Le Buone Pratiche: programma (quasi) definitivo con le adesioni
Una Banca delle idee per un nuovo teatro
sabato 6 novembre
Civica Scuola d’Arte Drammatica «Paolo Grassi»
via Salasco 4, Milano
dalle 10.00 alle 18.30
registrazione a partire dalle 9.30
Perché le Buone Pratiche (e che cosa sono)
In questi anni il teatro italiano pare avviato verso un crescente degrado. Le grandi istituzioni paiono arroccate nella difesa di rendite di posizione sempre più esigue. Le realtà più vivaci e interessanti faticano a trovare spazio e attenzione. Le soffocanti ingerenze politiche, la mancanza di un sistematico ricambio generazionale, la difficoltà a incontrare il pubblico sono solo vari aspetti di questo disagio. La lista delle lamentele potrebbe essere molto più lunga: ma le diverse manifestazioni della degenerazione del nostro teatro e in generale della vita culturale del paese le conosciamo tutti fin troppo bene ed è inutile ripetere la loro litania.
sappiamo anche che, in questa progressiva desertificazione esistono esperienze e pratiche di un teatro vivo e diverso, che spesso nascono e crescono ai margini o al di fuori del sistema teatrale «ufficiale». Sia sul piano artitico saia su quello organizzativo, gestionale, promozionale, informativo, formativo. Sono quelle «lodevoli eccezioni» che tutti apprezziamo ma che non riescono a diventare un modello, sono quelle esperienze interessanti ma eccentriche che non riescono a diventare sistema. Ecco, vorremmo che queste «buone pratiche» potessero essere replicate in altre situazioni e circostanze (con i dovuti aggiustamenti, è chiaro).
Per chi non ne sapesse niente (e per chi vuole ripassare) liniziativa era stata lanciata in ateatro 71 e ripresa in ateatro 73.
Abbiamo poi raggruppato soprattutto per motivi di comodo le Buone Pratiche in quattro aree principali (produzione, distribuzione, finanziamento, servizi e reti), più un quinto contenitore che riguarda gli intrecci del teatro con altri ambiti, discipline, realtà…
Abbiamo cercato di individuare dei nuclei tematici, ma molte Buone Pratiche si presentano in realtà come «trasversali»: questa scansione non è dunque rigida.
Abbiamo inoltre rilevato con piacere che la nostra iniziativa è stata colta sia da realtà del «nuovo teatro» sia da realtà più consolidate o istituzionali, e che come era nelle nostre intenzioni pratiche ambiziose e complesse si integrano con idee operative molto concrete.
Come consultare le Buone Pratiche
E possibile consultare le Buone Pratiche censite da ateatro nella Banca delle idee per un nuovo teatro: è già attiva e lo resterà anche in seguito, sia per raccogliere altre Buone Pratiche (ce non possono oviamente essere inserite nel programma del 6) sia per valutare la loro reale efficacia. Per i più diligenti, abbiamo anche distillato dallarchivio di ateatro alcuni materiali preparatori che possono risultare utili (troverete i relativi link nella Banca delle idee, al solito).
Una giornata davvero intensa (e memorabile)
Le relazioni saranno brevi e dovranno avere un carattere eminentemente pratico, con indicazioni concrete; dureranno al massimo 5-8 minuti per dare spazio alla discussione e agli approfondimenti: insomma, per capire se si tratta davvero di una Buona Pratica o no…
Una buona pratica che ci piace condividere è quella delleditoria dello spettacolo. Sarà allestito un banchetto in cui, nelle pause caffè e buffet, potrete trovare libri, riviste & altro.
Per quanto riguarda il vostro sabato sera nella metropoli lombarda, abbiamo pensato anche a questo. Alle 20.30 Ruggero Cara offrirà una replica gratuita (le prenotazioni verranno raccolte alla Civica Scuola dArte «Paolo Grassi» allo 02-58302813, fino a esaurimento posti) del suo divertente (e simpaticamente perverso) Il feticista di Michel Tournier. Nel sito troverete altre info sullo spettacolo (è implicito in questa scelta un caldo invito curare con particolare attenzione un intimo dal tocco fetish).
