grazie all’Out Off, ai tempi di «Sussurri & Grida»…
Un grandissimo in bocca al lupo a Mino, Roberto e a tutto lo staff da ateatro!!!

dal 2 al 6 novembre 2004
Teatro Out Off, presenta:
una produzione di Troubleyn (Antwerp-Belgio)
in coproduzione con Theatre de La Ville (paris-France), deSingel (Antwerp-Belgio)
con il supporto del Governo delle Fiandre e la provincia di Antwerp



THE CRYING BODY

direzione, scene e coreografia: Jan Fabre
danzatori/factors: Annabelle Chambon, Cèdric Charron, Els Deceukelier, Ivana Jozic, Geert Vaes
assistente e drammaturgia: Miet Martens
costumi: Jan Fabre, Daphne Kitschen
coordinamento tecnico: Harry Cole

Dopo la trilogia dedicata al corpo (spirituale, fisico, erotico) e al dittico sul corpo.-costume e sul corpo insurrezionale, The Crying Body si articola intorno a quello che Fabre chiama “le lacrime del corpo”, cioè le lacrime e la traspirazione, le secrezioni che il corpo produce quando è felice o triste, ansioso o malato, quando è sotto sforzo o prova un desiderio sessuale.
Per il testo di The Crying Body, Fabre si lascia ispirare dalle improvvisazioni e attinge dalla letteratura. Otto attori e danzatori esplorano le frontiere psichiche e mentali dell’uomo, alla ricerca della chiave delle “lacrime del corpo”.
Come un artista rinascimentale Jan Fabre ( Anversa 1958) tocca ciascun ambito creativo – arte visiva, scrittura e teatro – con la stessa tensione e la medesima carica di fascino arcano e magia contemporanea. Presente nei più prestigiosi appuntamenti internazionali, tra i lavori più recenti visti in Italia As long as the World Needs a Warrior’s Soul, uno sguardo impietoso a ritmo rock nel disagio contemporaneo, e il monologo teatrale Quando l’uomo principale è una donna presentato la scorsa primavera alla “Fabbrica Europa” di Firenze, nel 2005 sarà il direttore del Festival di Avignone. Jan Fabre è artista residente presso deSingel di Anversa.

Redazione_ateatro

2004-10-31T00:00:00




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