A proposito di TTV Concorso Italia
Una lettera
Uno dei punti tradizionalmente controversi del Concorso Italia, prima nella fase della selezione, poi nella fase della competizione, è quello che il bando segnala allarticolo 1 come punto centrale del concorso: “lunico requisito richiesto è che il soggetto del video presentato riguardi il teatro e/o più in generale le arti sceniche“! Ci è stato segnalato in più di una occasione che questa terminologia un po vaga (riguardi ecc ) non chiarisca bene quali lavori possono partecipare al concorso e quali no.
Ci si può orientare esaminando la tradizione del festival, ideato nel 1985 da Franco Quadri come un territorio di convergenza (e scontro) tra il teatro e le arti sceniche, i nuovi media e le arti visuali, tradizione che è venuta maturando ben prima del numero zero del Concorso (1995).
Mi pare indubbio che molto spesso la pertinenza teatrale di un video o di una installazione derivi dalla biografia teatrale dellartista o degli artisti che avevano prodotto quell opera piuttosto che dalladesione dellopera stessa a un genere o a un contenuto teatrale più o meno ben definito: non di rado sono stati presentati lavori impertinenti, che presentavano dimensioni pre o post teatrali, espansioni del teatro in qualcosa daltro ecc., in continuità con la presenza – nella tradizione del teatro italiano contemporaneo darte e ricerca – di un legame forte tra la scena, il mondo delle immagini in movimento e le arti visive.
E indubbio che questa tradizione produca, nelle opere che arrivano al Concorso Italia, dei margini di ambiguità; tuttavia credo che questa ambiguità sia preferibile a un rigido incasellamento in generi e sottogeneri che dovremmo dato che fortunatamente questa realtà è in continuo movimento continuamente inseguire in affanno.
Di conseguenza il bando che il TTV licenzia per questa 17^ edizione del Concorso Italia è sostanzialmente inalterato rispetto alle edizioni precedenti: viene mantenuta la commissione di selezione che avrà il non facile compito di scegliere tra i molti lavori che arrivano a Riccione (circa 150 nella scorsa edizione) i finalisti, che verranno presentati a Riccione dal 26 al 30 maggio, in un contesto che sottolinea la tradizione del nuovo del nostro teatro darte con Fanny & Alexander, Carloni e Franceschetti, Motus e altri ancora.
Buon 2004 e buon lavoro!
Riccione, 13 gennaio 2004
Fabio_Bruschi_Direttore_di_Riccione_TTV_Festival
2004-06-01T00:00:00
Tag: RiccioneTTV (19), videoeteatro (20)
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