Naturalmente a Milano in quei giorni ci sono molti altri spettacoli, la segreteria delle Buone Pratiche sarà lieti di aiutarvu a scegliere e prenotare.
Ancora un caldo ringraziamento alla Civica Scuola dArte Drammatica «Paolo Grassi» per lospitalità e alla Copperativa Danny Rose per lorganizzazione.
IN OGNI CASO PER INFORMAZIONI E COMUNICAZIONI DELLULTIMO MINUTO
DA MERCOLEDI E ATTIVA UNA SEGRETERIA
Segreteria Buone Pratiche:
Cooperativa Danny Rose
info@dannyrose.it
c/o Scuola «Paolo Grassi», via Salasco 4, Milano
tel. 02/58302813 (interni 113 o 114)
mercoledì 3, giovedì 4: ore 10,30/13 e 14,30/17,
venerdì 5: ore 10,30/13 e 14,30/20, sabato 6, dalle 9 in avanti.
Se non siete mai stati alla Paolo Grassi, via Salasco è una traversa che collega via Bocconi e via Ripamonti, parallela a viale Bligny (fra Porta Romana e Porta Lodovica)
Per raggiungere la Paolo Grassi: la fermata MM più vicina è porta Romana/linea 3 (gialla), poi 7/8 min. a piedi
ma passano vicini anche molti tram, autobus & filobus: 9 (viale Bligny), 15 (angolo via Teulié/via Giambologna), 79 (via Bocconi), 90/91 (sulla circonvallazione).
ALBERGHI
Se avete bisogno di una mano per trovare alloggio, vi suggeriamo di scrivere a
viaggi@pocketviaggi.it
con riferimento al convegno «Buone Pratiche» (Paolo Grassi/www.ateatro.it): l’agenzia ha convenzioni speciali con alberghi in zona (ma è difficile trovare sotto gli 80 euro per la singola).
Se avete bisogno di una mano per trovare alloggio, potete anche provare sul forum «Nuovo teatro vecchie istituzioni» chiedendo ospitalità.
In caso di disperazione, da mercoledì potete provare a chiamare la Paolo Grassi…
PROGRAMMA (QUASI) DEFINITIVO
Saluto di Massimo Navone (Direttore della Civica Scuola dArte Drammatica «Paolo Grassi»)
Presentazione di Oliviero Ponte di Pino
1. LE BUONE PRATICHE DELLA PRODUZIONE
introduce Mimma Gallina
Ci riferiamo ai modi di produzione, al sostegno all’attività produttiva e alla gestione delle compagnie e delle imprese di produzione. Alcune pratiche, come le «fusioni», sono funzionali al rafforzamento organizzativo e economico delle imprese (il che può essere anche una condizione di crescita artistica). La necessità del rinnovamento e del ricambio generazionale sembra interpretata con concretezza da alcune realtà istituzionali (circuiti, teatri comunali, ma anche teatri stabili, centri di ricerca-festival), ciascuno dei quali cerca la sua personale soluzione: azioni integrate, messa a disposizione di teatri e servizi, garanzie distributive, convenzioni.
Una delle forme più diffuse (e più apprezzate dai giovani professionisti, che la considerano come almeno teoricamente la più aperta), resta probabilmente quella dei «bandi» e dei concorsi (dal Premio Scenario alla Biennale 2005 curata da Romeo Castellucci; e la pratica del concorso sta prendendo piede anche per la scelta dei direttori artistici, vedi quello che sta accadendo a per esempio a Santarcangelo dei Teatri); ma le modalità sono molto differenziate e nei casi più consolidati sono in corso significative revisioni. Chi non è riuscito a trovare in Italia sostegni adeguati, si è inventato modi di produzione su misura, tanto ai massimi livelli di qualità e notorietà internazionale, che a livello diffuso (forse non è un caso che il primato dei progetti Cultura 2000 del 2003 vada all’Italia: ma quasi nessuno se nè accorto…).
Quando invece i sostegni in Italia ci sono (o sembrano esserci), non è facile lanciare idee su come usarli e avere informazioni corrette.
Per uno stabile corsaro (dieci anni dopo) Marco Martinelli (Ravenna Teatro) leggi la Buona Pratica
La Res Publica di Elsinor: racconto di una fusione tra teatri in Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna Stefano Braschi (Elsinor)
Il sostegno di un teatro stabile a una giovane compagnia Paolo Zanchin (URT) relazione stesa in collaborazione con Carlo Repetti (Teatro di Genova) leggi la Buona Pratica
Le produzioni leggere Gilberto Santini (AMAT) leggi la Buona Pratica
La produzione internazionale: il ciclo della Tragedia Endogonidia Cosetta Niccolini (Socìetas Raffaello Sanzio) leggi la Buona Pratica
La forza di una bottega d’arte (Fanny & Alexander) leggi la Buona Pratica
Work in progress. Master per la regia teatrale in un teatro stabile di innovazione Antonio Syxty (Teatro Litta) leggi la Buona Pratica
Un suggerimento per piccole formazione ma anche per compagnie normali Nicola Savarese leggi la Buona Pratica
Scenario Un progetto Stefano Cipiciani (Premio Scenario) leggi la Buona Pratica
Sulla prima edizione del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” Mariateresa Surianello leggi la Buona Pratica
Una modesta proposta a Luca Ronconi per le Olimpiadi di Torino 2006 Mimma Gallina e Oliviero Ponte di Pino leggi la Buona Pratica
eccetera
domande e chiarimenti
2. LE BUONE PRATICHE DELLA DISTRIBUZIONE, DELLA GESTIONE E DELLA PROMOZIONE
introduce Franco DIppolito
Il «mercato» (anzi, «i mercati») è uno dei problemi nodali del sistema, forse il principale: quindi va salvaguardata la qualità di gestione delle sale e delle istituzioni che programmano. Per qualità intendiamo chiarezza delle funzioni e coerenza nelle scelte (ci fa piacere che una delle nostre buone pratiche sia dedicata alla trasparenza), professionalità nei singoli aspetti, attenzione al pubblico e capacità di incrementarlo e formarlo. Se è vero che esistono aree molto estese di degrado, tuttavia stiamo scoprendo che negli ultimi anni è successo davvero molto.
Negli ultimi tempi si sono sviluppati alcuni «microcircuiti», operanti su dimensioni provinciali (e facenti capo di solito a enti locali) o promossi dalle compagnie (e operanti in più regioni). Qualche singolo teatro comunale si è «reinventato» e gli stessi Circuiti teatrali regionali (o meglio, alcuni fra loro) stanno riflettendo a fondo e cercando di reinventare le loro funzioni (magari tornando alle origini).
La situazione sta cambiando anche nelle periferie delle grandi città da Milano a Napoli si stanno creando di fatto reti di sale, con progetti comuni di programmazione, forme di residenza, e stanno nascendo nuovi teatri e progetti di programmazione inediti, e inedite forme di gestione.
Non pensiamo che sia tutto oro quello che luccica, ma che tutto questo stia un po’ cambiando la faccia del sistema distributivo.
Un circuito innovativo Federico Toni (Tracce di teatro dautore) leggi la Buona Pratica
Una progetto di decentramento e di circuito Corrado DElia (Teatri Possibili) leggi la Buona Pratica
Uscite dall’emergenza Luca Donin (Arteven) e Raimondo Arcolai (AMAT) leggi la Buona Pratica
I Teatri di Napoli: una ipotesi di stabilità leggera per le periferie Luigi Marsano (I Teatri di Napoli) leggi la Buona Pratica
Semi di cooperazione Adriano Gallina (Teatro Verdi, Teatro Blu, Teatro della Cooperativa, Milano) leggi la Buona Pratica
Dalla formazione ai mestieri del teatro: una rete di pratiche per la costruzione di nuovi territori del teatro Massimo Luconi (Teatro Metastasio, Prato) leggi la Buona Pratica
Decalogo degli obblighi e delle responsabilità di un centro culturale comunale Franco Oss Noser (Teatro Santa Chiara, Trento) leggi la Buona Pratica
Progetto Danzaria: un’idea di promozione dei giovani coreografi – Giuseppe Carbone (Teatro Giuditta Pasta, Saronno) leggi la Buona Pratica
Cantieri Goldonetta: i teatri della danza Roberto Mansi (Compagnia Virgilio Sieni) leggi la Buona Pratica
Una casa comune per l’arte Fabio Biondi (L’Arboreto di Mondaino) leggi la Buona Pratica
produzioni patafisiche arrampicatori teatrali ferrovie a teatro Alfredo Tradardi leggi la Buona Pratica
eccetera
domande e chiarimenti
3. LE BUONE PRATICHE PER LAUTOFINANZIAMENTO
introduce Mimma Gallina
Funziona l’«azionariato popolare» lanciato per finanziare alcune produzioni? Come riuscire ad acquistare il proprio teatro/spazio e quali vantaggi può portare? Alcuni ci stanno provando e ci racconteranno come hanno fatto. E ancora: sono nati negli ultimi anni assetti proprietari nuovi per il settore dello spettacolo e funzionali a progetti innovativi. Un’analisi dell’economia delle imprese di medie dimensioni (e di alcune più innovative) ci porta a scoprire che è molto più rilevante del previsto l’attività non direttamente di spettacolo: corsi, noleggi, attività editoriale, servizi, la gestione di esercizi pubblici. Sembrava che in Italia questa ricetta non potesse funzionare: ma forse ci siamo sbagliati. E non è neppure detto che tutto ciò mortifichi l’attività creativa: oltre a costituire un mezzo efficace di sensibilizzazione del pubblico. In tutto ciò però, possiamo imparare qualcosa da esperienze riuscite, in settori «confinanti»: vedi per esempio il Festivaletteratura di Mantova.
Uno spazio curioso Rossella Pisciotta (Teatro Miela) leggi la Buona Pratica
La multidisciplinarietà: una provocazione a pubblico e privato Gianni Valle (La cittadella della cultura-Teatro Franco Parenti) leggi la Buona Pratica
Il Progetto Nave fantasma: produrre con il contributo (del) pubblico Renato Sarti (Teatro della Cooperativa di Milano) leggi la Buona Pratica
Un teatro chiude. Viva il teatro. Nicoleugenia Prezzavento e Fabio Navarra (Nave Argo Associazione Teatrale) leggi la Buona Pratica
Teatro di confine Rosita Volani (Olinda)leggi la Buona Pratica
Lacquisizione del Teatro Carcano per la sua conservazione a spazio teatrale – Nicoletta Rizzato (Teatro Carcano) leggi la Buona Pratica
Il Festivaletteratura di Mantova: un modello di finanziamento? Marzia Corraini (Festivaletteratura, Mantova) da confermare
eccetera
domande e chiarimenti
4. LE BUONE PRATICHE DELLE RETI E DEI SERVIZI COMUNI
introduce Daniela Ligurgo (Cooperativa Danny Rose)
L’unione fa la forza. Proprio vero? In teatro l’unione è spesso apparente e la conflittualità abbastanza alta (fra un settore e l’altro e all’interno di aree omogenee. Ci sono però esperienze recenti e interessanti di attività comuni.
Area 06 a Roma, Faq a Milano: in cosa consistono queste associazioni tra compagnie? E hanno funzionato? o possono funzionare? (tanto su un piano politico-rappresentativo che con iniziative concrete). Stanno inoltre nascendo nuovi centri di servizi per il teatro giovane: anche sulla base di esperienze precedenti, dove e come intendono operare e come possono farlo con successo (e in cosa consiste la loro novità?). Ma la pratica delle reti è molto più estesa: anche a livello internazionale e verso discipline diverse dal teatro. Due di esse, Lus e Iris, erano già state segnalate da ateatro .
Non meno interessante lo spazio, la funzione e i modi di fare teatro nei Centri Sociali (che, sul piano nazionale, fanno tutti musica, e quasi tutti teatro, anche a livello produttivo). E dunque ancora più interessante unipotesi di coordinamento.
FAQ Coordinamento delle compagnie lombarde Federica Fracassi (FAQ, Milano) leggi la Buona Pratica
develop.net: teatro, centri sociali e spazi autogestiti Gian Maria Tosatti (Develop.net) leggi la Buona Pratica
Una società di servizi per il nuovo teatro Giorgio Andriani (Cooperativa Danny Rose) leggi la Buona Pratica
369° per non girare su se stessi e tornare al punto di partenza Valeria Orani (369°) leggi la Buona Pratica
Le relazioni internazionali (Iris) (da confermare) leggi la Buona Pratica
I cantieri dello spettacolo: dalla formazione alle reti Roberto Ricco (Kismet) leggi la Buona Pratica
eccetera
domande e chiarimenti
5. LE BUONE PRATICHE DI NONSOLOTEATRO
introduce Oliviero Ponte di Pino
Una delle forze del teatro in questi anni è stata la sua capacità di confrontarsi e contaminarsi con ambiti, realtà, discipline, diverse. Insomma, la sua capacità di sconfinare in altri territori. Ma per riuscire a entrare nelle scuole, nelle carceri, negli ospedali psichiatrici, nei musei (evidenziando il rapporto tra il teatro e le arti visive), nei centri sociali oltre che una serie di motivazioni artistiche, politiche, sociali, di mercato è necessaria anche una grande immaginazione organizzativa.
Allo stesso modo è interessante la creazione di nuovi spazi polivalenti, in cui si possono intrecciare teatro, musica, cinema, arte, eccetera. E nuove prospettive posso aprirsi attraverso la creazione di rapporti più stabili con le università.
Lintreccio del teatro con i nuovi media in continua evoluzione, dalla televisione a internet (con i loro canali tematici), può aprire nuove prospettive a proposito, ateatro non è una Buona Pratica, è unottima pratica 😉
E ci sono mille ambiti di intervento in cui è possibile immaginare lesistenza di altre Buone Pratiche (dalla didattica e pedagogia al sostegno alla nuova drammaturgia).
Fare teatro nei musei: palcoscenici atipici Angela Lucrezia Calicchio (Outis) leggi la Buona Pratica
Parola di teatro Valeria Ottolenghi (A.N.C.T.) leggi la Buona Pratica
Dalla Toscana. Una collaborazione fra Università (Pisa, Bologna, Torino, Genova) e Enti locali (il Comune di Livorno) – Concetta DAngeli leggi la Buona Pratica
La produzione cinematografica Marcella Nonni (Lus) (da confermare) leggi la Buona Pratica
Un nuovo canale televisivo sperimentale e digitale fatto da giovani Claudio Braggio leggi la Buona Pratica
Scritture al presente Roberto Traverso o Renata Molinari (Città in condominio) leggi la Buona Pratica
Un software gestionale per compagnie teatrali Nicola Cremaschi leggi la Buona Pratica
Realizzare un sito… con RStage è facile come fare una telefonata Silvio Bastiancich leggi la Buona Pratica
La dieta della mail teatrale, ovvero: perché peso 800 kb mentre il mio medico dice che dovrei pesarne 8? Roberto Canziani leggi la Buona Pratica
eccetera
domande e chiarimenti
Il professor Michele Trimarchi ci ha garantito la sua collaborazione per un’analisi dell’insieme dei progetti.
DIBATTITO
CONCLUSIONI
(se ce la fanno…)
Oliviero Ponte di Pino, Mimma Gallina, Franco DIppolito
LA FEBBRE DEL SABATO 6 (NOVEMBRE)
Hanno finora confermato la loro partecipazione come relatori o osservatori
Monica Abbiati
Giuseppe Adducci
Anna Chiara Altieri
Anna Chiara Altieri
Marco Valerio Amico
Giorgio Andriani
Sandra Angelini
Umberto Angelini
Paolo Aniello
Sonia Antinori
Roberta Arcelloni
Raimondo Arcolai
Sergio Ariotti
Antonio Attisani
Giulia Attucci
Sandro Avanzo
Patrizia Baggio
Cecilia Balestra
Andrea Balzola
Emanuele Banterle
Stefania Barbati
Elena Bari
Tamara Bartolini
Silvio Bastiancich
Roberta Belledi
Marina Belli
Maria Celeste Bellofiore
Francesco Bernardelli
Barbara Bertin
Barbara Bertin
Valentina Bertolino
Teresa Bettarini
Pamela Bettiol
Sonia Bettucci
Fabio Biondi
Fabio Biondi
Maurizio Biosa
Bendetta Blasi
Laura Bolcheni
Maia Borelli
Giacomo Bottino
Silvia Bottiroli
Claudio Braggio
Mario Brandolin
Stefano Braschi
Fabio Bruschi
Monica Bucciantini
Mauro Buttafava
Attilio Caffarena
Francesca Cairo
Angela Lucrezia Calicchio
Renato Callegaro
Giulia Calligaro
Stefania Calò
Elena Cantarelli
Roberto Canziani
Alessandro Caproni
Giuseppe Carbone
Riccardo Carbutti
Marina Casagrande
Elisa Casellato
Alessandra Casini
Walter Cassani
Lucia Castellari
Silvio Castiglioni
Marco Cavalcoli
Loredana Cecchetti
Roberta Celati
Vanessa Chizzini
Luca Ciancia
Nicola Ciancio
Renata Ciaravino
Stefano Cipiciani
Antonella Ciriliano
Alessandra Clementini
Silvia Coggiola
Patrizia Coletta
Andrea Collavino
Chiara Coppola
Elisabetta Cosci
Luisa Costa
Valentina Costa
Shara Cottarozzi
Michele Cremaschi
Giovanna Crisafulli
Silvia Criscuoli
Paolo Crivellaro
Patrizia Cuoco
Giuseppe Cutino
Francesco DAgostino
Corrado DElia
Sergio Dagradi
Marzia D’Alesio
Lori DallOmbra
Emanuela Dallagiovanna
Concetta D’Angeli
Giulia Daniele
Davide D’Antonio
Maria Grazia de Donatis
Alessandra De Santis
Lisa Dellupi
Davide Di Pierro
Linda Di Pietro
Armando Di Stasio
Elena Di Stefano
Luca Dini
Lorenzo Donati
Elisabetta Donà
Luca Donin
Francesca Donnini
Miriam Dubini
Paola Dubini
Andrea Facciocchi
Carlo Fait
Silvia Fanti
Alessandra Fava
Edoardo Favetti
Angela Felice
Giovanna Fellegara
Claudia Ferrari
Manuel Ferriera
Valeria Finamore
Davide Fiore
Alessandra Fioretti
Elisa Fontana
Serena Fornari
Federica Fracassi
Giusy Frallonardo
Marco Fratoddi
Tiziano Fratus
Dimitri Frosali
Angela Fumarola
Adriano Gallina
Bruna Gambarelli
Monica Gattini Bernabò
Salvo Gennuso
Marco Giorgetti
Paolo Giorgio
Viviana Gori
Matteo Gorla
Sara Graco
Franca Graziano
Sara Greco
Mariano Grimaldi
Camilla Guaita
Davide Iodice
Federica Jacobelli
Isabella Lagattolla
Roberto Lalli
Elena Lamberti
Alessandro Lay
Salvatore Leto
Cesare Lievi
Marzia Loriga
Massimo Luconi
Massimo Luconi
Piero Maccarinelli
Alessandra Maculan
Deborah Maggiolaro
Giorgia Magnani
Massimo Mancini
Erika Manni
Roberto Mansi
Maria Marelli
Elena Marino
Massimo Marino
Amalia Mariotti
Luigi Marsano
Marco Martinelli
Barbara Mascia
Fabio Masi
Masque
Annalisa Masselli
Stefano Mazzanti
Chiara Merli
Andrea Minetto
Vito Minoia
Renata Molinari
Massimo Momoli
Matteo Moneta
Chiara Montecucco
Angelo Montella
Anna Maria Monteverdi
Fabio Monti
Giangilberto Monti
Antonella Moretti
Athanasios Mougios
Massimo Munaro
Fabrizia Mutti
Fabio Naggi
Giancarlo Nanni
Luciano Nattino
Fabio Navarra
Cosetta Niccolini
Roberta Nicolai
Andrea Nones
Marcella Nonni
Davide Notarantonio
Donato Nubile
Mario Nuzzo
Valeria Orani
Elena Ormezzano
Silvia Ortolani
Franco Oss Noser
Valeria Ottolenghi
Silvia Pacciarini
Cristian Palmi
Giovanna Palmieri
Cristina Palumbo
Ludovica Parmeggiani
Angelo Pastore
Andrea Perrone
Mario Perrotta
Piccolo Parallelo
Debora Pietrobono
Rossella Pisciotta
Laura Pizzirani
Monica Porciani
Emilio Pozzi
Nicoleugenia Prezzavento
Claudia Provvedini
Franco Quadri
Noemi Quarantelli
Enrico Ravaglia
Valeria Ravera
Maria Piera Regoli
Roberto Rettura
Maura Riccardi
Roberto Ricco
Anna Maria Richter
Elisa Rocca
Giuseppe Romanetti
Alessandro Romano
Barbara Romano
Laura Romano
Rocchina Romano
Laura Rossi
Paolo Ruffini
Emilio Russo
Andrea Rustichelli
Beniamino Saibene
Eleonora Sala
Gilberto Santini
Renato Sarti
Nicola Savarese
Giorgia Scalmani
Dalila Sena
Mara Serina
Giancarlo Sessa
Elena Siri
Maria Grazia Solano
Giovanni Soresi
Francesca Sozzi
Giampaolo Spinato
Luca Stetur
Luisa Stritoni
Cinzia Suardi Gaballo
Mariateresa Surianello
Antonio Syxty
Valeria Talenti
Antonio Taormina
Enea Tomei
Federico Toni
Filippo Toppi
Gian Maria Tosatti
Alfredo Tradardi
Roberto Traverso
Elena Trevisan
Tiziana Trimarchi
Pietro Valenti
Gianni Valle
Jessica Valli
Clarissa Veronico
Livio Vianello
Enrico Viceconte
Alessandra Vinanti
Carlotta Vinanti
Daniela Visani
Rossella Viti
Rossella Viti
Rosita Volani
Silvano Voltolina
Pierpaolo Zaino
Claudia Zambianchi
Paolo Zanchin
Giovanni Zani
Francesco Zecca
Salvatore Zinna
Massimo Zuin
E inoltre docenti, studenti e neodiplomati della Civica Scuola dArte Drammatica «Paolo Grassi».
Laccesso per coloro che non si sono registrati sarà possibile, compatibilmente con la disponibilità di posti. E stato in ogni caso predisposto un servizio di amplificazione nellatrio della Scuola ed è a disposizione un fascicolo con le schede delle Buone Pratiche.
Tra parentesi, la partecipazione è gratuita (cosa rara di questi tempi): ma vi preghiamo CALDAMENTE di partecipare ai costi di buffet, pulizie, fotocopie… La Civica Scuola dArte Drammatica «Paolo Grassi» ci ha concesso gratuitamente gli spazi, le attrezzature e il personale tecnico, mentre la Cooperativa Danny Rose assicura gratuitamente i servizi organizzativi. Ma per il resto dovete darci una mano.
A parte gli scherzi, ci sembra che questa «autoconvocazione zerofinanziata» abbia suscitato un notevole interesse. Evidentemente di questi tempi si avverte la necessità di occasioni di incontro e di scambio: speriamo di essere allaltezza. Delle vostre aspettative, e dei tempi… 😉
Franco_DIppolito,_Mimma_Gallina_e_Oliviero_Ponte_di_Pino
2004-11-04T00:00:00
Tag: #BP2004 (56), Residenze (34)
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